35-la tela

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Se Chuuya avesse potuto muoversi, si sarebbe tirato uno schiaffo in fronte.

Dazai tornò sul suo sgabello davanti la tela e incominciò a buttare giù lo schizzo.
Ormai si poteva dire che era un'esperto a disegnare Chuuya, ma c'era un problema..

..Non lo aveva mai fatto con lui davanti.

Non pensava che ciò avrebbe fatto una differenza, ma dato che ogni volta che si girava era costretto a fare contatto visivo , il problema c'era.

Era facile guardarlo dritto negli occhi, il problema era smettere.

"Dazai penso di starmi per addormentare, quanto manca..?"

"Queste cose richiedono tempo, sai?"

Il rosso, completamente esausto ora, si alzò dal divano e andò a vedere a che punto erano.

Beh, le strutture c'erano, lo sfondo era già ben disegnato..

"..Stai provando ad evitare di disegnarmi?"

"Non lo sto evitando, semplicemente rimandando."

"E perché? Sono così irresistibile che ti imbarazzi a guardarmi?"

"Pft, credici"

"Stai arrossendo"

La finta faccia confidente del moro crollò subito e ci volle qualche minuto affinché capisse il bluff dell'altro.

"Tranquillo, faccio questo effetto a molti" ghignò il rosso.

Nella testa di Dazai stavano accadendo mille cose indescrivibili ,era tutto troppo complesso.

Dopo un ultimo sguardo soddisfatto, Chuuya si ributtò sul divano nella posizione di prima.

"Su su, mi goderò ogni millisecondo di questo"

Il moro sospirò. 

Stuzzicarsi tra di loro era un classico, non erano davvero "Chuuya e Dazai" senza ciò, però era davvero più divertente quando le situazioni erano inverse ,secondo il moro.

Il tempo passava e passava, ogni volta che la testa di Dazai sbucava dalla tela il rosso era pronto a restituirgli il ghigno che lo faceva subito tornare a nascondersi .

Beh, eccetto la faccia, il dipinto era finito.Ci aveva passato tutto il giorno? Si.

Ne era valsa la pena? Beh, ne sarebbe stata non appena sarebbe completato del tutto.

Per sua fortuna, Chuuya si addormentò. A quanto pare gli innumerevoli "Hai finito?" Non derivavano solo dalla sua poca pazienza ma anche dal suo sonno.

Perché non gli aveva semplicemente chiesto di fare una pausa? Stupido Chuuya.

Grazie a quel piccolo incidente il moro riuscì a finire il dipinto prima che il rosso aprì di nuovo gli occhi.

Gli posò sopra una coperta e lasciò la tela ad asciugarsi, poi andò in cucina per farsi un po' di caffé.

Quando tornò dal rosso, lui era in piedi ,più energico del solito anche.
Stava guardando la tela sorridendo, soddisfatto di ciò che era diventata.

"..Ti sei svegliato nei due minuti in cui me ne ero andato?"

"No,non mi sono mai addormentato"

Il moro era confuso.

"Non riuscivi a concentrarti e ,dato che ho modi più divertenti per passare il mio tempo, ho deciso di darti un piccolo aiuto"

"Certo Chuuya, certo, e io ti credo" Ovvio che gli credeva,aveva completamente ragione ,però non lo avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura.

Beh, non che aveva bisogno di dirlo, Chuuya lo sapeva già tanto, e l'ennesimo ghigno sul suo viso era inconfondibile.

"Quindi, la posso anche io una tazza di caffè oppure anche questa semplice richiesta potrebbe mandarti in tilt? "

"Haha, divertente .Molto divertente."
Rispose il moro, porgendogli il caffè che aveva appena preparato.

"Gentilissimo!"Rispose Chuuya, scombinando i suoi capelli per prendersi ancora un po' gioco di lui.




Come si poteva passare al meglio una serata se non guardandosi qualche film?
Lo facevano spesso quando erano ragazzi, e ora avevano finalmente l'occasione di ricominciare.

Erano sul divano, stavano condividendo la coperta mentre in televisione c'era un film di cui nessuno dei due sapeva il nome.

Sembrava andare tutto bene, se non fosse che dopo i primi cinque minuti Chuuya si addormentò.

La sua testa era caduta sulla spalla del moro e Dazai non riusciva a capire se lo stava di nuovo prendendo in giro oppure no.Dopo un po' che il rosso non dava segni di vita quindi, iniziò a rilassarsi.

Era bello avere Chuuya vicino, lo faceva stare bene.

Intrecciò le loro dita con un sorriso da stupido stampato sul viso e cominciò a contare le lentiggini dell'altro, come faceva ai vecchi tempi.




Mandarono entrambi giù l'ennesimo shottino di vodka e ricominciarono a ridere.

"TI RICORDI LA FACCIA CHE AVEVA FATTO?? HAHAH!!"

Non sapevano bene di cosa stavano parlando, però era piacevole.

Insomma, Chuuya stava ridendo. Tachihara era così distratto dal vederlo felice che ormai si era quasi dimenticato il proprio nome.

Erano vicini, forse troppo.

"Sai Chuuya, non ti ho mai ringraziato abbastanza per tutto ciò che hai fatto per me"

Il rosso lo guardò confuso.

"Quella sera, quando ci siamo parlati per la prima volta...diciamo che non era il migliore dei periodi, ma dopo averti conosciuto tutto è diventato più bello, non so se mi sto facendo capire"

Il ragazzo sorrise e gli diede una pacca sulla spalla.

"Fidati, sono io quello che dovrebbe ringraziarti Tachi"

Tachihara, che era più ubriaco di quanto poteva permettersi, si avvicinò un po' di più.

"Chuuya.."

"Mh?"

Per la seconda volta ormai, le loro labbra si toccarono.La mano del ragazzo era poggiata sulla guancia dell'altro.

Erano le une poggiate sulle altre, non c'era nulla di forzato.

Chuuya stava sorridendo, e non sembrava abbastanza cosciente della situazione da spostarsi.



Si alzò di colpo, improvvisamente più agitato di quanto il moro lo avesse visto in quegli ultimi mesi.

"CAZZO."

Se ne andò dal divano e, essendo in pigiama e con solo le ciabatte, corse verso la porta.

"...Chuuya??"

"POI TI SPIEGO TUTTO"

Corse più velocemente che poteva, salì in moto, e dopo qualche minuto era arrivato a destinazione.

Quando Tachihara  gli aprì la porta, lui aveva ancora il fiatone ed era troppo su di giri per l'improvviso ricordo.

Oppure sogno?

No, era troppo reale.
Non aveva dubbi, era successo.

"Hey..Tachi.."

"..Chuuya? Tutto bene? "

Il rosso annuì.

"Ascolta, per caso tu ricordi qualcosa di ciò che era successo ieri?"

"..Si? Mi sei venuto a prendere all'aeroporto, siamo tornati a casa e poi abbiamo bevuto un po'"

"E dopo?"

"...Non ne ho idea"

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