Capitolo 7:

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"Lou, allora andiamo!", esclamò tirandomi un cuscino in faccia, "Nì abbiamo ancora ventiquattro ore per comprare tutto.", dissi semplicemente continuando a giocare alla Playstation.

"Basta.", ordinò staccando la spina, lanciai un urlo in quanto stessi vincendo contro la squadra avversaria.

"Si ora muovi quel culo e andiamo a fare la spesa.", aggiunse poi aprendo la porta di casa ed uscendo.

In questa settimana avevamo raccolto i soldi di tutti per contribuire alla spesa, ognuno aveva messo due dollari ed eravamo arrivati ad un totale di quasi quattrocento dollari, sembravano tanti ma Niall aveva scritto una lunga lista di prodotti da comprare e non ne avrebbe scordato uno.

Appena arrivati al centro commerciale prese un carrello e tirò fuori il suo cellulare.

"Due scatole di muffin.", disse appena arrivammo al primo scafale, li cercai, li trovai e li sistemai dentro il cartello, "Tre succhi di frutta, quattro coca cole e due bottiglie d'acqua. Poi cinque scatole di birra, quella in offerta ovvio.", aggiunse e feci come disse, "Ora passiamo agli alcolici.", sussurrai piazzandomi davanti ad essi, "Tre bottiglie di vodka liscia, due di Rum, quattro di Malibu, una di vodka alla menta.", lo fermai, "Vodka alla menta? Che schifo sembra collutorio!", esclamai schifato mentre la posso nel carrello, "Lo so, ma ad alcuni piace, la lista non è solo mia purtroppo.", continuò.

"Dicevo, vodka alla menta, due alla pesca e infine del whisky."

"Quanto whisky?"

"Boh prendi due bottiglie."

"E già cento dollari se ne saranno andati.", affermai e lui annuii, aveva segnato tutti i prezzi quindi sapeva esattamente cosa prendere.

"Muoviti Louis.", mi sgridò visto che non lo stavo seguendo, mi avvicinai per poi arrivare davanti ad uno scafale di salatini e patatine.

"Dieci confezioni di patatine semplici, quattro di quelle rustiche, due pacchetti di salatini con le forme strane e due di quelli piccanti."

"Ma non è troppo?"

"Siamo più di duecento persone, non devono morire di fame."

"Ma nessuno mangerà."

"Sai perfettamente come sono le nostre feste."

"Ok forse hai ragione, ma toglierei un pacco di patatine classiche.", feci notare togliendolo, "Ok, se moriremo di fame è colpa tua.", concluse andando al reparto successivo, "Due limoni.", disse appena arrivati al reparto frutta, "Limoni?"

"Nel punch cosa ci vuoi mettere? Angurie per caso?"

"Fai poco lo spiritoso, è pur sempre casa mia."

"Oh ma sta' zitto.".

La spesa continuò per una buona mezz'ora finché la lunga lista non finì, ci avviammo alla cassa e ci mettemmo in fila.

Mettemmo tutto sul nastro trasportatore, "Sono trecento dollari.", disse la cassiera, "Vedi? Ci avanzano cento dollari giusti.", disse vittorioso il mio migliore amico, annuii capendo a cosa servissero quei soldi. Lo aiutai a sistemare il tutto nelle borse e infine tornammo a casa. "Sicuro di aver preso tutto?", chiesi per la decima volta in modo da metterlo in crisi, "Smettila Louis mi stai mettendo ansia.", concluse iniziando a tirare fuori tutto dalle buste per poi metterle sul bancone. Era completamente pieno.

"Ok, vai a comprare la roba?", chiese sorridendo mentre prese dei piatti abbastanza grandi, "Ora?", domandai io, "Se no quando? Hai meno di 24 ore e se non la trovassi?"

"Ma Nì, Stan è affidabile con queste cose, lo sai benissimo; e poi verrà alla festa anche lui."

"Si ma lo stesso valla a prendere. Se non ne portasse poi noi rimarremo senza."

La mia metà oscura ||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora