Capitolo 19

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Si avvicinava la fine del mese della primavera e, di conseguenza, il compleanno di Edoardo. Il ragazzo aveva proposto agli amici di passare qualche giorno al mare affittando una casetta per godersi un po' del venticello che increspava le onde del mare e smuoveva le fronde degli alberi nel campus. Avevano tutti accettato con gioia, soprattutto Alessandro che soffriva di allergia e pativa il polline che cadeva dai fiori e sperava che andando via avrebbe avuto il naso più pulito e gli occhi meno arrossati. Ne era rimasto così entusiasta da iniziare ad organizzare lui con Edoardo, ma alla fine aveva preso il pieno controllo di quei cinque giorni di vacanza. Edoardo aveva lasciato che si divertisse a gestirli, aveva alzato le mani e aveva detto che si fidava. 

Il gruppo aveva preso un caffè e Alessandro aveva esposto la sua idea, aveva dato delle alternative e dei prezzi. Gli amici si trovarono d'accordo con lui, ma Emma continuava a pensare che avrebbe amato vivere quell'esperienza con Mattia. Lui, ovviamente, non sarebbe venuto. Ultimamente stava andando molto meglio, eppure l'amica iniziava ad avere il dubbio che non sarebbe più tornato e che non avrebbe terminato l'anno. 

"Tu che ne pensi?" le domandò Aurora con un sorriso. 

"Mi sembra una buona idea" annuì Emma "per le camere va bene."

Gli amici avevano deciso che le coppie sarebbero state sole: una camera per Simone ed Alessandro, una per Edoardo e Viola e l'ultima per le due ragazze. 

"Ottimo! Allora vi anticipo che prenderò il secondo appartamento. Anche perché ha una bella sorpresa..." disse Alessandro ridacchiando. 

Non appena sentì quelle parole, Viola iniziò a fare pressione sul ragazzo perché la rivelasse, ma lui con un ghigno soddisfatto non si fece manipolare e continuò a scuotere la testa fino a che lei non si arrese lasciando crollare il discorso e tutte le sue speranze nel scoprire cosa stava nascondendo il suo amico. Prima che potesse accerchiare con le sue parole Simone, il ragazzo alzò le spalle e disse che nemmeno lui ne aveva idea, stroncando la mora sul nascere. 

Emma accese una sigaretta ignorando quei battibecchi sciocchi con una risatina, poi sbirciò il suo cellulare nella speranza di ricevere una notifica da Mattia. Per un breve istante si preoccupò che qualcuno se ne accorgesse, ma nessuno sembrava starla osservando ritenendo più divertente la discussione al tavolo. Alla fine i litiganti fecero silenzio e Viola alzò le spalle pronta a scoprire la sorpresa una volta arrivati nella casetta scelta da Alessandro. 


Il tragitto in macchina durò parecchio a causa del traffico che trovarono in prossimità del mare. Il paesaggio affascinava il gruppo di amici, anche se Edoardo sembrava più concentrato nel trattenere i conati di vomito.

Trovarono la casa vacanze in breve tempo ed Alessandro si avvicinò all'ingresso, dopo aver inserito il codice comunicato dal proprietario prese le chiavi chiuse nella cassetta di sicurezza. Emma non si prese troppo tempo per osservare la struttura dall'esterno poiché sembrava una normalissima casa da mare: pareva avesse due piani e un balconcino a quello superiore e un giardino curato che correva lungo tutto il perimetro proseguendo anche dietro l'edificio, dove Emma non poteva scorgerlo.

Quando entrarono dentro la casa li accolse un salotto arredato con mobili di legno chiaro disposti con gusto, un divano lungo e all'apparenza comodo, un piccolo televisore fissato alla parete; da lontano la cucina aperta, piccola ma funzionale. Una porta in fondo a sinistra che chiudeva un bagno di servizio e, come previsto, una scala in legno che conduceva al secondo piano dove sarebbero state le camere da letto.

"Io e Emma ci prendiamo la stanza con il balcone" annunciò Aurora fiondandosi sulle scale trascinando con se la ragazza e i loro bagagli. Il gruppo protestò per qualche momento, ma Alessandro interruppe i battibecchi chiedendo loro di seguirlo in giardino. Sul retro, infatti, c'era la sorpresa che aveva promesso agli amici: un angolo bar completamente rifornito, uno spazio con puff morbidi, tavolini e ombrelloni, una vasca idromassaggio che emergeva dal prato e una piscina lunga e profonda con delle sdraio bianche e blu disposte sul bordo. 

Good Positions IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora