CAPITOLO 8

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SCARLET'S POV

Vidi Toby sbucare dalla piscina e salire in camera sua infuriato.

Ma che diamine gli prendeva?!

Decisi di lasciarlo perdere, rischiando di essere ammazzata da lui (e non scherzo).

Mi stesi sul divano afferrando i fogli che avevo poggiato sul tavolino e osservandoli.
Avete presente quell'uomo che avevo portato all'interrogatorio? Ecco. Finalmente abbiamo le prove per testimoniare la sua colpa.
Sfogliai nuovamente i fogli guardando le informazioni sull'uomo.
Si è sposato con 3 donne e ha divorziato con le prime 2.

E la madonna! Sesso a go go!

Ma tu devi sempre pensare a queste cose?

Anche io devo sfogare i miei isitinti carnali.

Ma se sei solamente una stupidata voce nella mia testa...

Ma che vuoi, pensa a scoparti Toby

Coooooooosa? Ma sei fuori? Non sono una troia che si fa sverginare dal primo che passa!

Devi perdere quella maledetta verginità! E poi, ammettilo, ti piace Toby!

MA VAI A FANCULO, STA ZITTA RAZZA DI STRONZA!

A chi dai della stronza? Ma stai zitta mongoloide!

Mi alzai lentamente dal divano andando in cucina per bere un po d'acqua.

Ritornai in salotto iniziando a scorrere su vari canali, senza trovare nulla di interessante.
Sbuffai annoiata, così decisi di fare una partita a
Fortnite.

Non era la stessa cosa giocare senza Ben che urla appena viene ucciso e mette il broncio se sei in vantaggio. E non è la stessa cosa senza sentire
Jack sclerare contro i giocatori che per lui sono troppo lenti. Non è la stessa cosa senza vedere
Jeff sbraitare e cercare di tirar via il joistick dalle mani di Ben. E soprattutto non è la stessa cosa se non c'è Toby che si lagna dicendo che c'è troppo chiasso e che scherza con gli altri 3, tralasciando ovviamente la sottoscritta.
Spengo la TV annoiata e decido di andare in camera mia a disegnare.

Salii lentamente le scale nel silenzio più assoluto.

Poi un tonfo.

Andai subito nella camera di Toby spalancando la porta.

Le pareti della stanza erano azzurre chiaro. Il pavimento color crema.
Un letto a 2 piazze nell'angolo a sinistra nella parete di sinistra, con a lato un comodino con boujour e qualche carica batterie.
Nell'angolo a destra, sempre della parete di sinistra, c'è una scrivania in legno con una sedia girevole.
Nella parete di destra, nell'angolo a sinistra c'è un armadio in legno scuro e, più a destra, il bagno.
Nella parete di destra, nell'angolo a destra, c'è una libreria.
Mentre, proprio nella parete davanti a me, c'è una finestra molto grande che da sul bosco a lato della casa.

Vidi Toby seduto a terra.

Subito corsi da lui, tremava leggermente e qualche tic gli percorreva il copro.
<Tutto ben->
<Che ci fai qui?> mi interruppe acido fissandomi.
<Ho sentito un tonfo e sono venuta a controllare che tu stessi bene> spiegai dolcemente
<Chi ti ha dato il permesso?> continuò con lo stesso tono
<Avevo paura che ti fossi fatto male...>
mormorai abbassando lo sguardo
<Come ti sen->

Toby mi spinse, facendomi sbattere con la schiena contro la porta del bagno.
Afferrò un coltello estraendolo dalla tasca e me lo puntò alla gola, mentre con un'altra mano mi teneva per il collo.
<Senti ragazzina> ringhiò acido
<Devi starmi la larga, capito? Se vuoi vivere qui fai pure, ma stammi alla larga. Non guardarmi, non parlarmi, non devi neanche pensarmi, se non vuoi ritrovarti con un'accetta impiantata nello stomaco. Puoi anche andartene e ammazzarti, in fondo non interessa a nessuno se una mocciosa sparisce o si suicida. L'importante è che mi stai alla larga, chiaro!?" urlò l'ultima parola spingendo la lama sul collo.

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⏰ Last updated: Mar 21 ⏰

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Non chiamarmi Ticci, solo Toby...||TicciTobyWhere stories live. Discover now