Redamancy*

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9/10 Maggio 1851

Louis

Quando Liam ci diede il via libera, l'agitazione prese il sopravvento.

Era uno dei nostri colpi più importanti che non poteva finire male.

Una volta presa la chiave dovevamo ritrovare la cassaforte e il bottino sarebbe stato, finalmente, nelle nostre mani.

Ci eravamo divisi i compiti: io e Harry dovevamo infiltrarci nella camera di Mcduff che dormiva, grazie ad un sonnifero datogli da Zayn, e ovviamente recuperare il bottino.

Lui e Liam, invece, avrebbero fatto da guardia presso l'unica entrata disponibile della villa.

"Avanti ragazzi, dovete andare" iniziò dopo qualche minuto Liam rivolgendosi verso me ed Harry.

Annuii alle parole del castano ed iniziai ad arrampicarmi sul muro ma non appena notai che il riccio era rimasto al punto di partenza, decisi di ritornare indietro ed aiutarlo.

Ovviamente, quest'intoppo ci faceva ritardare di molto ma di certo non potevo mollarlo li, anche perchè, il suo aiuto era importante.

Lo guardai negli occhi e gli porsi una mano, mentre mi reggevo al muro della casa con l'altra e i piedi ancorati alla parete.

"Avanti Harry, è facile" gli urlai cacciando un sorriso d'incoraggiamento.

Harry era un po' titubante e ci riflettè qualche secondo prima di afferrare la presa, respirò profondamente e le sue dita strinsero il mio polso.

Si sporse in avanti, appoggiò il piede e si diede una spinta e si aggrappò a me.

La scalata fu ardua ma Harry, ormai, non era più impacciato come la prima volta e sembrava più sciolto.

Arrivammo sul davanzale della finestra dopo circa due minuti e costrinsi Harry a prendere tra le mani il cornicione e lasciarmi anche l'altra mano libera.

Spostammo le gambe in avanti e con un'ultima, grande, spinta, riuscimmo ad intrufolarci nella stanza.

Dalla descrizione che mi avevano fatto Zayn e Liam, Mcduff doveva essere un omone baffuto che ti trasmetteva terrore a solo vederlo, ma da quel poco che intravedevo, tutto sembrava tranne che pauroso.

Guardai Harry e con un cenno del capo, facemmo iniziare la nostra ricerca.

Ma da dove iniziare?

Harry controllava nei cassetti del comodino vicino al letto, io in quelli di un mobile vicino all'armadio, ma nulla.

Controllammo anche in quest'ultimo, ma oltre a delle camice e papillon rigorosamente ordinati, non trovammo un bel niente.

Passammo, poi, al setaccio ogni foro o crepa della stanza.

Sotto al tappeto, nel baule davanti al letto. Ovunque.

Guardai Harry in segno di resa mimandogli con le labbra un "Andiamo" ma di tutta risposta ricevetti un cenno di disapprovo e mi sussurrò "Col cavolo".

E poi schioccò le dita in segno di un'idea brillante.

Si avvicinò al letto di Mcduff e gli iniziò a toccare la testa.

Cosa diamine stava facendo?

Secondo lui quella era l'ora di accarezzare quel pelato di merda?

Mi avvicinai di colpo e notai che aveva sollevato la testa del signore e metteva la mano sotto al cuscino.

Lo guardai confuso.

In un batter d'occhio, rimise la testa di Mcduff al suo posto e si avvicinò alla finestra.

Dearly Night (Larry/Ziam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora