Capitolo 29

4.4K 311 8
                                    

Aurora aspettava con ansia l'arrivo di José al porto di Santa Helena. Era euforica, felice: finalmente dopo quattro mesi poteva rivederlo.

"Quando pensi che arriverà?" le chiese Mary ansiosa come un'adolescente.

Aurora le sorrise.

"Arriverà a momenti, sulla lettera diceva verso mezzogiorno. . Dobbiamo solo avere pazienza"

"Già.. credi che stia bene con questo vestito? O è troppo banale?" le domandò indicando un lungo vestito rosso, che la donna indossava solo nelle occasioni speciali e che risaltava i suoi capelli ramati. Sopra indossava uno scialle di lana.

"Mary, sei perfetta. Credi veramente che José si interessi più al vestito piuttosto che a te?" la incoraggiò la ragazza, circondandole le spalle con un braccio. La donna sospirò.

"L'ultima volta.. non è finita molto bene tra noi... ma in fondo sono convinta che il nostro sia un amore impossibile"

"È complicato, ma non impossibile. E poi è puro, sincero"

Improvvisamente Mary ed Aurora sentirono il rumore di una carrozza. Entrambe le donne si voltarono curiose.

"Chi potrà essere?" domandò Mary.

"io.. non lo so.." rispose Aurora bloccandosi però alla vista di Eleonora.

"Oddio.." spalancò gli occhi la ragazza.

"Chi è Aurora?" chiese la donna non capendo ma sobbalzando alla vista della signora, che assomigliava tantissimo ad Aurora.

"Buongiorno. Ciao, Aurora" le salutò Eleonora con voce dolce.

"Salve, si. .signora" balbettò la ragazza.

"Piacere di conoscerla, signora, io sono Eleonora" si presentò in seguito a Mary. Quest'ultima le fece un gran sorriso.

"Piacere, io sono Mary.. Aurora mi ha parlato tanto di lei.."

"Davvero?" chiese la donna piacevolmente stupita.

"Cosa ci fate qui?" le domandò Aurora.

"Volevo conoscere meglio le persone che ti circondano. . Ti dà fastidio? Se vuoi posso tornare un altro giorno.."

"Non ce n'è bisogno, donna Eleonora. Aurora è semplicemente stupita della sua visita" la interruppe Mary.

"Stiamo aspettando José.. mio padre" la informò Aurora.

Eleonora annuì.

"Sperando che arrivi il prima possibile!" esclamò la donna.

"Non vedo l'ora che ricominciate a litigare come cane e gatto!" rise Aurora.

Eleonora guardò sua figlia: con lei era fredda, mentre con Mary era così.. dolce.. affettuosa. Doveva aspettarsi un atteggiamento del genere.. però ne era lo stesso ferita.

"Ecco! È la sua nave!" gridò Aurora felice.

"Dove? Oh.. si la vedo! È tornato! José è tornato!" disse Mary con le lacrime agli occhi, mentre abbracciò felice Aurora.

Eleonora sorrise a quella scena e in un momento provò invidia per Mary. Abbassò lo sguardo.

"Venite, Eleonora" la sorprese però improvvisamente la ragazza, che le afferrò la mano "ve lo farò conoscere. È un uomo stupendo!" esclamò trascinando la madre con sé e facendole provare un briciolo di speranza.

Appena José mise piede sulla terra ferma, Aurora corse verso di lui e gli gettò le braccia al collo, piangendo per la felicità.

"Aurora.. così mi soffochi" la prese in giro l'uomo, ricambiando la sua stretta.

"Mi sei mancato così tanto "

"Anche tu.. bambina.."

"Ora però ti lascio, hai un'altra donna da salutare.. e non fare il solito orgoglioso!" gli sussurrò Aurora, lasciando la sua stretta.
L'uomo le sorrise e si avvicinò a Mary, mentre Aurora raggiunse la madre.

Mary e José si guardarono per un tempo che sembrò infinito, ma infine sorrisero e si abbracciarono felici. Mary si aggrappò a lui, quasi come se avesse paura che se ne sarebbe andato nuovamente.

"Che bello vedere due persone che si amano così tanto" commentò Eleonora, vicino ad Aurora.

"Già.. eppure non stanno insieme.. entrambi sono troppo orgogliosi per ammettere i propri sentimenti.."

"Davvero? Che strana la vita.."

"Anche voi fate la stessa cosa con Salvador" disse Aurora con un sorrisetto.

"Co..cosa? Come?" balbettò la donna in difficoltà. Aurora rise per il suo imbarazzo.

"Non ve ne dovete vergognare, è semplicemente un dato di fatto. Siete pazzamente innamorata di Salvador, si vede da come ne parlate e da come l'avete guardato la prima volta che ci siamo incontrate"

"Accidenti che ragazzina insolente" scherzò la donna.

"Vi ricordo che non sono più una ragazzina, e poi da qualcuno avrò pur preso" sollevò le spalle Aurora, facendo sorridere Eleonora. Le sembrava il primo vero dialogo madre- figlia.

José si staccò da Mary e la guardò negli occhi. Seguì l'istinto e baciò Mary, che ricambiò con le lacrime agli occhi per la felicità.

"Che ne dici se li lasciamo un pò soli?" sussurrò Eleonora.

"Sì, avete ragione.. se volete, vi faccio vedere la locanda, il posto in cui vivo"

Eleonora annuì ed Aurora la condusse all'interno della sua "casa", dove Emilia stava servendo i clienti. Appena quest'ultima la vide, la fulminò con lo sguardo, ma Aurora preferì non farci caso. Le sembrava incredibile che solo pochi anni addietro erano come sorelle.
Eleonora si guardava intorno.

"È meglio se vi conduco nella mia stanza, qui non sono proprio gradita" rise Aurora, conducendo la madre nella sua camera.

Non era grande, ma era confortevole, inoltre vi era tutto l'indispensabile.

"Prego, sedetevi" disse Aurora prendendo una sedia, mentre lei si accomodò sul letto.

"Ti ringrazio, ma preferisco stare vicino a te" disse la donna sedendosi affianco alla figlia.

"È carino come posto.. e Mary mi sembra una brava persona" commentò sincera la donna.

"Oh, lo è eccome. Non so come avrei fatto senza di lei"

"E senza José, non è vero?"

"Già, ma José è sempre in viaggio.. qui tutti i marinai mi hanno accolto come se fossi figlia loro, ma in particolare Mary e José mi hanno sempre dato le cure e attenzioni di cui avevo bisogno.. mi hanno mandato anche a una delle migliori scuole delle paese"

"Sul serio? Allora dovrò ringraziarli"

Improvvisamente qualcuno bussò la porta, ed Aurora diede il consenso di entrare. José varcò la porta, ma si bloccò nel vedere Eleonora.

"Oh, scusatemi, forse è meglio.."

"No, José, voglio presentarti donna Eleonora" disse Aurora prendendolo per mano ed avvicinandolo a sua madre.

"È un piacere, signora" disse l'uomo baciando il dorso della mano di Eleonora.

"Piacere mio" ricambiò la donna facendo un breve inchino.

"José siediti.. devo confessarti una cosa.." cominciò Aurora nervosa.

"Devo preoccuparmi? " chiese l'uomo accomodandosi sulla sedia.

"No.. cioè.. insomma.. la signora Eleonora è mia madre" disse Aurora tutto d'un fiato.

L'uomo spalancò gli occhi, poi posò il suo sguardo prima su Eleonora, poi su Aurora, ed infine di nuovo su Eleonora.

"Accidenti.. questa me la devi raccontare" disse sconvolto l'uomo, mentre Aurora cominciò la sua confessione.

Cuore ribelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora