Capitolo 41

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Armando si diresse verso la cella di Aurora con passo svelto ed agile.

"Signorina Aurora Onieva, si alzi subito in piedi!" disse la guardia con tono severo, nascondendo però un ghigno divertito.

La ragazza fece immediatamente ciò che la guardia gli aveva detto, e lo guardò con aria preoccupata.

"È successo qualcosa? C'è un nuovo processo? Non mi hanno detto niente!"

"Signorina Aurora, mi dispiace dirle che lei.. è ufficialmente libera!" esclamò gioioso Armando aprendo la cella.

Aurora lo guardò sbalordita.

"Ti prego di non scherzare, Armando."

"Amica mia, non sto scherzando! Puoi scappare, sei libera da questo inferno!"

"Ma.. come è possibile?"

"Hai l'ordine di rilascio... sei libera, Aurora. Libera"

Aurora si portò entrambe le mani sulla bocca ed emise un urlo di gioia, per poi abbracciare felice Armando.

"Non ci posso credere! Sono libera! Libera!" urlò, mentre Armando ricambiava la sua stretta.

"Sì, ma adesso esci fuori! Fà vedere a tutti che la femme fatale è finalmente libera! "

Aurora annuì ed uscì correndo da quelle luride e dannate prigioni, mentre gli altri carcerati la guardavano con invidia.
Appena fu fuori, Aurora respirò a pieni polmoni l'aria fresca ed emise un ennesimo urlo di gioia.

"Aurora!" sentì improvvisamente dire.

La ragazza strinse gli occhi e vide il volto sorridente di Miguel venire verso di lei.

"Miguel!" esclamò la ragazza correndo verso di lui ed abbracciandolo, mentre il ragazzo la sollevò da terra e la fece volteggiare.

"La mia bella neo mammina" sorrise il ragazzo poggiandola a terra e dandole un bacio sulla fronte.

"Già.. mi dispiace che l'hai saputo in quel modo, ma non avevo scelta" confessò Aurora accarezzando il ventre.

"Stà tranquilla, è una notizia stupenda"

"Davvero Miguel? Non ci sei rimasto.. male? Non sei deluso dal mio comportamento? "

"Assolutamente no.. beh, inizialmente ero confuso. Ma ti conosco bene, e non l'avresti mai fatto se non fossi stata realmente innamorata"

"Già.." sospirò triste la ragazza.

"Ehi, non dovresti abbatterti in questo modo! Dai, vieni con me, tua madre non vede l'ora di vederti!" disse Miguel prendendo il polso di Aurora e trascinandola con sé, uscendo dai confini del carcere.
Eleonora stava aspettando sua figlia vicino la carrozza, con Salvador vicino.

"Madre!" esclamò la ragazza stringendo Eleonora, che non riusciva a contenere le lacrime di gioia.

"figlia mia, finalmente sei libera! Come stai? "

"Bene, madre, ed anche il bambino. Ma come è possibile che mi abbiano liberato? C'entrate qualcosa voi?" chiese la ragazza guardando Eleonora e Salvador, che si limitarono a sollevare le spalle.

"Beh, comunque grazie di tutto" disse Aurora riconoscente, stringendo un braccio a Salvador "soprattutto a voi"

Il signor Martinez perse la sua freddezza e attirò verso di sé Aurora, circondandola con le sue braccia.

"Mi state facendo diventare un pappamolle" disse l'uomo separandosi dalla giovane.

"Il nostro tenerone!" scherzò Eleonora, suscitando un occhiataccia da parte di Salvador.

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