Chapter 13

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Merry Christmas, Styles.
(Part 2)

Harry Potter, quello stesso giorno, aveva deciso di passeggiare per i vari piani. Era solo e andava bene così. Sentiva la mancanza dei suoi amici, certo, ma stava abbastanza bene. Tranne per il fatto che il ragazzo che da anni odiava, ovvero Draco Malfoy, in realtà gli piaceva. E non poco.
Inizialmente c'era solo attrazione fisica, ma da quando il biondino l'aveva notato tutto era cambiato.
Si odiavano, forse. Non capiva questa cosa, c'era uno strano rapporto tra di loro. Un po' come quello di Harry S. e Louis.
E lui stava per fare la stessa fine del suo amico, e non voleva affatto innamorarsi di un tipo così... così Malfoy, insomma.
"Bene, bene, bene. Potter, che ci fai tu qui?"
Harry, sorpreso, si voltò. "Malfoy?!"
Possibile che ogni volta che pensava al biondo questo sbucava sempre fuori?
"Che c'è, Potter? Non sei felice di vedermi?" Ecco il suo solito ghigno.
Ti farei scomparire quel ghigno a forza di baci!; e ok quello era un pensiero che non doveva formulare.
"Mi dispiace per te, Malfoy, ma no." Mentì. "Come mai per Natale non sei andato a Villa Malfoy? Pensavo che la tua villa sia più accogliente di Hogwarts, o almeno è quello che hai sempre detto tu."
"I miei genitori, stamattina, mi hanno spedito i regali di Natale. A me bastano quelli." Si vedeva che mentiva, lui tiene alla sua famiglia. "E poi sono rimasto qui perché volevo stare da solo, volevo riflettere su alcune cose." Harry annuì facendo capire di essere, per la prima volta, d'accordo con lui e che lo capiva.
Quel giorno, però, Harry voleva solo che riflettere e stare da solo, ma ovviamente la causa dei suoi dubbi e delle sue notti insonni doveva presentarsi proprio in quel momento.
"Mi annoio in questo momento" si lamentò Draco con uno sbuffo ma sempre il suo ghigno sul viso.
"E che vuoi da me?" Harry cercò di non guardarlo, non avrebbe resistito ai suoi occhi azzurri - che delle volte prendevano delle sfumature di grigio.
Scosse la testa dandosi dello stupido.
"Voglio divertirmi" disse a bruciapelo il ragazzo che aveva di fianco.
"E come vorresti divertir-?" Ma la sua voce gli si bloccò in gola non appena si girò a guardarlo.
Draco non indossava la solita divisa scolastica, indossava un completo tutto nero - il suo preferito; amava così tanto vederlo addosso al biondo! - e i suoi capelli erano ordinati come sempre. Era bellissimo, come ogni volta che respirava.
D'un tratto gli sembrò così tanto vicino che sentiva persino il suo profumo del suo shampoo per capelli: al cocco.
"Facciamo un giro per la scuola, ti va?" Domandò allora Draco, ghignando sempre di più quando vide Harry arrossire.
"Come vuoi" finse di essere disinteressato e fece spallucce.
Era la prima volta che Harry Potter e Draco Malfoy si trovavano insieme e non si riempivano di insulti. Ovviamente la battutine c'erano sempre, ma senza quelle non sarebbero loro.
"Che ci facciamo nell'aula Pozioni? Il professor Piton ci potrebbe uccidere se ci vedesse qui senza il suo permesso!" sbottò Harry nervoso; cercò di uscire dall'aula ma Draco fu più veloce, lo afferrò dal braccio e chiuse la classe a chiave.
"Lui non c'è, è fuori per commissioni. Cos'è hai paura che levi punti ai Grifondoro?" ridacchiò quello biondo toccando e osservando tutte le fialette di pozioni sul bancone.
"Facile per te! Praticamente Piton ti ama!" borbottò seguendolo. "Non toccare cose che non conosci!" lo sgridò quando prese una pozione rosa tra le mani.
"Oh ma io so cos'è. È un Filtro d'Amore." Ammiccò ed Harry fu costretto a girarsi per non dargli la soddisfazione di vederlo impacciato.
"Mettilo via, è pericoloso."
"Suvvia, Potter!, tanto sei già innamorato di me!" ghignò Draco stappando poi la boccetta.
Sentendo il rumore del tappo cadere sul pavimento si voltò con gli occhi leggermente fuori dalle orbite. "Cosa fai?!"
"Annusalo" disse solamente Draco mettendogli la pozione sotto al naso. "Che profumo senti?"
Era risaputo che il Filtro d'Amore facesse sentire cose diverse per ogni persona in base a ciò che lo attraeva. Chissà cosa sentiva Malfoy, si domandò il moro.
"Mmh" annusò bene la pozione e non seppe neanche perché lo stesse facendo; perché stava assecondando Draco? "Torta alla melassa" un'altra annusata, "manico di scopa" un'altra ancora, "e... cocco." Arrossì.
"Io, invece, sento" Draco si avvicinò alla pozione su cui Harry ancora era piegato per sentirne il profumo, "mh, cioccolato."
Harry guardava a terra, incapace di dire qualcosa... lui faceva sempre il bagno con il bagnoschiuma al cioccolato, - si, esiste - ma ovviamente era una coincidenza anche quella.
Erano così vicini che il moro riusciva nuovamente a sentire il profumo del cocco. Si allontanò in fretta da Draco. "Scusa ma volevo stare da solo, ci vediamo!" disse di fretta. "Alohomora" sussurrò alla porta che dopo un secondo scattò e si aprì.
Malfoy cercò di fermarlo, "Potter" ma niente, Harry se n'era già andato via.

La sera arrivò in fretta: Harry non riusciva a smettere di pensare a Draco, - il moro non lo sapeva ma anche il biondo non riusciva a smettere di pensare a lui, confuso - Niall e Josh avevano trovato il modo per stare insieme mentre Liam, furioso come non mai, era diretto nell'ufficio di Zayn Malik.
Insomma, non era mai stato messo in punizione in vita sua! In più lui non aveva fatto assolutamente nulla. Be' ok, forse aveva alzato un po' la voce contro il suo professore - cosa che non aveva mai fatto, Liam portava sempre rispetto a tutti - ma Zayn non lo aveva fatto per quello, ne era sicuro.
Bussò alla porta.
"Avanti" pronuncio una voce al suo interno. "Oh, Payne... Siediti, prego." Sogghignò, Liam quasi non lo riconosceva. Era sempre stato dolce, ora sembrava una persona diversa.
"Che ti prende, Payne?"
C'era qualcosa di strano in lui, in più aveva appena capito che l'aveva messo in punizione per puro divertimento.
"Tu non sei Zayn Malik" sussurrò poi.
"Ma non vedi che sono proprio io? Che hai, hai bevuto troppa burrobirra?" rise sarcasticamente.
"E tu hai bevuto una Pozione Polisucco?" Ormai Liam ne era sicuro, quello non era Zayn.
Dopo una pausa ad effetto e un altro sorriso contorto si decise a parlare. "Molto astuto, Payne. Da cosa l'hai capito, esattamente?"
"Prima di tutto il professore mi chiama spesso Liam" arrossì, "e poi è dolce, non ha di certo la crudeltà che hai tu negli occhi. Chi sei?" ringhiò.
"Ogni cosa al suo tempo" sorrise malefica la persona con il corpo di Zayn.
"Almeno dimmi il perché" sussurrò confuso indietreggiando un po' quando la persona gli si avvicinava sempre di più.
"Vi ho visti insieme, quella sera. Vi siete baciati!"
Liam stava per replicare ma poi ricordò quella notte dove aveva solamente sfiorato le labbra del suo professore. Tacque e decise di far continuare a parlare la persona.
"Avevo bisogno però di prove, sai per ricattarvi. O meglio, ricattare il professor Malik."
Liam strabuzzò gli occhi, incredulo. "L'hai fatto perché-"
"Esatto" confermò la persona, "sono innamorata di lui e voglio assolutamente ottenere ciò che voglio! Ed io voglio lui!"
Aveva uno sguardo folle, mano mano che si avvicinava Liam indietreggiava sempre di più, non sapendo cosa fare. Poi capì, capì chi era.
"Perrie Edwards?!"
"Ci sei arrivato..." sbuffò annoiata, "ti facevo più intelligente, infondo sei un Corvonero!"
"Hai messo i capelli del professore dentro la Pozione per prendere le sue sembianze-"
"-la sera del ballo, quando mi sono avvicinata a lui" lo interruppe Perrie nuovamente. "Ma ora ho bisogno che tu dica al Preside quello che è successo tra te e il professore" ghignò tirando fuori la bacchetta. "Imperio!"

Casa Tomlinson, quella sera, era silenziosa. Avevano appena finito di cenare e le gemelle erano andate al piano di sopra per giocare, Fizzy era uscita con delle amiche, Lottie e Gemma se ne stavano sul divano a ridacchiare tra di loro mentre Louis ed Harry aiutavano Anne e Johannah a sparecchiare e riordinare - anche con un pizzico di magia - la cucina.
"Allora, da quanto vi conoscete?" domandò Johannah ai due ragazzi.
"Dal primo anno di scuola, quindi sei anni" rispose cordiale Harry.
"Si, ma non siamo mai stati amici!" si affrettò a replicare Louis lanciando uno sguardo omicida al riccio.
Il Serpeverde, dopo il bacio dato al Grifondoro, era scappato e da lì non ne hanno più riparlato. Come ogni volta.
"Ultime notizie dal mondo magico: uno strano simbolo è comparso su Hogsmeade alle ore 19:21 di questa sera. Dopo quel segnale delle persone hanno affermato di aver visto persone vestite di nero smaterializzarsi ma non abbiamo fonti certe!"
Harry, Louis, Anne, Johannah, Gemma e Lottie guardarono la televisione attentamente. - Cosa stava succedendo?
Guardarono lo strano marchio comparso in cielo: rappresentava un teschio che, al posto della lingua, aveva un serpente che si intrecciava.
Era spaventoso!
"Non si sa bene cosa stia succedendo ma certamente non è un buon segno. Preghiamo tutti di stare attenti e non girare mai soli di notte!"
Johannah spense in fretta la televisione sussurrando solo un "Fizzy" che era fuori casa.
"Non preoccuparti, mamma, la vado a cercare io!" Louis si infilò velocemente la giacca nera.
"Vengo con te" rispose velocemente Harry che abbottonò la sua giacca e lo seguì, nella neve.
Cosa stava per accadere nel mondo magico?

Care and Pain (Larry Stylinson, Hogwarts!AU)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant