Capitolo 01 - Non cambierà nulla

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Nota: volevo solo avvertirvi che esiste un sequel, essa si chiama "Momento a Due".

"Noia" era la parola adatta per descrivere il mio momento di stato d'animo, diciamo di sì.
Me ne stavo seduto dietro a una scrivania in una stanza che entravo e uscivo ogni giorno, dopo gli orari scolastici, come membro o presidente del consiglio studentesco.
Sulla scrivania vi sono sempre alcuni fogli, fogli che devo bene o male controllare ogni giorno, anche in vista del festival scolastico che si terrà fra due settimane.
Leggo velocemente i testi per poi sistemarmi gli occhiali con l'indice della mano, spostando anche qualche ciocca dei capelli corvini cadenti leggermente sugli occhi, andando quasi a coprirli.
Probabilmente mi toccherà tagliarli in questi giorni, già.
La porta della stanza si apre di colpo, rivelando la figura di Maiko: una ragazza dai capelli castani lunghi e lisci, due occhi color nocciola nonché l'attuale vice presidente.

«Yui-chan, ti ricordo che oggi è stato convocato qualcuno del secondo anno, ti prego concentrati!»

Sospiro profondamente, ricordandomi di questo piccolo problema.
A quanto pare hanno lasciato il tutto nelle mani del consiglio, come sempre d'altronde, a questo punto mi chiedo solo se sarà uno dei soliti combina guai.

«Certo Maiko, però smettila di chiamarmi il quel modo.» dico per poi lanciargli un'occhiata, ma che però ignora distogliendo lo sguardo con un sorrisetto sulle labbra.
«Scusate, questa è la stanza del consiglio?»

Una semplice frase, una normale voce, solo questo per attirare la mia attenzione verso la porta della stanza: un ragazzo alto e biondo –se non le prime caratteristiche che notai – apparve davanti ai miei occhi.

«Si, è questa. Sei Sayo Ryuki, giusto?»
«Esatto, posso sapere i vostri nomi? Ehm... ragazze?» chiede facendo qualche passo in avanti.
«Mi dispiace deluderti ma sono un ragazzo. Ignorando ciò, andiamo avanti: mi chiamo Hanade Yuichiro e sono il presidente del consiglio; la ragazza affianco a me invece è Suzuhara Maiko, vice presidente.» al suo nome, Maiko sorrise, magari per apparire simpatica.
«Un ragazzo? Sul serio?»

Ormai non mi sorprendo più se anche questui mi ha scambiato per una ragazza, succede fin troppo spesso.
I capelli che raggiungono quasi le spalle, il corpo minuto e l'altezza che non contribuisce affatto mi rende assai effeminato; almeno così mi dicono.
Lui, invece, è il mio esatto contrario.

«Sul serio. Ma torniamo al motivo principale: ho saputo che oggi hai fatto volare "accidentalmente" la parrucca del vice preside nei corridoi.»
«È stato un incidente!»
«Giocare a pallone nei corridoi della scuola sarebbe una violazione chiara e forte del regolamento scolastico, in più con la causa del vice preside, saresti stato immediatamente sospeso. Ma il preside non desidera la sospensione dei suoi alunni, per questo ha chiesto a noi del consiglio di trovare una soluzione, la più adeguata possibile.
Infatti possiamo tranquillamente chiudere un occhio su questa faccenda a condizione che accetti le nostre richieste.»
«Quali richieste?»
«In realtà devi solo accettare due condizioni: il primo è quello di aiutare il consiglio nella preparazione del festival, molti sono occupati e siamo a corto di aiuto, questo implica che devi accettare qualsiasi richiesta da noi fatte; il secondo, dimenticarti della parrucca del vice preside e di non farne parola con nessuno, anche se lo sa quasi tutta la scuola. Allora, ci stai?»
«Va bene, ci sto.»

Dopodiché, il ragazzo uscì, probabilmente scosso da questo imprevisto.
Se no, è solamente ed incredibilmente stupido da non rendersi conto della sua situazione attuale.
Decido di rimettermi al lavoro, sistemando gli ultimi fogli che Maiko mi aveva appena portato, ed una volta finito ciò, tolsi gli occhiali per poi rimetterli nella custodia.
Era decisamente l'ora di tornare a casa, dato che perfino le ultime faccende, erano state controllate e concluse.
Andando verso il cancello della scuola passai davanti al campo da calcio, una sorta di scorciatoia, ed è lì che notai di nuovo quel ragazzo: Sayo Ryuki.
Era ed è incredibile di come si fosse adattato alla situazione quando io ero lì ad osservarlo come un idiota.
Il motivo? Non ne ho idea, non so nemmeno il motivo del perché lo stavo facendo, come se fossi in qualche modo incantato dal suo aspetto.
I suoi capelli biondi, gli occhi verdi smeraldo e quel suo sorriso di quando segna giocando a calcio; sono probabilmente le sue uniche caratteristiche per attrarre le persone.
Lui potrebbe essere bel- EH? No, assolutamente no!
Scossi la testa negando quei pensieri assurdi che avevo appena fatto, poiché non era possibile che io sia stato possibilmente attratto da un ragazzo.
Stanchezza, sarà sicuramente colpa della stanchezza.
Ritornai a casa dirigendomi verso la camera da letto, ripensando ad oggi, uno dei soliti giorni in cui non è cambiato niente.
Solo e la solita routine, pensai.
Mi butto sul letto lasciando che sia quest'ultimo a sorreggere il mio peso e osservando il soffitto della camera, porto il braccio sulla tempia mentre continuavo a fissare il vuoto.

«Ho la sensazione che probabilmente... io e lui non andremo d'accordo.»

Con la mente stanca e gli occhi che lentamente si stavano per chiudere contro il mio volere,  prima che me ne accorgersi, mi addormentai lì disteso sul letto.

Angolino di Ren-san:
Ringrazio a tutti coloro che abbiano letto il primo capitolo di questa storia!
Al momento è sotto revisione, se la cosa vi crea fastidio, vi chiedo solamente di aspettare.
"Tempo a Due" è la mia prima storia, perciò mi farebbe molto piacere sapere un po' delle vostre opinioni come lettori~
Inoltre, rivolgendomi ai nuovi lettori, vi prego di ignorare i miei prossimi "angolini" poiché sono tutti da togliere o modificare-
Sono stati scritti durante il periodo in cui la storia era ancora in corso, per questo non dovete farci troppo caso!
Inoltre segnate liberamente gli errori che trovate, mi aiuterebbe molto~
E niente, buona lettura! ☆

Tempo a Due || Yaoi ||Where stories live. Discover now