CAPITOLO 10 • Attack on Bangtan pt. 1

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CAPITOLO 10
Attack on Bangtan pt. 1

Quella mattina si era svegliato di buon umore.
La notte trascorsa con Jimin lo aveva soddisfatto più di quanto si aspettasse. Era sempre un piacere per Yoongi vedere il biondino lasciarsi plasmare come se fosse argilla tra le sue mani.
Il fatto che Jimin gli concedesse di fare col suo corpo tutto ciò che voleva, lo faceva letteralmente impazzire.

La notifica di un messaggio sul suo cellulare però, lo distolse dai suoi piacevoli ricordi.

Da BangChan:
[È tutto pronto.
Siamo già tutti al rifugio]

Il grande giorno era arrivato.
La nave colombiana stava arrivando.

Il corvino si lavó e si vestí in tempo record, ma prima di uscire di casa per recarsi alla vecchia scuola e raggiungere gli altri, si accorse di avere un'altra notifica sul suo telefono arrivatagli, probabilmente, mentre era in doccia, ma per la fretta scelse di ignorare quel messaggio.
Afferrò il giubbino di pelle, le chiavi, la pistola e uscì di casa dirigendosi verso la sua auto, evitando di soffermarsi su quello strano nervosismo che gli stava facendo contorcere lo stomaco.

                                 [...]

<<Ci siamo. La nave attraccherà al molo intorno alle 23:00, tra quattro ore circa. BangChan, Han, fatevi trovare già lì e assicuratevi che non ci sia nessuno nei dintorni. Hyunjin tu vai con loro, io vi raggiungeró tra poco. Finisco di dare le ultime direttive a ChangBin e Jeongin>>

<<Ehm, Capo.. Jeongin potrebbe prendere il mio posto?>>

<<Che novità è questa, Hyunjin? Avevamo già stabilito i vostri compiti>>

<<Credo che la festa di ieri mi abbia messo KO e non mi sento proprio in forma oggi>>

<<Hai bevuto uno dei miei drink?>> Si intromise Jeongin e il biondo scosse le spalle.

<<Cristo Hyunjin, sono settimane che organizziamo tutto nei minimi dettagli e il tuo compito era quello di guidare il camion dei traslochi una volta caricata la droga, come cazzo pretendi di tirarti indietro proprio ora?>>

Il biondo abbassò il capo sentendosi in colpa per l’evidente disagio creato a tutta la banda.

<<Posso prendere io il suo posto, non è un problema per me>> intervenne il più piccolo del gruppo.

<<Lo sai guidare un autocarro?>> Domandò speranzoso il corvino.

<<Certo, quanto vuoi che sia diverso dal guidare una macchina>>

Yoongi sospirò, massaggiandosi le tempie, arrendendosi a quell'unica soluzione disponibile.

<<Dai Suga, mal che vada prendo io il suo posto>>

<<Tu mi servi dietro a controllare la merce con BangChan, Han!>>

<<Okay. Allora è deciso. Io, Han e Jeongin ci avviamo al porto. Ci vediamo lì più tardi. Sta' tranquillo Suga, andrà tutto bene. Ci siamo preparati a lungo per questo giorno, siamo pronti>>

Yoongi annuì a BangChan che aveva sempre la parola giusta da dire quando ne aveva bisogno.

Dopo aver congedato i tre ragazzi, non gli restava che dare le ultime raccomandazioni al chimico del gruppo, in attesa del loro rientro, ma prima di parlare col moro, si avvicinò a Hyunjin.

<<D'ora in poi non metterai più piede all'Omelas prima di una missione, sono stato chiaro?>>

Il ragazzo annuì senza ribattere sapendo di aver rischiato di far saltare l'operazione perchè non si era comportato responsabilmente la sera prima.

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