Colin

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Vederla piangere gli spezzò il cuore. Colin non voleva farle qualcosa di male, ma ogni volta finiva per ferirla. Gli si avvicinò chiedendogli con agitazione cosa avesse ma lei non parlava. Poi comprese che conoscendola doveva trattarsi di spavento, e accarrezzandole un braccio cercò di calmarla. Era dolce e a lui piaceva che lo fosse. Colin adorava quel suo lato così buono, e sensibile. Si sarebbe preso a colpi di baionetta se solo ne avesse avuto il coraggio.

"Colin mi avete spaventata", disse Penelope tra un singhiozzo e l'altro, confermando le paure di lui.

"Scusatemi tanto, scusatemi ancora Penelope. Volevo parlarvi e farvi una sorpresa", rispose sincero e preoccupato

Alla parola sorpresa Penelope alzò lo sguardo curiosa, e come se nulla fosse si asciugò le lacrime con il fazzoletto gentilmente offerto da Colin, per poi scendere dalla carrozza.

"Cosa volete dirmi che già non mi avete detto?", sottolineò acida lisciandosi il vestito.
Penelope guardò male persino il giovane carrozziere, e in tutta risposta lui guardò a terra, facendola sentir compiaciuta di aver insinuato nel giovanotto un senso di colpa.

Colin sorrise perché i pensieri di Penelope erano limpidi nella sua mente.

"Vogliamo passeggiare, voglio mostrarvi una cosa", annunciò candidamente lui.

Penelope annui mettendo il piede su una pozzanghera e sporcandosi fin alle caviglie. Cosa che fece ancor di più sorridere Colin. Adorava i suoi modi e il fatto che non badasse alle cose futili, come invece facevano tante altre signorine che aveva conosciuto.

"Sperate che sia una cosa interessante! Perché sono davvero molto arrabbiata con voi Colin"

"Non so se siete a conoscenza di chi vive in queste zone...", disse Colin tenendo sotto braccio una Penelope instabile, che gli camminava al fianco guardando dove mettesse i piedi.

"I contadini e gli allevatori presumo", rispose lei ovvia.

"Esattamente!", rispose arguto Colin, "e sapete come affrontano la vita in queste campagne?"

In quello stesso momento Penelope si fermò guardando accigliata Colin. Negli occhi di lui lei parve incuriosita e stranita più del solito.

"Vivono di stenti, accaparrano le erbacce in un punto...", indicò poco distante una montagna di erbe secche alte più di due persone, "...lì sotto nascondono cose,  ben scavato nella terra c'è un fosso abbastanza grande da nascondere una giusta provista per le famiglia di questa zona. Ogni settimana persone della regina vengono a riscuotere del cibo o della carne. Gli tolgono tutto e loro rimangono senza nulla. Nessuno ne parla, nessuno se ne interessa, ma Lady Whistledown potrebbe f..."

"Che cosa?", urlò Penelope tanto forte da far abbaiare un cane in lontananza. Colin comprese di aver fatto bene a portarla lontano da tutto e tutti. "Cosa dici?", chiese battendo forte le palpebre.

"Penelope so la verità, voi siete Lady Whistledown!", sputò di botto Colin, quasi come se nulla fosse.

Il mondo parve risuchiarla dentro un vortice, il suo corpo divenne rigido e immobile. Intorno a loro una folata di vento scompose i capelli di Penelope, e agli occhi di Colin quello parve quasi un momento catartico. Sarebbe rimasto lì a guardarla per tutto il pomeriggio e anche il giorno dopo, e quello dopo ancora.

"Voi delirate", disse di getto la ragazza iniziando a camminare verso la carrozza.

"Voi non capite.... Non mi importa che voi mi abbiate nascosto la verità. Non importa ne che avete scritto di me in quel giornale, non mi importa Penelope", urlo andando dietro alla giovane. Colin constatò che Penelope sapesse correre pur essendo così minuta e portando dei tacchi ai piedi.

"Penelope", la chiamò ancora, ma nulla.

"Penelope ti prego. Penelope basta. Penelope scusami", urlò. Quelle parole fecero effetto visto che Penelope si arrestò di botto.

"Cosa avete detto?", disse lei girandosi a guardarlo.

Colin la raggiunse. Era terrorizzato di perderla. "Sto sbagliando tutto con te, non so come chiederti scusa. Pensavo che rompendo la nostra amicizia avrei punito me stesso per averti detto quelle brutte cose due anni fa. Ma hai ragione tu Pen, ho sbagliato. Ho sbagliato tutto. Sono solo un uomo senza coraggio, se solo avessi un po di coraggio ti direi cosa penso ma non riesco neanche in quello. Scusami se non riesco in nulla!", disse come se lei fosse ma cosa più importante del mondo.

Una folata di vento si battè su di loro. A Penelope lui parve diverso, e nei secondi che trascorsero la giovane si rese conto di esser senza parole, l'unica cosa che le sembrava giusta da fare le pareva comunque la più sbagliata, baciarlo. Ma decise di farlo comunque.
Così buttandosi con i piedi si sbilanciò verso di lui spingendo con le mani sulle sue spalle, Penelope Featherington quel giorno baciò Colin Bridgerton!

Quello che successe dopo fu complicato da capire. Penelope, forse riacquistando razionalità proprio sulle labbra di Colin, iniziò a correre come una forsenata verso la carrozza, con il vento a contrastarla. Colin cercò di fermarla inseguiendola e fermandola di tanto in tanto. Colin provò a bloccarla per iniziare un discorso. Ma lei parve non esser affatto intenzionata ad ascoltarlo. Così si decise ad afferrarla per l'ennessima volta ma quella volta baciandola lui. Non fu dolce, perché lei non gli e lo aveva permesso. E di certo non fu un bacio che si sarebbe trasformato in qualcosa di gentile. Era iniziato rude e lei con la sua bocca o le sue mani gli fecero comprendere di dover continuare così. Quando si staccò, non perché volesse ma perché sarebbe stato da stolti continuare tutto ciò in mezzo al nulla e sporchi di fango. Penelope sussultò barcolando e lui si premunì nel tenerla salda tra le sue braccia.

"Mi avete parlato normalmente Colin Bridgerton?"

"Si", ripose lui un po' senza fiato.

"Non fatelo più potrebbero insospettirsi e..", disse lei cercando di non guardarlo negli occhi.

"Penelope scusatemi ma non mi importa in questo momento della società, vorrei solo continuare a baciarvi", disse Colin avvicinandosi di nuovo alle labbra di Penelope per dargli un leggerissimo bacio.

Lei l'accolse ma poi si tirò indietro.

"No, non va affatto bene, dovrò sposarmi a breve e non mi sembra affatto corretto tutto ciò. Colin perdonatemi ma non posso accettare. Dovrete riaccompagnarmi nella mia tenuta. Non voglio più parlare di...questo", ammise secca Penelope, lasciando Colin in balia dei mille pensieri. 

Colin non voleva sembrare inopportuno, e nonostante avrebbe voluto chiedergli tantissime cose comprese la confusione della giovane, decidendo di aiutarla a ritornare sulla carrozza. Si convinse che la colpa di quella fine di quel momento fosse l'ovvia confusione di Penelope, ma non era solo quello. Erano state le parole di lei a bloccarlo a sua volta, aveva parlato di matrimonio e lui non aveva intenzione di sposarsi. Se pur l'unica via che gli pareva ovvia per stare con Penelope era proprio il matrimonio.

Se avesse continuato pronunciato parola gli avrebbe ancora fatto del male e comprese di non doverlo fare, perciò acconsentì a riaccompagnarla a casa in silenzio.   

Una Featherington tra i BridgertonWhere stories live. Discover now