Best friends

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Ieri non sono riuscito a sentire Emily. Mi sono fatto prendere dal pomeriggio al pub e ho lasciato correre il tempo in cui potevo chiamarla.

Adesso invece sto andando in piscina a godermi questa giornata assolata.

«Non si possono fare i tuffi» Dice il bagnino appena passo per l'entrata.

Aspetto un ragazzo che mi indirizza verso i lettini e l'ombrellone che sto per condividere con William.

Solo noi due e questa cosa mi fa piacere.

Will stende l'asciugamano sul suo lettino mentre io mi sfilo la maglietta e la metto ad un gancio dell'ombrellone.

«Andiamo subito a fare un bagno?» Mi chiede.

Annuisco e involontariamente mi mordo il labbro inferiore sostenendo il suo sguardo poi mi schiarisco la voce e gli faccio un cenno verso la vasca colma d'acqua.

«Peccato che non si possono fare i tuffi» Gli dico una volta entrati in acqua, cominciando a fare l'abitudine con la temperatura ancora fredda dell'elemento.

«Però si possono fare le gare di nuoto...» Lo guardo attentamente.

«Mhmh»

«Al mio via, due vasche, chi arriva primo si fa offrire il pranzo?»

«Ci sto»

«Via»

«Ehiii!!!» Scoppio a ridere e perdo l'attimo per partire e stargli dietro.

Comincio a nuotare sulla corsia vicina, cercando di raggiungerlo, mi concentro mettendo la passione che ho per il nuoto, è una questione d'orgoglio e lui lo sa.

«Non puoi essere così stronzo lo sai?» Gli dico quando finalmente esco dall'acqua e lui mi aspetta poggiato con i gomiti al bordo della piscina.

Mi stiro, inutilmente, i capelli corti all'indietro e guardo lui coperto di goccioline d'acqua. Il suo petto poco impelato. Mi piace.

«Non hai i soldi per pagarmi il pranzo?»

«Tu non hai il cervello per contare fino a tre» Mi schizza dell'acqua in faccia.

E' bello.

«Idiota» Mi allontano mentre ricambio il suo gesto poi lui comincia a controbattere senza fermarsi e cerco di scappare via.

«Ti piace tanto nuotare!!» Urla vedendo che ho intenzione di raggiungere il vertice opposto della vasca.

«Grazie per l'incentivo, allora!!» Dopo avermi raggiunto torna con i gomiti poggiati alla piscina, come prima. Rimango in silenzio e di tanto in tanto gli lancio un'occhiata per mettere alla prova le mie emozioni.

Un contrasto di emozioni nuove che mi fanno sentire bene. Con lui sto bene.

Anche se continuo ad essere confuso.

Andiamo a pranzo al punto ristoro della piscina pubblica.

Dopo aver ordinato della pasta pronta ci mettiamo a sedere l'uno di fronte all'altro ad un tavolino.

«Hai sentito Emily?» Mi chiede.

«Non ancora» Tengo lo sguardo sul piatto.

«Quindi stasera che fai?»

«Non lo so, penso che rimarrò a casa»

«Di sabato sera?»

Alzo le spalle e torno a guardarlo.

Scuote la testa.

«Tu vieni con me al pub».

Così la sera ci ritroviamo al solito posto.

«Wade prendi lo stesso drink ogni volta che veniamo qui»

«Non è vero!!» Will mi guarda alzando un sopracciglio.

«Che ti frega, scusa» Continuo io.

Alza le mani in segno di resa e mi viene da ridere.

E' così attraente.

«Vado in bagno» Annuncio per poi allontanarmi.

In realtà devo prendere un po' d'aria.

Devo capire cosa veramente sto provando ma è impossibile.

Ho una ragazza, sono etero.

Non è detto.

Stupidi pensieri fermatevi.

Sto per sfilare una sigaretta dal pacchetto quando vedo una mano posarsi sul polso, la sua mano.

Alzo gli occhi, sono in penombra.

«Avevi detto che dovevi andare in bagno, ti stavo cercando» Mi dice.

«Sono qui» Che razza di risposta...

Sostengo il suo sguardo. Parla William.

Finalmente fa qualcosa e non si tratta di schiudere la bocca per pronunciare parole ma posare le labbra sulle mie.

Sento il cuore iniziare a saltellare, dei battiti mancano ma ciò che mi blocca di più è il fatto che non riesco ad oppormi.

Ricambio quello che è un bacio dolce e leggero, asciutto e accogliente. Rimane casto finchè io non riesco a lasciarmi andare. Fermo contro un muro nel retro del pub, mi lascio stringere il viso dalle sue mani.






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