Mi guarda come se lo avessi ferito, ma in realtà sono io quella che sta male!

"Non ti piaccio più?" chiede in un tono mesto, i suoi occhi mi guardano speranzosi.

"Non lo so" dico scuotendo confusa la testa.

Dio, è così irritante. Non si scusa nemmeno dopo che gli ho ricordato cosa mi ha fatto; chiede solamente se provo ancora qualcosa nei suoi confronti con l'espressione più adorabile che possa fare.

Bastardo.

"Beh, allora vuoi sapere un segreto Ella?" dice pressando le sue labbra sul mio collo, dirigendole lentamente verso il mio orecchio provocandomi un brivido lungo la spina dorsale.

Nonostante sia così arrabbiata con lui in quel momento non faccio nessun tentativo per muovermi. Riesco già a percepire il mio battito accelerato a causa delle sue morbide labbra sulla mia pelle. Tutto ciò a cui riesco a pensare è quanto vorrei che queste ultime fossero sulle mie.

"Provo dei sentimenti per te, Ella" il suo respiro caldo sfiora il mio orecchio, insieme alle parole che portano ogni nervo del mio corpo a sciogliersi.

"Cosa?" sussurro a malapena, non essendo in grado di credere alle parole che stanno uscendo dalla sua bocca.

"Mi piaci" mi dice allontanandosi dal mio collo e guardandomi con un ampio sorriso.

"Non puoi dirlo e basta, Harry" dico pregando che lo pensi davvero e che non lo stia facendo solamente per ferirmi ancora.

"Non è così" scuote la testa in dissenso guardandomi seriamente.

"E allora quella ragazza che hai portato a cena ieri sera?" gli chiedo. Il mio stato di ubriachezza mi sta facendo comportare come di solito non faccio.

"Non era nessuno" dice sbattendo lentamente le palpebre.

"Allora perché l'hai fatto?"

"Perché stavo cercando di ignorare il fatto che sento qualcosa di autentico nei tuoi confronti" mi guarda, e sento il mio cuore sciogliersi sotto il suo sguardo dolce.

"Oh" è tutto ciò che riesco a dire. Mi rivolge un piccolo sorriso prima di piegarsi verso di me, le sue labbra si trovano a pochi centimetri dalle mie.

"E c'è qualche possibilità che tu senta qualcosa per me?" sussurra, ed il suo caldo respiro mi sfiora la pelle.

"Sì" rispondo nervosamente.

"Quindi significa che ti posso baciare ora?" mi chiede provocandomi le farfalle nello stomaco prima che annuisca lentamente in risposta.

Le sue labbra si chiudono dolcemente sulle mie, la mia testa inizia a girare dieci volte in più di prima. Le sue grandi mani incorniciano il mio viso ed entrambi ci baciamo con più passione. Apro leggermente le labbra e lui infila piano la lingua, come un ragazzino, facendomi ridacchiare sulle sue labbra.

"Che c'è?" si allontana dal mio viso sorridendo e lasciando cadere le sue mani.

"Niente" dissento con la testa ma non riesco a togliermi il sorriso dal volto.

Mi guarda per qualche istante con sguardo divertito mente cerco invano di liberarmi del sorriso.

"Penso tu sia ubriaca" dice mentre un sorriso inizia a farsi strada da un angolo della sua bocca.

"Penso che anche tu lo sia" gli dico avvicinandomi a lui facendolo scoppiare a ridere.

"Vero" ammette, "sei stanca?"

"No" mento sbadigliando leggermente.

"Si, la sei. Andiamo, ti chiamo un taxi" dice alzandosi in piedi e tendendo la mano verso di me, che afferro senza esitazioni.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Where stories live. Discover now