La lettera

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ROSE'S POV

Ci trovavamo in biblioteca da parecchi minuti e, sebbene mi sforzassi più del dovuto, nessuno dei presenti aveva ancora capito il mio ragionamento.

«Priscilla, aiutami tu» sospirai, passandomi una mano fra i capelli. «Ricomincio?»

Le loro teste annuirono all'unisono.

«Bene.. allora, è semplice» dissi. «Analizziamo i due pezzi della frase che Al ha trovato dentro al taccuino, che se all'inizio era incomprensibile e priva di logica, ragionandoci meglio, ho scoperto che è dettagliata e precisa nel suo insieme.

Il primo pezzo dice: ''Prendi l'ovoide color del sole..'', e già questo esclude molte possibili soluzioni! Viene richiesto infatti, un oggetto qualsiasi di quella forma specifica (quasi come quella di un uovo) e che abbia la caratteristica di essere del colore del sole, ovvero giallo.

Non era niente di impossibile, a parer mio, bastava spremersi le meningi, ma quando ho saputo del resto della frase, mi sono come bloccata.

Il secondo pezzo infatti, recita: ''I suoi raggi illumineranno la carta e nuovi orizzonti saranno visibili''. Ero piuttosto confusa e alquanto perplessa, non riuscivo proprio a comprenderne il significato, quando ecco che Malfoy, per la prima ed ultima volta nella sua vita, ha fatto qualcosa di utile e buono per me e per tutti noi.

Con una semplice e banale osservazione è riuscito a risolvere l'indovinello!

Bastava unire tutti i tassselli e completare il puzzle!

''L'ovoide color del sole'' non è altro se non un semplice limone e i suoi ''raggi'' rappresentano due cose: la prima possono essere le gocce, o il succo, che si ricavano spremendolo.»

Il viso di Al parve rinsavirsi, Mary tamburellò per pochi secondi sulla superficie del tavolo al quale eravamo seduti, per poi sussurrare un debole «Hai ragione!», mentre Malfoy sembrava impassibile -come al suo solito- di fronte alle mie parole.

«Certo, eccellente, Weasley» sibilò un attimo dopo con il suo tono strafottente. «Ma non accetto che tu dica certe cose su di me. Chi ti dice che non sono capace di buone azioni?»

Al intervenne prima che potesse scatenarsi la terza battaglia di Hogwarts. «D'accordo, ma cosa significa il resto della frase? Insomma, i raggi sulla carta e noi che dovremmo vedere nuovi orizzonti?»

Mi sedetti sulla sedia, lanciando uno sguardo eloquente a mio cugino. «Questa è la parte più semplice!

Ho letto, qualche mese fa, che, se un qualsiasi calamaio viene intriso di succo di limone e poi usato per scrivere, sul foglio di pergamena non risulteranno alcune lettere, tanto meno parole. L'unico modo per riuscire a decifrare un testo del genere quindi, è avvicinare la pergamena ad una fonte di calore, in questo caso il fuoco, ed è proprio il fuoco il secondo signifcato dei ''raggi''.»

«Quindi?» domandò Al.

«Quindi,» ripetei. «Prendi quel dannato taccuino dallo zaino e dammi quel foglio bianco che ci hai trovato dentro.»

Al fece come richiesto, e io, con un leggero movimento della bacchetta, ne feci fuoriuscire una piccola fiamma ardente, la quale andai ad avvicinare gradualmente al foglio.

Nel giro di pochissimi secondi, sulla carta cominciarono ad apparire alcuni segni incomprensibili, i quali si rivelarono poi essere delle vere e proprie lettere.

«Ma è geniale!» esclamò Malfoy.

«Di più! E' magico!» gli fece eco Mary, spalancando gli occhi per la sorpresa.

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