CAPITOLO 7

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Entro nella grande villa e inizio a guardarmi intorno.

Con tutta quella gente non mi sento per niente a mio agio: i ragazzi si ubriacano; vedo persino una ragazza vomitare nel lavandino della cucina.

La mia nuova amica mi ha seminata e adesso sono sola, seduta sopra una sedia, quando vedo una ragazza dai capelli rossi sul divano seduta a cavalcioni su Edison.

È una scena piuttosto imbarazzante, quindi fingo di non vederli e cerco di trovare un luogo dove non si senta la musica ad alto volume e non ci sia gente.

Salgo le scale e, appena trovo una stanza con la porta aperta, entro senza farmi problemi. Mi siedo sul letto, stanca e delusa della mia decisione. Sono una tipa molto curiosa e invadente, quindi inizio ad osservare la camera. C'è un armadio che occupa metà della piccola stanza e affianco ad esso c'è una piccola libreria con trofei di rugby e pallacanestro accantonati al muro. Poi c'è il letto, piccolo e scomodo, affiancato da un comodino sul quale è posato un diario, che attira particolarmente la mia attenzione.

Sembra molto vecchio, quindi lo prendo con delicatezza.

Sul diario c'è scritto Amily. Quando sto per iniziare a sfogliarlo, sento dei passi e, per non apparire una ficcanaso -cosa che sono senza un'ombra di dubbio-rimetto il diario al suo posto e, facendo apparire un'espressione da persona concentrata sul mio volto, fingo di cercare qualcosa nella mia borsa.

«Cosa ci fai nella mia stanza?!»ringhia una voce maschile.

Impaurita, salto sull'attenti, incrociando due magnifici occhi azzurri.
Edison?

«Allora, cosa ci fai in camera mia?!»ringhia nuovamente.

Non sono brava a mentire quindi, sentendomi debole e senza parole, inizio a tremare.

«Hai toccato qualcosa»chiede moderando il tono. Forse si è accorto delle mie gambe tremanti.

«No...»mormoro.

«Esci!» ordina, e senza farmelo ripetere due volte, scappo via a gambe levate.

Solo tu ed ioWhere stories live. Discover now