when the party's over

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Don't you know I'm no good for you?

Tore my shirt to stop you bleedin',

but nothin' ever stops you leavin'.

Quiet when I'm comin' home

and I'm on my own:

I could lie, say I like it like that.

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Chiudo la valigia, metto il telefono in tasca e prendo la chiave della stanza. Apro la porta e mi ritrovo davanti Carlos, che mi guarda con un'aria impietosita. Che non dica una parola perché potrei insultarlo. Chiudo e cammino in silenzio nel corridoio, seguito da lui. Abbiamo il volo insieme, lo capisco. Non perdonerò Lando per quello che ha detto, non a breve. Il viaggio in macchina è carico di tensione, in aereo va un po' meglio. Guardo uno dei film che avevo nella lista dei desideri su Netflix e passo le restanti quattro ore tra dormire e mangiare qualcosa. È faticoso non avere Max con me, sono diventato maxdipendente. Quando atterriamo prendo la mia valigia e chiamo un taxi per raggiungere in fretta l'hotel senza dover parlare con nessuno. Ci mettono più del solito a fare il check-in, ma non sono nervoso, solo irritato da stamattina. Prendo l'ascensore con le chiavi in mano dopo una mezz'oretta e raggiungo la mia stanza al terzo piano, la 433. Trentatré come Max. Sembra uno scherzo. Lo vedrò ovunque questa settimana, vero? Mi stendo sul letto, inspirando il profumo di pulito delle lenzuola, e resto in quella posizione a riflettere sulla vita per qualche minuto. Cosa facevo nei miei pomeriggi prima che Max venisse a cercarmi? Forse dovrei scrivere ad Andrea per allenarmi un po'. Dopo gli scrivo. Dovrei anche chiamare Arthur per vedere se è arrivato a casa. Per non parlare di Max. Non è ancora arrivato credo, è mezzanotte e mezza. Va bene, devo allenarmi, niente dopo.

Andre

Hey
Io mi sono sistemato
Dimmi tu quando ci sei
[consegnato, 00:38]

Il fatto che gli sia arrivato è un buon segno, non è più sull'aereo. Volevo allenarmi adesso nonostante sia notte perché ho già dormito sull'aereo e non mi fa bene farlo di nuovo, anche se sarebbe tutto quello che vorrei fare in questo momento. 

Andre

Sono appena arrivato
Dammi dieci minuti che mi cambio
[00:41]

Va bene
Sono nella 433
[letto, 00:42]

Mi alzo per prendere dei vestiti sportivi dalla valigia e mi cambio. Dopo circa una decina di minuti, bussa alla porta; prendo il telefono e la chiave e lo raggiungo.

"Che piacere vederti in forma" gli sorrido mentre attraversiamo il corridoio.

"Ah ah, simpatico come sempre" alza gli occhi al cielo. Rido alla sua reazione. Andrea è fantastico: non è solo il mio personal trainer, è soprattutto uno degli amici più intimi che ho, sin dall'infanzia. Figlio di un amico di mio padre, sono cresciuto guardando i suoi studi, prima l'università e poi i master, le specializzazioni, fino a diventare effettivamente quello che è per me. È il mio PT da quando avevo dodici anni e lui trenta, direi che mi conosce alla perfezione. Adoro punzecchiarlo, soprattutto perché al di fuori del suo lavoro è un infallibile tenerone, che non riesce mai a dirmi di no a niente. 

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Nel bel mezzo della nostra bella corsetta intorno al quartiere, il telefono mi vibra in tasca. Rallento senza fermarmi e noto dei messaggi da parte di Max.

Session -𝑀𝑉𝑥𝐶𝐿- (ita vers)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن