Chapter 18

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Nobody can drag me down.

Le settimane successive andarono più o meno come le precedenti. Harry e Louis stavano insieme e ormai tutta la scuola lo sapeva, c'era ancora chi li guardava incuriositi o sorpresi che stessero ancora insieme. Louis non aveva mai avuto una relazione stabile, Harry invece era stato solo con una certa Kendall del quinto anno.
Harry Potter continuava ad amare Draco in silenzio mentre lui lo evitava; qualche volta il biondo gli lanciava qualche occhiata furtiva ma non osava mai avvicinarsi all'altro ed Harry non poté che accettarlo.
Lottie stava male da tanto tempo ormai, non era solo influenza, Gemma lo aveva già capito. Stava malissimo per la sua ragazza.
Liam e Zayn si vedevano di nascosto quando potevano, non si poteva dire lo stesso però di Niall e Josh che si allontanavano sempre di più. Nessuno dei due aveva capito come ma improvvisamente iniziarono a vedersi sempre meno, un po' per paura che qualcuno li scoprisse - anche perché il fatto che Niall avesse sempre una punizione con lui di sera poteva insospettire - e un po' per la certezza che non avrebbero avuto un futuro. Josh inoltre era sempre più geloso del suo ragazzo: l'irlandese passava molto tempo con Gemma da tempo, voleva starle vicino, visitavano Lottie ogni giorno insieme a Louis. Non capiva proprio perché essere geloso di lui e la sorella del suo migliore amico.
Ron ed Hermione invece... Be', loro continuavano con il loro rapporto amore/amicizia. Ormai si erano resi conto dei loro sentimenti ma nessuno dei due aveva ancora fatto un passo in avanti.

Quel giorno, il 1 Aprile, nella Sala Comune dei Grifondoro ci fu una grande festa per il compleanno di Fred e George e il fatto che tra poco la scuola per loro due - ma anche altri come ad esempio Gemma - sarebbe finita. A tutti sarebbero mancati i burloni di Hogwarts.
"Harry, non festeggi con noi?" domandò Ron ad Harry P. che stava per uscire dal buco del ritratto.
"Non mi sento molto bene, ma torno più tardi" assicurò uscendo da lì e da tutto quel baccano.
Non riusciva a resistere all'impulso di scendere nei Sotterranei e sperare di incontrare Malfoy.
Gli mancava terribilmente e sebbene avessero passato insieme solo poche notti e si fossero scambiati solamente pochi baci lui lo amava terribilmente. E da molto, anche.
Lo aveva sempre osservato da lontano e quando il biondo si era reso conto della sua esistenza ne fu felice, anche se i due litigavano continuamente. Ma questo non lo turbò, basta vedere Harry e Louis. L'amore viene quando meno te lo aspetti e talvolta con chi non ti aspetteresti mai.
"La situazione sta diventando grave" sentì dire da qualcuno.
Harry P. si appiattì contro un muro. La voce che aveva sentito era di Albus Silente.
"Stanno distruggendo le difese del castello, a breve saremo attaccati" continuò il professore. Harry continuava ad ascoltare con gli occhi sbarrati e il cuore a mille.
Sarebbe stata dunque la fine di Hogwarts?
"I Mangiamorte sono determinati, sono troppi, anche se la maggior parte di loro sono stati arrestati" concordò il professor Piton. Si trovavano nell'aula di Pozioni, erano solo loro due visto che non sentì nessun'altra voce.
"Draco? Come sta?"
Alle parole di Silente, il cuore di Harry aumentò di velocità.
Cosa c'entrava ora Draco? Cosa intendevano dire?
"Non molto bene, Blaise Zabini e la signorina Pansy cercano di parlargli ma lui si isola da tutti. Neanche il suo compagno di stanza, Louis Tomlinson, riesce a parlarci come si deve." La voce di Piton sembrava piatta e gelida come al solito ma Harry sapeva che lui teneva a Draco, era il suo allievo prediletto.
"Be' dev'essere stato un duro colpo sapere anche che suo padre, Lucius Malfoy, è stato spedito ad Azkaban."
Harry sentì gli occhi inumidirsi.
Povero Draco, chissà cosa sta passando in questo periodo!
"Quindi il piano..."
"Il piano non verrà attuato, mi rifiuto."
"Severus, siamo obbligati. È l'unico modo, e poi tu tieni al ragazzo, giusto? Altrimenti, Draco rischia di morire."
No, il cervello di Harry non riusciva a pensare ad altro. No no no.
Sentì un peso al cuore. Perché rischiava di morire, che cosa volevano fargli?
Se ne accorse solo in quel momento ma stava piangendo.
"Potter!" la voce di Piton gli diede la forza di asciugarsi le lacrime di fretta e furia e di scappare da lì con gambe tremanti.

Quando tornò nella Sala Comune dei Grifondoro prese da parte Ron, Hermione, Gemma e Harry S.
Raccontò loro ciò che aveva sentito e mancava poco che scoppiasse a piangere nuovamente.
"Chissà di che piano stavano parlando!" esclamò infine Hermione valutando la faccenda.
"Quindi, che si fa ora? Dovremo combattere contro i Mangiamorte? Che poi, cosa vogliono da noi?" sbuffò invece Ron seduto vicino a Hermione.
"Louis mi ha detto che vogliono tipo conquistare tutto il mondo magico, stabilire nuove leggi magiche... Vogliono dominare tutto, insomma" spiegò gesticolando Harry Styles che stava accanto alla sorella.
Gemma ad un tratto si alzò tirando su con il naso. "Io vado da Lottie, vengono anche Louis e Niall. Tu e Liam volete venire, Harry? Porterei tutti voi ma c'è un limite di persone in infermeria" spiegò.
Il riccio annuì; almeno aveva l'occasione di raccontare tutto a Louis e sentire un suo parere. Magari lui sapeva qualcosa di più sulla faccenda di Draco.

Niall quel giorno si trovava nell'ufficio di Josh. Si stava rivestendo in silenzio quando il moro sussurrò il suo nome risvegliandolo dai suoi pensieri.
"Mh?" rispose solamente allacciandosi la sua cravatta gialla.
"Io..." il moro si passò una mano sul ciuffo. "Dovremo farla finita subito."
Il biondo non ne rimase sorpreso, da una parte ne fu dispiaciuto - Josh era stato un ottimo amante e lo aveva amato. Già, aveva.
"Sono d'accordo" rispose quasi senza un briciolo di emozioni nella sua voce. Tutta apparenza.
"Quindi, è finita?" Il moro si morse un labbro.
Niall annuì cercando di non far vedere i suoi occhi umidi. "Io ci tengo a te ma credo tu abbia ragione, è inutile continuare a stare insieme quando sappiamo entrambi che il futuro non ci riserva questo."
Josh annuì a sua volta con gli occhi ormai bagnati dalle lacrime silenziose. "Io ti ho amato veramente tanto, ma in queste ultime settimane qualcosa si è rotto - l'hai sentito anche tu, giusto? - quindi si, è finita."
"Finita" ripeté Niall, "anche io ti ho amato, professor Davine" ridacchiò cercando di risollevare il morale di entrambi.
"Ora però c'è qualcun altro" sorrise invece amaramente l'altro, "quando facevamo l'amore sentivo che eri un po' distante e pensavi a qualcun altro. So già chi è, non c'è bisogno che mi spieghi niente."
Niall annuì cercando di non piangere.
"Allora buona fortuna per tutto, ti auguro il meglio, Niall Horan. E vedi di studiare per domani" aggiunse con un sorriso - vero, questa volta - facendo sorridere di cuore anche l'irlandese.
Josh stampò un ultimo bacio al suo ex amante e sussurrò un "sta vicino a questa persona, ne ha bisogno."

Liam non si era mai sentito così felice prima d'ora con una persona. Sapeva benissimo che era tremendamente sbagliato vedersi di nascosto con il suo professore, Zayn Malik, ma con lui stava bene. Aveva preso una grandissima cotta per lui, era vicino all'innamoramento ma non poteva ancora definirsi amore. Meglio così, sarebbe difficile gestire la situazione. Non voleva finire come Niall, era nello stesso tempo spaventato da questa cosa proprio per questo motivo.
Lui (Liam) e Niall, quella sera, andarono a trovare Lottie in infermeria. Lì videro Harry Styles in piedi e Gemma e Louis al fianco della bionda. Piangevano entrambi.
Louis era chino sulla sorella e non alzava lo sguardo, Harry gli accarezzava la testa mentre Gemma corse subito da Niall e lo abbracciò. "È morta" singhiozzò, "Lottie è morta."

Care and Pain (Larry Stylinson, Hogwarts!AU)Where stories live. Discover now