Capitolo 9.

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Il concerto sta andando benissimo,sono super emozionata e tra un po' ci esibiremo io e Mattia,tutti gli altri prima di noi sono stati bravissimi, arrivano Lisa e Gabriele,loro si sono esibiti insieme, abbraccio la mia amica "hai spaccato tutto" dico sorridente e lei mi risponde "adesso tocca te,vai ad emozionare tutta quella gente" annuisco,mi sento richiamare da Mattia e lo seguo, faccio un profondo respiro e lui dice qualcosa "sei pronta?" Annuisco per poi prendere parola "si,tu?" "carichissimo",ci diamo una stretta di mano e andiamo sul palco,non guardo nessuno per non fare giochi con l'emozione,vado a sedermi al pianoforte e guardo Mattia,comincio a suonare le note di Adeles Fideles e lui inizia a cantare.
Tutto ciò che amo fare si sta realizzando,il primo concerto anche se con la scuola ma è sempre un evento importante dove mi stanno guardando un mucchio di gente tra cui i miei genitori,suono con tutta la passione che provo poi è anche una canzone di Natale quindi ci metto ancora più amore, è la mia festa dell' anno preferita.
Una volta finito di suonare, finalmente guardo il pubblico che ci applaude,io e Mattia ringraziamo gentilmente e sento urlare mio padre un forte "bravissima" come non riconoscere la sua voce.
Torniamo dietro le quinte e le mie amiche mi fanno un sacco di complimenti, anche le insegnanti.
Il grande concerto di fine anno continua e gli ultimi ad esibirsi sono Pietro e Jessica,lei si atteggia tutta prima di salire,muove la sua coda alta color platino e sculetta, è odiosa in tutto ciò che fa mentre Pietro si volta verso me,mi guarda ed io giro lo sguardo parlando con le ragazze.
Ha iniziato a suonare,un colpo al petto e un nodo allo stomaco, immagino le sue mani su quei tasti bianchi e neri, chiudo gli occhi spontaneamente e ascolto la melodia,per poi sentire la sua voce così soave e bella,mi sta emozionando ma non appena canta Jessica apro immediatamente gli occhi e torno in me,che cavolo faccio,mi lascio andare solo perché lui sta suonando?
"Tutto bene Laura?" è Gabriele preoccupato che mi chiede come sto "poteva andare meglio" dico per poi scusarmi e correre in bagno,chiudo la porta poggiandoci la schiena, chiudo gli occhi e cominciano a scivolarmi le lacrime dal viso,non posso piangere ancora per lui,ha fatto la sua scelta e non sono io devo mettermi l'anima in pace.
Lavo il viso con acqua fredda e si spalanca la porta,entra lei,mi fissa solamente senza dirmi nulla, strano di solito ha sempre qualcosa da dirmi,si sistema il trucco ed io sto per uscire "ti sono piaciuta?" "Sei sempre uguale Jessica" dico rispondendole "io sono divina,hai capito, meglio di me non esiste nessuno".
Mi punta il dito sbattendolo sul mio petto ripetutamente "Jessica cos' è successo?" "Non sono fatti tuoi,ma ricordati che l'unica ad avere talento in questa scuola sono solo io!" dice alla fine.
Ma lei non è per niente normale, pensa sempre solo a sé stessa, è così squallida.
Esco dal bagno tornando dai miei amici che stanno decidendo di andare a festeggiare il capodanno così staremo insieme questa notte.
Abbiamo spaccato tutto, è stato davvero bellissimo il concerto,al pubblico è piaciuto un sacco.
Usciamo dal teatro e all' entrata della scuola ci trovo mamma e papà,mi abbracciano facendomi un sacco di complimenti,che sono tanto fieri di me per tutto quello che sto facendo.
"Con i miei amici stiamo andando a festeggiare capodanno,non aspettatemi,ci vediamo domani" dico,loro mi sorridono e mamma dice qualcosa "stai attenta tesoro" "attentissima mamma",li saluto nuovamente e raggiungo i ragazzi, saliamo in macchina di Ivan e via verso il locale che abbiamo scelto.
"Pietro non viene?" Sento dire da Gabriele che sta davanti e Ivan gli risponde "sta con Jessica" vorrei poter non sentire, intanto noi ragazze dietro parliamo del più e del meno anche di ciò che abbiamo fatto durante le vacanze, evito di parlare in questo momento dell' incontro con Pietro anche se comunque qualcosa Sara e Lisa sanno,non tutti i particolari.
Dopo mezz'ora più o meno arriviamo, Ivan parcheggia, scendiamo ed entriamo al locale.Ci sono un mucchio di gente,non sono mai stata in posti così, è la prima volta per me, ordiniamo qualcosa da mangiare e da bere,ci divertiamo un sacco,loro vanno tutti in pista a ballare,li guardo da seduta,sono così pazzi ma anche molto carini.
Sara si avvicina a me prendenomi le mani e ballo anche io insieme a loro,ci muoviamo a tempo di musica,non mi divertivo così da anni,forse dai tempi del liceo quando organizzavano quelle feste pazze a casa di compagni,lo facevano a turno,in Australia si usa così,sono matti per le feste.
Mi sto scatenando nella pista da ballo insieme ai miei amici quando davanti ai miei occhi spunta Pietro serio che prende parola "Laura, possiamo parlare?" dice a voce alta dato c'è musica a palla "no" dico solamente.
Poi che cosa ci fa qui se era con Jessica?
Mi volto se ci sia anche lei,sono un po' brilla,ho bevuto un po' del dovuto e non sono abituata.
Mi prende per mano trascinandomi e sento le ragazze arrabbiarsi con lui "lasciami,non ci voglio parlare con te, lasciami Pietro" continuo a dire, Lisa si mette in mezzo per divincolarmi dalle braccia del ragazzo e lui dice ancora qualcosa "devo solo parlare con lei,ti prego Lisa" "sei un emerito cretino,devi lasciarla in pace" "mai" dice.
Ma con quale diritto lui dice queste parole?
Mi porta in un luogo più silenzioso qui la musica non si sente.
Comincio a piangere così dal nulla,forse è anche perché ho bevuto un po' troppo e non reggo tutte queste emozioni.
"Non devi piangere Laura" cerco di asciugarmi le lacrime e poi prendo parola "che cosa vuoi Pietro?" Continuo ad asciugare le altre lacrime dal mio viso bagnato e aspetto la sua risposta.
Mi prende le mani intrecciandole per poi prendere parola "ho lasciato Jessica" Cosa,che ha appena detto? Ho sentito bene? Resto in silenzio, fissando lui di fronte a me.
"Non devi per forza stare con me,non voglio forzare nessuno io" "smettila Laura ti prego"
Vedo tutto sfocato e spontaneamente poggio la testa sul suo petto,non sto molto bene,sento le sue mani sulla mia schiena per poi iniziare a correre verso il bagno.
Mi lavo il viso e sento la sua voce dietro di me "ti accompagno a casa" "a casa?" dico non capendo e poi torno a parlare "no in hotel" poggio la mano sulla fronte e lui mi prende la mano uscendo dal bagno.
È lui ad avvertire i nostri amici che mi accompagna in hotel perché non sto bene,mi abbracciano tutti e usciamo dal locale,barcollo e lui mi tiene stretta a sé,sto così bene, intanto sentiamo i fuochi d'artificio che danno inizio al nuovo anno.
"Buon anno Laura" dice lui,mugolo qualcosa e salgo nella sua aiuto,sale anche lui al posto di guida e dice qualcosa "dimmi il nome dell' hotel,ti viene in mente Laura?" Lo guardo negli occhi,quegli occhi che mi hanno catturato il cuore.
"Dammi il cellulare, sicuramente l'avrai salvato" glielo porgo in silenzio.
Lui ci smanetta un po' e poi me lo porge nuovamente,mette in moto e dopo qualche minuto siamo davanti all' hotel.
Mi aiuta a scendere ed entrare per poi salire le scale prendendomi nelle sue braccia.
"So camminare da sola" dico io "ma se nemmeno ti reggi in piedi, perché hai bevuto?" "Volevo farlo, fammi scendere" lui non mi dà retta e mi accompagna davanti alla porta della mia camera,cerco le chiavi in borsa ma non le trovo, è lui a prenderla infilandoci la sua mano trovando le chiavi e apre la porta, entriamo e mi siedo sul letto,lui mi toglie le scarpe per aiutarmi a distendermi.
"Riprenditi Laura,ci vediamo" mugolo qualcosa e lui mi lascia un bacio sulla guancia.
Gli prendo la mano e dico qualcosa "non andare, resta qui" "devo andare Laura ma ci sentiamo va bene?" Annuisco solamente ed esce dalla camera.
Chiudo gli occhi e in poco tempo mi addormento.
Suona la mia sveglia,mugolo con ancora gli occhi chiusi e cerco di spegnerla,voglio dormire ancora ho un mal di testa allucinante ma squilla il mio cellulare, rispondo senza guardare il display, è mia madre che mi dice com'è andata ieri sera e che è ora di scendere per poi partire per Torino.
Mi alzo dal letto e cerco una bottiglietta d'acqua per bere, poi mi alzo e cerco di riprendermi quindi vado a fare una doccia,mi metto dei vestiti comodi per poi scendere. Noto i miei genitori ad un tavolo, così li raggiungo e facciamo colazione insieme,mi chiedono della notte scorsa in più ci facciamo gli auguri d'inizio anno.
Usciamo dall' hotel per poter partire, saliamo in macchina via verso casa,non torno a Torino da ottobre,troppi mesi e mi manca a dire la verità.
Sento arrivare un sacco di messaggi tra cui le ragazze nel nostro gruppo e in più Pietro che mi scrive,leggo " ciao Laura,come stai questa mattina?" non ricordo molte cose di ieri sera,se ho fatto qualcosa di strano o che ne so, così gli rispondo "bene grazie,come mai ti preoccupi per me?" la sua risposta non tarda ad arrivare "non ricordi ieri sera abbiamo parlato e tu avevi bevuto un po' troppo stavi male e ti ho accompagnata in hotel" mi torna il mal di testa,poggio la mano sulla fronte,non ricordo assolutamente nulla di ieri sera.
Passano solamente pochi giorni,sono nella mia casa a Torino,ho appena finito di leggere un libro e scendo giù,prendo qualcosa da mangiare e poi vado fuori a prendermi una boccata d'aria davanti alla piscina,fa freddino a dire la verità, siamo a gennaio e la primavera è ancora lontana, così rientro in casa e vado al piano,suono qualcosa d'improvvisato chiudo gli occhi ascoltando la melodia.
Sento l'arrivo di qualcuno,credo sia mio padre ma comincia a suonare insieme a me, papà non suona,non lo sa fare,apro gli occhi,lui qui?
Smetto di suonare e prendo parola "che ci fai qua Pietro,chi ti ha detto dove abito io,sei diventato un maniaco adesso?" Ho fatto troppe domande,lui mi risponde "calma Laura,ho trovato l' indirizzo nella posta elettronica del PC della scuola, forse ho sbagliato ma volevo incontrarti prima del ritorno alle lezioni" mi alzo e lui continua a parlare "avevi ragione, insieme siamo pazzeschi" "che stai dicendo, dimmi perché sei qui?" chiedo ricevendo la sua risposta "non ricordi proprio nulla della festa di capodanno?" Scuoto la testa solamente,lui mi prende la mano dolcemente e torna a parlare "ero venuto a cercarti e ti avevo detto che avevo lasciato Jessica, l' ho fatto per te Laura" cosa,lui l' ha lasciata per me? "non mi devi ricambiare per forza Pietro, perché fai queste cose?" "smettila adesso,io voglio stare con te da sempre"
Sta per avvicinare le sue labbra alle mie ma ricordo che siamo in casa mia, così torno in me,esco fuori seguita da lui.
Nota la piscina e la gran villa dove vivo.
"Quindi tu vivi qui? "Mi domanda "si,ti dispiace,lo dirai a tutti a scuola,alle ragazze,ai nostri amici?"
Non mi risponde guardandosi ancora una volta intorno, è silenzio tra noi quando ad un certo punto è lui a prendere parola "no, non possiamo stare insieme, siamo troppo diversi,tu sei questa,hai un mucchio di soldi,io ho sudato per entrare in quella scuola" che cosa sta dicendo?
Corre verso il cancello uscendo dalla villa,lo seguo correndo e dico qualcosa "sei stato tu a venire qui e comunque io non sono quello che tu pensi,ho sudato anche io per entrare in quella scuola,lasci Jessica per me e adesso ti rendi conto che non possiamo stare insieme,ma che problemi hai Pietro,tu cosa provi davvero per me?
Mi fissa intensamente negli occhi e mi risponde "Laura,tu mi piaci tanto da quella sera che ci siamo conosciuti,ma siamo troppo diversi,io non ho una villa" "non è la cosa importante questa e poi al ritorno a scuola Jessica mi odierà ancora di più"
Gli prendo la mano intrecciandola e torno a parlare "vuoi stare ancora con me?" Lui annuisce solamente,mi stringo al suo corpo abbracciandolo forte.
Sento il suo respiro su di me,mi bacia la guancia e dico qualcosa "ci vediamo martedì" lui annuisce,mi stacco dal suo corpo, faccio per andare e lui prima di andare mi ruba un bacio casto sulle labbra e poi sale in auto.
Resto ferma impassibile con la mano sulle mie labbra e che non me l' aspettavo.

Ciao a tutte, ritornata con super capitolone lungo,cosa ne pensate della serata di capodanno?
Dopo alcuni giorni, Pietro si presenta a casa di Laura, dopo una lite i due finalmente si chiariscono e finalmente un piccolo bacio ci fu,a voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

In Nome della Musica Where stories live. Discover now