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Entrai in mensa e arricciai il naso per l'odore poco gradevole che vi era dentro la sala. Di certo non si poteva dire che il cibo qui fosse un granché. Nonostante tutto però afferrai un vassoio e feci la lunga fila, attendendo il pranzo che la mensa offriva ai suoi studenti.

Dopodiché mi guardai intorno con gli occhi leggermente socchiusi, alla ricerca di visi familiari. La mensa era completamente piena e non era affatto facile trovare quei ragazzi, scontrati solo un paio d'ore prima.

Forse si sono già dimenticati di me, forse non vogliono nemmeno vedermi.

"Oh, andiamo! Non possono dimenticarsi così facilmente di una ragazza che praticamente le è andata contro e stava quasi cadendo a terra davanti a mezza scuola!" sentì ridacchiare Zayn.

Oh, adesso sì che sono più a mio agio, Zayn.

Mi accigliai notevolmente, incrociando le braccia al petto.

Poi mi ricordai che potevo sembrare una deficiente agli occhi degli altri, così cercai di mentenere neutrale la mia espressione.

Sentì delle mani fredde sulle mie spalle e una leggera spinta in avanti. Rabbrividì e velocemente mi voltai ma non c'era nessuno. Era stato Zayn, ci avrei scommesso tutto l'oro del mondo.

Ho capito, va bene. Vado.

Risposi riluttante, facendo dei piccoli passi intorno la sala e osservando meglio i ragazzi seduti ai loro tavoli.

Finalmente individuai un gruppetto di ragazzi molto simili a quelli che avevo scontrato nel corridoio. Stavano ascoltando Niall, il ragazzo biondino, che stava gesticolava loro qualcosa con le mani.

Entrai in panico. Cosa dovevo fare? Andare lì e salutarli come se fossimo amici da una vita o fare finta di non averli visti e sperare che fossero loro a notarmi?

Sospirai frustrata e mi passai una mano tra i capelli. Oh, al diavolo!

Mi diressi a passo spedito verso il loro tavolo. Espirai ed inspirai. Sorrisi e finsi stupore.

"Ehi! Ciao ragazzi" esclamai dopo essermi avvicinata abbastanza da potermi far sentire.

Il gruppetto rapidamente si voltò a guardarmi: Rachel dopo avermi riconosciuta, sorrise affettuosamente; Liam, se possibile, sorrise ancora più ampiamente con un pizzico di curiosità e sorpresa ad accendergli il volto; Niall semplicemente mi fece un cenno del capo.

"Sono la ragazza che-" incominciai a spiegare, per assicurarmi che mi avessero davvero riconosciuta.

"Sì, sì, ci ricordiamo perfettamente di te." Mi interruppe Rachel "La graziosa ragazza che ci è venuta incontro nel corridoio! Vieni, unisciti a noi"

"Non- non vorrei essere di impaccio" iniziai.

"Non lo pensare neanche lontanamente!" esclamò lei, agitando la mano con noncuranza "Amo farmi dei nuovi amici. Dopo un pò questi due diventano una tale noia"

"Ehi!" si accigliò Niall, incrociando le braccia al petto "Sei tu la rompiscatole del gruppo. Dovremmo lamentarci noi, non tu"

"Non è vero, Nialler." Si voltò verso di me "Non farti incantare da quegli occhioni azzurri, in realtà è un nanetto malefico che non aspetta altro che trovare la sua pentola piena di monete d'oro e scappare nella terra dei trifogli"

Niall alzò gli occhi al cielo "Il fatto che io sia Irlandese non dovrebbe influire sulla nostra amicizia. Questo è razzismo" concluse, incrociando le braccia al petto.

"Non ho mai detto che non ti avrei preso in giro perché sei Irlandese"

"E invece si!" affermò Niall, puntando un dito verso di lei.

My Guardian Angel //Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora