Capitolo 33

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POV Sarah

Io ed Angela avevamo appena finito le nostre lezioni ed insieme, mano nella mano, stavamo percorrendo il lungo corridoio per l'uscita. In una delle ultime aule incontrammo Isobel e Giulia, le professioniste, uscire. "Ciao ragazze!" esclamarono entrambe fermandosi per salutarci. "Hey" le salutammo noi indietro fermandoci anche noi. "Allora come va?" ci domanda Giulia sorridendoci. "Bene dai non possiamo lamentarci" rispondo guardando Angela per la sua conferma e poi tornando a sorridere. "E tra di voi?" Domandò Isobel indicando le nostre mani e muovendo le sue sopracciglia incuriosita. Scoppiammo al ridere e senti Angela stringere la mia mano più forte. "E tra di noi?" domandò Angela divertita e guardandomi, sorrisi guardandola amorevolmente. "Noi stiamo insieme" risposi sorridendogli e avvicinandomi di più ad Angela. "Che belle che siete!" esclamarono entrambe le professioniste. "Immagino passate molto tempo nella dispensa" disse adesso Isobel con doppio senso e guardando velocemente Giulia che capendola scoppiò a ridere esclamando un "Iso" richiamandola. Io ed Angela ci guardammo confuse ma divertite allo stesso tempo, "Nella dispensa?" Domandò Angela ridendo, "Si la dispensa" rispose Isobel come se fosse qualcosa di ovvio o che noi sapevamo. "Non capisco" risposi ridendo ma cercando di capire seriamente cosa intendesse. "Pensavo sapeva ste che nella dispensa le telecamere si disattivavano automaticamente dall'1:00 fino alle 4:00 della sera" rispose Isobel informandoci di questa novità. "Eh già, li è dove si rinchiudevano tutte le coppiette" confermò Giulia e immediatamente io e Angela ci scambiammo uno sguardo di complicità, leggendoci nel pensiero. Dopo ciò continuammo a conversare con le ragazze per qualche altro minuto e infine tornare in casetta. "Mi raccomando adesso non lo andare a raccontarlo a tutti" disse Angela riferendosi alla novità che Isobel ci aveva informate. "Ovviamente" risposi sorridendo e lasciandole un bacio sulla mano. Una volta tornare Angela aveva il turno di pulizie con Kia e Ayle, così la lasciai fare spostandomi nella mia stanza per riorganizzarla.
Passò quasi un ora ed uscì di nuovo dalla mia stanza per controllare se avessero finito. Trovai Angela seduta sul divano con Kia che guardavano qualcosa sul computer. Decisi di fargli uno scherzo, così mi iniziai ad avvicinare piano alle loro spalle ed avvicinandomi notai che guardavano delle foto di Renee Rapp e commentavano, "È una dea come si fa a dire il contrario" sentì Kia, "Amò si ma è troppo bionda" rispose Angela indicando i suoi capelli. Onestamente mi fece ridere la sua risposta, ma dovevo rimanere nel personaggio. "Beh vedo che siete molto fedeli alle vostre ragazze giusto?" Dissi facendomi presente nella stanza e le vidi entrambi saltare. Angela chiuse immediatamente lo schermo alzandosi e avvicinandosi a me. "La mia dea" Disse facendo il giro del divano, "Il mio amore" aggiunse afferrando il mio volto e avvicinandomi per baciarmi. "Sei un idiota Angela" risposi tirando i miei occhi al cielo e allontanandomi da lei, ma non riuscendo siccome Angela mi teneva stretta al suo corpo. "Ti chiedo perdono mia donna" Disse ridendo e appoggiando il suo volto sul mio petto. "Assolutamente no" risposi cercando di trattenere la mia risata e facendo resistenza. "Amore ma ho persino detto che era troppo bionda!" esclamò facendomi gli occhioni. "E quindi?" domandai ignorandola e iniziando a rimuovermi dalla sua presa. Lei mi lasciò fare ma poi si inchinò afferrando le mie gambe e alzandomi. "E quindi? E quindi adesso te ne pentirai" Disse iniziando a camminare verso la mia stanza. Ormai stavo ridendo come non mai, "Mettimi immediatamente giù Angela!" esclamai tenendomi stretta alla sua vita per non rischiare di cadere di testa. Lei mi ignorò indubbiamente, "Vai piano" dissi poi mordendo la sua schiena. "Ahi!" La senti rispondere e si fermò davanti la mia stanza, mi mise giù e come i miei piedi toccarono il pavimento, sentì la sua mano lasciare uno schiaffo sul mio fondoschiena e poi sentire le sue labbra attaccare le mie labbra. Tra i nostri respiri appannati e le nostre risate, il nostro bacio era molto disconnesso, ma niente poteva cambiare la sensazione che provavo nello stomaco. Un milione di farfalle. Appoggiai la mia mano sulla sua spalla e lentamente la spinsi indietro. "Ti avviso, stai attenta perché mi vendicherò" dissi con tono minaccioso e divertito. "Sono sicura che posso sopportare qualsiasi tua vendetta" rispose Angela con aria confidente e avvicinandosi di nuovo per baciarmi, ma la bloccai posizionando l'altra mia mano sulla sua bocca. "Ah ah! niente più baci per te fin quando non lo decido io" dissi per poi scappare dalla sua presa prima che potesse realizzare cosa avessi detto. "Tanto lo so che non mi resisti!" La senti esclamare a distanza e non potevo trattenere il mio sorriso ed il mio battito del cuore aumentare. Ero così fottutamente innamorata di quella ragazza.
La sera passò e continuai a scherzare con Angela, se pur solo per stuzzicarla non lasciandola avvicinarsi a me. Quella sera la lasciai andare nella sua stanza prima, ma non mi addormentai. Attentamente aspettai che la mia sveglia mostrasse l'orario, 1:30 di notte e poi mi alzai, facendo attenzione a non svegliare le ragazze nella stanza. Con calma andai nella stanza di Angela ed entrai. Tutti dormivano, mi avvicinai al letto di Angela e la scossi con calma per non farla spaventare. "Vieni con me" sussurrai una volta che i suoi occhi si aprirono per guardarmi. Lei annuì strofinandosi gli occhi, per poi tirarsi via le coperte ed alzarsi. Afferrai la sua mano e la accompagnai con me fuori la stanza. "Dove andiamo" domandò con tono roco mentre camminavamo tra il corridoio. "Shh adesso lo vedi" risposi cercando di non disturbare gli altri. La accompagni davanti la dispensa e apri la porta entrando dentro. Mi voltai a guardarla. I suoi capelli erano arruffati e la sua maglia era leggermente alzata mostrando un po' della sua pelle nascosta, con i suoi occhi leggermente mischiati tra il sonno e la curiosità. Che dire più passava il tempo e più la trovavo affascinante. La tirai verso di me facendo appoggiare le sue mani sui miei fianchi. Senza contestare lei mi lasciò fare. Sentivo che questa volta ero io che mantenevo la situazione sotto controllo. Avvicinai le mie labbra alle sue ma bloccandomi ad un centro metro da lei lasciando il mio respiro caldo scontrarsi sulle sue labbra. Ogni volta che pensava avessi azzerato le distanze, mi allontanavo. Lasciai le mie labbra sfiorare le sue per poi lasciarle appoggiarsi contro le sue con forza. Lentamente lasciai le mie labbra aprirsi per poi chiudersi velocemente contro le sue. Angela ricambiò accarezzando i miei fianchi. Senti i suoi denti mordere il mio labbro inferiore e apri la bocca lasciando il mio respiro tremante scontrarsi contro le sue labbra. Velocemente la spinsi contro il muro e come feci una settimana prima, lasciai le mie mani vagare sotto la sua maglia. Accarezzai la sua pelle calda, sentendo la sua pelle d'oca sotto i miei polpastrelli. "Sapevo che non avresti resistito a troppo" sussurrò Angela una volta che le mie labbra si appoggiarono sul suo collo. In risposta le lasciai un morso e la senti ansimare per poi lasciarmi più spazio. Laccai il suo collo per poi lasciarle un marchio. Mi staccai per guardarlo, sorrisi soddisfatta per poi tornare a riempire il suo collo di attenzioni. Lasciai la mia mano destra alzarsi più su e fermarsi lentamente sotto il suo seno, continuando a baciare il suo collo fino a tornare sulle sue labbra. Schioccai un bacio sulle sue labbra per poi allontanarmi, "dove vuoi che ti tocchi" sussurrai aprendo gli occhi per guardare la sua reazione. Nel buio della stanza vidi i suoi occhi brillare, "sei sicura?" domandò accarezzando i miei capelli e sorridendo premurosa. Annuì rapidamente, sicuramente non avrei fatto del mio meglio, ma mi sentivo pronta per provare, alla fine era ora che iniziavo a ricambiare le stesse attenzioni che Angela mi riserviva. Senza togliere il suo sguardo dal mio, Angela afferrò la mia mano che era ferma sotto il suo seno, portandola lì e stringendolo. Immediatamente mi fiondai di nuovo sulle sue labbra. Sentivo la mia testa riempirsi di pensieri su come stesi andando, ma le sue labbra sapevano come calmarmi. Lasciai le mie mani stringere entrambi i suoi seni, per poi sfiorare i suoi capezzoli e in ricambio senti Angela ansimare sulle mie labbra. Ciò non fece altro che darmi più coraggio nel continuare. Tornando sul suo collo lasciai la mia mano destra abbassarsi sul suo stomaco. Accarezzai la sua pelle, fino ad arrivare all'orlo dei suoi pantaloni. "Posso?" domandai con tono incerto e baciando le mie labbra dolcemente Angela mi consenti rassicurandomi. Lasciai la mia mano scivolare nei suoi pantaloni e sotto le sue mutande. Ricopiando i suoi movimenti e ripercorrendo a movimenti che a me piacevano, iniziai a muovere le miei dita massaggiando il suo centro. Le nostre labbra si toccavano ma non ci stavamo baciando più. Senti il respiro di Angela spezzarsi e bloccarsi sulle mie labbra. Sapevo di star andando bene. Sentivo il suo centro bagnare le mie dita ed il suo respiro farsi sempre più irregolare mentre si impegnava a non far uscire un suono dalla sua bocca. Lasciai le mie dita scendere più giù per poi inserirle dentro di lei, "Dio" la senti ansimare mentre portava la sua testa ad appoggiarsi sul muro. Potevo sentire i suoi fianchi spingere verso le mie dita e le sue pareti stringersi intorno alle mie dita. Lasciai le mie labbra riempire il suo collo di baci, per poi portarle sulle sue. "Va bene così?" domandai, "Benissimo" ansimò avvicinando le sue labbra sulle mie con foga, baciandole e mordendole. Senti le sue pareti diventare strettissime, per poi sentire un gemito sfuggirle. Immediatamente spinsi le mie labbra sulle sue per accamuffare il suono, aumentando di velocità capendo che Angela stesse per venire. Una volta che venne, lasciai le mie dita muoversi lentamente dentro di lei per lasciarle godere l'orgasmo, mentre la sua fronte si appoggiò sulla mia e il suo respiro batteva forte contro il viso viso. "Lo so che magari non è come quello che hai provato in passato-" iniziai a dire ma mi bloccò baciandomi. "È stato perfetto non c'è niente da paragonare al passato" rispose accarezzando dolcemente il mio viso e lasciando un bacio sulle mie labbra. "Va bene" sussurrai abbracciandomi al suo corpo. Che dire, una volta ripresa Angela si diede da fare, lasciando che anche io provassi piacere prima che entrambi tornammo a letto. Forse questa dispensa ci vedrà spesso d'ora in poi.

Will you let me in?Where stories live. Discover now