L'incontro e la fuga

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- C...cosa? I...io...-
- Andiamo mademoiselle?- Ma come si azzarda sto tizio!?
- V..va bene...- Be', in verità se si conoscono non c'è niente di male... - Seguitemi.-
Dopo un paio di minuti siamo arrivati. Chiamo mio padre, che é alla cassa. Arriva e fissa perplesso i nuovi arrivati.
- Vostra figlia ha fatto il favore di accompagnarci a casa vostra, Black Roger. -
- Ci scommettevo un occhio che eri te, Yuta. Venite, prendiamo un tè.- E chiude il negozio da dentro.
- Papà come vi siete conosciuti?- chiedo un po' imbarazzata.
- Era piccolo quando l'ho portato sulla mia nave. Avevo intuito che sarebbe diventato un fantastico spadaccino.-
- Non mi hai mai detto che eri uno spadaccino...-
- Ormai non sono mica il migliore, e aspettavo che questo signorino venisse a farmi visita per dirtelo. E comunque perché non sei arrivata prima?-
- Be'... In verità sono molto preoccupata per una questione. Sono passata per il mercato e ho incontrato Rei, quello sballato della Marine. E mi ha chiesto di sposarmi, sai. Domani. Sennò mi uccide. -
- Cosa? Domani? - Ora tutti sembrano perplessi. Anche molto.
- Black... Potremmo prenderla sulla nostra nave per un po'. - Sarebbe una bella esperienza, ma non posso lasciare tutto.
- E Bandito? Che fine farà? - chiedo preoccupata per il mio cavallo.
- Non ti preoccupare. Mi occupo io di lui.- Afferma mio padre. - Andare con loro sarà meglio che essere uccisa... Mi dispiace Maki. Ma non ci possiamo fare niente. Scusami...-
- No papà. Giuro che tornerò...- sussurro con le lacrime agli occhi. Sono disperata, ma non c'è niente da fare.
Proprio in quel momento si sentono dei colpi alla porta. Mio padre va' ad aprire e una testa spunta da fuori la porta. É Rei.
- Signor Satō, io e Maki ci sposeremo l'indomani. Ho già preparato tutto. Ecco il tempo e il luogo.- Dice porgendoli una lettera.Poi se ne va' in fretta.
- Ma siamo pazzi?!- Esclama papà.
- Non si preoccupi, Black Roger. Salpiamo alle sette, invece il matrimonio è alle nove. -
- Va bene. Potete congedarvi, ci devo pensare. Se decideremo di sì, domani Maki salperà con voi.
Quando i pirati se ne vanno, sono io a cercare di convincerlo. - Papà... Devo scappare. Non posso rimanere qui. É anche per il tuo bene..- Ma non ne sono troppo sicura.
- Sai, mi mancherai. Puoi andare, non ti preoccupare per me. Ce la farò. Aspetta... domani prendi questa katana, ti servirà.-

Dopo essermi svegliata, mi sono vestita e ho preparato le mie cose. Ci ho messo un po' per salutare il mio Bandito, e mi sono anche messa a piangere. Ho pianto anche quando salutavo mio padre. Gli ho raccomandato di guardare bene Bandito e il negozio. Poi ho cercato a lungo la nave sulla brochure, al porto. Alla fine, quando l'ho trovata, sono salita sul ponte della nave.

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