Solo tu ed io

CAPITOLO 13

«Apri gli occhi!»dice lui sorridendo.

Non ci posso credere. Siamo su un'immensa scogliera. È ricoperta dal verde e in alcune zone si intravedono fiorellini bianchi.

«Meravigliosa!»dico, mentre strofino le mani sulla fronte come se non credessi a ciò che sto vedendo.«Ma perché mi hai portata qui?»

«Quando ero piccolo e i miei genitori litigavano...venivo qui»mormora.

Inizio a pensare che siamo tanto simili quanto diversi, ma non voglio affrontare l'argomento.

«Perché mi guardi così?» chiede divertito mentre si sfila la maglietta.

Distolgo lo sguardo dai suoi addominali e come se non me ne fossi accorta«Come ti guardo?»

«Dai, togliti la maglietta e vieni qui!»dice lui.

Sto per temere il peggio, non voglio avere il mio primo rapporto con lui. Forse per la mia espressione, ma mi legge nella mente.

«Voglio solo che ti tuffi con me dalla scogliera!»sbotta.

È ancora più bello quando non ha quell'espressione da strafottente, preferisco questo Edison.

«Emm...»mormoro io guardando da tutte le parti, cercando di evitare i suoi occhi o di fissare il suo corpo.

«Dai, se sai nuotare non c'è problema!».

«Non saprei...».

Nonostante la mia indecisione, riesce a convincermi.

«Se avrai il coraggio di tuffarti da qui...potrai chiedermi qualunque cosa. Ma solo una!».

Mi guarda con aria di sfida e mi fa un occhiolino. Mi tolgo i pantaloncini e le scarpe ma non ho il coraggio di rimanere nuda in sua compagnia.

«Non ho mai visto una ragazza farsi il bagno con la maglietta...ma sono felice che tu abbia accettato la proposta, Caroline»

Quando lo sento pronunciare il mio nome in quel modo rabbrividisco...e non so il perchè!

Stiamo per buttarci. «Sei pronta?»chiede lui, notando la mia agitazione.

Faccio segno di sì con la testa e gli stringo la mano con forza.

All'improvviso, il tempo si ferma. Tutto ad un tratto sembra di volare, non sento più la terra sotto i miei piedi. I battiti aumentano, la tensione sale. Il vento mi scombina i capelli, il sole mi illumina la pelle. Tutto il coraggio scompare quando ricordo di non saper nuotare, ma la scintilla maliziosa che si accende negli occhi di quel falso teppista mi rassicura. Sento la mano stritolarsi, il mio respiro si ferma.