Capitolo 4

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POV Sarah

Purtroppo da quella sera tutto inizio ad andare sempre peggio. Angela mi mancava eppure la vedevo tutti i giorni. Essere così vicina a lei ma così distante mi buttava giù. Poi ci si mettevano anche le classifiche delle puntate ed io non sapevo più cosa fare. Vorrei poter tornare indietro e far di tutto per non averla fatta allontanare, perché se pure lei non vuole ammettere che io sono il motivo, io so che quello che sentivo io anche lei lo aveva percepito, ed ora ha preferito allontanarsi da me. Ovviamente parlavamo, occasionalmente e ovviamente per discorsi generali, diciamo che Lil stava facendo di tutto per evitarmi. Oggi particolarmente stavo malissimo, mi manca casa.
In questo momento ero sola ed ero nel letto. Avevo appena finito di prepararmi per la registrazione del pomeridiano quando senti qualcuno bussare alla mia porta. "dieci minuti e poi dobbiamo incamminarci verso lo studio" era Angela che aveva solamente affacciato la sua testa per avvisarmi. "va bene" le rispondo semplicemente non azzardandomi ad alzare lo sguardo. Ormai avevo iniziato anche io a prendere le mie distanze, alla fine sarà per il meglio spero. Angela però non azzarda a muoversi, "Tutto bene Sa?" mi domanda e posso sentire dal suo tono che è sinceramente preoccupata, ma non potevo lasciarmi consolare specialmente da lei. "Sisi tra cinque minuti esco tranquilla" Le rispondo velocemente per poi alzarmi ed avvicinarmi allo specchio per specchiarmi. Non riesco a vederla, ma posso sentire i suoi occhi ardere su di me. Sapevo che non se l'era bevuta e che stava probabilmente cercando di capire se continuare o lasciare, ed evidentemente dopo qualche secondo optò per la seconda. Dire che ero triste era poco. Vorrei non poter salire su un palco e cantare in questo momento, vorrei non dover essere seduta affianco ad Angela per due ore senza riuscire a parlargli, vorrei starmene nel mio letto a piangere, ma non potevo mostrarmi così davanti a nessuno, mi impedivo di mollare.
Ed anche oggi mi trovavo ultima in classifica. Persino cantare il mio nuovo inedito è riuscito a sollevarmi, ansi continuavo a tartassarmi su come avessi cantato 'male' per tutta la puntata. Ovviamente avevo notato Angela che continuava sempre a controllare come stessi, ma senza mai avvicinarsi per parlarmi. In questo momento ero incazzata e triste allo stesso tempo. Ho corso la camminata verso la casetta, ed arrivando per prima di tutti corsi nella stanza gettandomi sul letto scoppiando a piangere. Non mi capivo più. Ero entrata in questo posto con un migliaia di aspettative, obbiettivi e non riesco a essere nessuna di loro, ma specialmente ero entrata qui pensando che conoscessi chi sono e cosa mi piace, ed ora non sapevo più niente, ero soffocata da dubbi.
"Saretta", sento Holy avvicinarsi a me. Con lui le cose erano strane, lui ci provava constante mente con me ed io semplicemente lo lasciavo fare. Devo dire che però quando ero giù sapeva aiutarmi e sapeva anche ascoltare e comprendere le poche volte ho provato ad aprirmi. Diciamo che eravamo vicini anche se nella mente eravamo lontani entrambi fondamentalmente. "Cucciola non piangere" mi abbracciò e io anche, ne avevo bisogno. Holy ed io passammo lì più di una mezz'ora abbracciati, io che piangevo silenziosamente e lui che cercava di tranquillizzarmi mentre mi accarezzava i capelli. "Sarah guardami" mi disse e lo feci. Senti la sua mano accarezzare la mia guancia. "Sei brava, poi dare sempre di meglio, hai tempo, non serve che ti riduci così solo perché per le prime tre puntate sei sempre in basso in classifica" Disse sinceramente guardandomi negli occhi. Asciugo le mie lacrime per poi avvicinare il suo viso al mio. I nostri nasi si sfioravano e lentamente lui muova il suo accarezzandolo. Non so bene il perché, forse per bisogno di affetto, ma lo lasciai avvicinarsi e connettere le nostre labbra insieme. Potevo dire di aver sentito niente se non una forte delusione in me stessa e in tutto il resto. Sentire labbra che non fossero di Angela in questo momento sembrava quasi un tradimento, ma alla fine non c'è mai stato niente tra di noi. Cavolo non ci siamo neanche mai arrivate ad essere così vicine, ma il solo pensiero di poterlo esserlo mi dava vita. Io volevo solo lei ma era ovvio che ciò non potesse essere reciprocato, quindi forse lasciarmi andare con Holy poteva essere un buon rimedio per scordarmi di lei.

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