Capitolo 3

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Sono giù in teatro a fare una lezione con la mia insegnante,apprendo sempre di più,sto suonando una canzone,lei mi ferma dicendomi dove sbaglio,capisco che la prof ci tiene al suo lavoro.
Finisco la mia lezione e lei esce dal teatro mentre io rimango ancora un altro po', voglio studiare ancora per migliorare.
Sono concentrata a suonare quando sento una figura che si avvicina al palco così smetto di suonare voltandomi è Pietro,lo saluto "ehi ciao" dico solamente,lui sorride rispondendomi  "ciao Laura, continua pure"
Così torno a mettere le mani sulla tastiera del pianoforte,mi fermo solo per sistemare le note nel pentagramma.
"Posso?" Chiede lui,io annuisco solamente e lui si siede accanto a me,mi aiuta a sistemare qualcosa in più per poi suonare insieme a me.
Le sue mani sulla tastiera,comincia a cantare proprio la canzone che io sto studiando ma io mi fermo ascoltando lui,la sua bravura mi prende tantissimo.
Nota che io mi sono fermata così dice qualcosa "non suoni?" Cerco di rispondergli balbettando "io, veramente..ehm.." lui ridacchia per poi tornare a parlare "se vuoi possiamo studiare insieme" lo ringrazio,lui è gentile con me.
Passiamo un altro po' di tempo a suonare insieme, studiamo molto,mi piace la sua compagnia.
Una volta usciti dal teatro ci salutiamo e io con il mio libro in mano vado alla ricerca delle mie amiche,le trovo in aula a chiacchierare così le raggiungo,mi siedo e loro mi domandano che fine abbia fatto.
"Sono stata giù in teatro a studiare con.." mi interrompo da sola sedendomi.
Le ragazze mi fissano e Sara dice qualcosa "con chi studiavi?" "No niente con nessuno".
Non mi va di raccontarlo penserebbero subito male.
Così Lisa dice qualcosa "come con nessuno?"
Apro il mio libro e Lisa me lo chiude
" con chi studiavi giù in teatro Laura?"
Riapro il mio libro rispondendole "niente ragazze dai,a voi come va?"
Mi squadrano nuovamente e poi ci mettiamo a chiacchierare di altro,loro mi raccontano di Ivan e Gabriele,non fanno altro che parlare di loro,di quanto sono carini.
Riprendono le lezioni a scuola, l' insegnante ci spiega la storia della musica e chiede ad un mio compagno se ha capito qualcosa e lui sta in silenzio, così alzo la mano io e le rispondo correttamente,sono la solita secchiona che ci posso fare.
Da sempre mi è piaciuto studiare anche al liceo ero la prima della classe,sempre pronta e con voti alti, i professori parlavano sempre bene di me ai miei genitori, persino mi sono diplomata con il massimo dei voti.
Le lezioni sono finite per questa e siamo in giro per la scuola.
Ci facciamo una passeggiata per il corridoio con le ragazze e scherziamo quando viene Mattia a romperci le scatole,di più lo fa con me,non smette di parlarmi di sé ed io rispondo a stento, quando si avvicinano Pietro e i suoi amici,ci salutano Ivan e Gabriele  fermandosi a chiacchierare con le mie amiche e me, noto che Pietro prosegue il lungo corridoio e Jessica lo abbraccia e lui ricambia, stanno insieme per caso?
Li guardo,lei prende la sua mano e sorride soddisfatta,che antipatica,peggio del fratello.
I ragazzi mi richiamano un sacco di volte.
Così torno nel mondo reale "cosa c'è Laura?" Mi chiede Gabriele.
"No niente" rispondo solamente.
Mi allontano per andare in bagno,mi lavo il viso, perché non me l'ha detto che stava con lei, doveva dirmelo forse?
Mi è sembrato diverso da questa mattina, siamo stati bene a suonare,mi ha aiutato molto e adesso mi ha salutata a stento.
Esco dal bagno e mi imbatto contro Jessica.
"Ehi tutto bene? " Mi chiede, con il suo sorriso falso.
"Si,ciao Jessica"
Lei mi ferma per il braccio e torna a parlare "non te l' ha detto Pietro che stiamo insieme da ieri?" "Non sono fatti miei" faccio per andarmene lasciandola lì.
Me ne torno in aula e continuo a studiare,non faccio altro, è ciò che mi viene meglio quando sto giù.
Finalmente usciamo da scuola,saluto le ragazze dicendo che ci vediamo anche domani, nonostante sia il weekend,mi piace stare con loro, mi trovo davvero bene anche se non parlo molto di me.
Entro in casa finalmente dopo una giornata piena e vado direttamente in camera mia buttandomi a peso morto sul letto.
Mi sveglio perché squilla il mio cellulare,lo prendo e dal display noto che è mia madre così rispondo, parliamo del più e del meno e lei mi dice che oggi mi verranno a trovare e che questa sera ceniamo tutti e tre insieme,sono tanto felice.
Mi alzo dal letto e vado in cucina,mi preparo la colazione e mentre sono a tavola entra Martina,mi saluta solo con un ciao, prende qualcosa dalla dispensa e va via, faccio spallucce, chissà cosa le sarà successo ma non mi importa molto di lei.
Finisco tutto e lavo quello che ho sporcato e poi torno in camera,esco dall' armadio qualcosa di comodo e poi vado in bagno a farmi una doccia veloce.
Una volta vestita e profumata chiamo Lisa dicendole se ci possiamo vedere insieme a Sara, lei ovviamente accetta e avvertiamo anche la nostra amica.
Scendo giù le scale pimpante,non voglio pensare a Pietro e Jessica e poi perché ci devo pensare,lui può fare quello che vuole,siamo solamente degli amici di scuola e tutto qui.
Prendo il bus e scendo alla villetta dove ci siamo date appuntamento con le ragazze.
Ancora non sono arrivate mi tocca aspettarle, così guardo un po' gli alberi, Ottobre sta finendo e siamo in pieno autunno,le foglie gialle sull'erba, è una bella atmosfera che decido di immortalare in una foto.
Mi sento richiamare dalle mie amiche così mi raggiungono e le saluto calorosamente, ci facciamo un giro per negozi,ci divertiamo parecchio.
"Stasera usciamo ragazze?" Domanda Sara e rispondo "io non posso, vengono i miei a trovarmi" mi sorridono entrambe dicendo insieme "che bello" io sorrido per poi dire che se vogliono uscire possono farlo lo stesso, magari potrebbero invitare Gabriele e Ivan così si danno una mossa,si vede che si piacciono e ancora non fanno assolutamente nulla,sono dalla loro parte.
"Se Ivan ti chiede di essere la sua ragazza?" Sara sorride diventando rossa, guardo anche Lisa e lei dice qualcosa " adesso mi dirai la stessa cosa vero?" Annuisco mugolando per poi ridacchiare.
"E tu, davvero non ti piace nessuno?"
Resto in silenzio per un po' di minuti e poi rispondo solamente con un "no".
Passiamo la mattinata insieme e poi ci salutiamo ed io torno a casa,mi cucino qualcosa di veloce intanto che non ci sono nemmeno le mie coinquiline,non so niente di loro praticamente se lavorano, studiano,solo quando sono a casa mi fanno i dispetti.
Adesso mi sto sistemando per la cena con i miei, indosso un vestito blu corto fino alle ginocchia e come sempre lascio i miei capelli sciolti lungo le spalle e mi trucco leggermente, metto il cappotto e scendo giù, loro verranno direttamente qui a prendermi.
Esco dal portone e dopo qualche minuto eccoli,mio padre parcheggia per poi scendere e salutarmi,mi stritolano entrambi come se non ci vedessimo da anni.
"Come sei bella tesoro"dice mia madre,le sorrido solamente per poi salire in macchina.
Li guido io in un locale del centro e in auto parliamo tantissimo,loro hanno molto da raccontarmi.
Una volta arrivati, scendiamo ed entriamo nel locale per poi andarci a sedere ad un tavolo,loro mi chiedono come va qui a Milano.
"Va tutto bene,mi piace e la scuola è proprio stupenda" mi sorridono entrambi e mio padre dice qualcosa "sono tanto orgoglioso di te Laura".
Mi rende davvero felice sapere che li rendo fieri di loro.
"Ci potevi presentare le tue amiche" chiede mia madre,così le rispondo
" un'altra volta mamma, avevano degli impegni questa sera".
Parliamo sempre del più e del meno, ordiniamo la nostra cena e la serata va tranquillamente benissimo.
Ad un certo punto della serata, vedo Jessica e Pietro al bancone del bar del locale, mano nella mano,li guardo è più forte di me non farlo, perché sono venuti qui con tanti posti che ci sono a Milano?
Lei mi vede,mi fissa e stringe la mano al mio amico,per poi buttarsi sul suo petto e baciarlo,sembra lo faccia apposta.
"Tutto bene Laura?" Domanda mio padre, annuisco solamente e mia madre si volta verso la direzione dove guardo io e dice qualcosa "li conosci quei due ragazzi?" Perfetto,che cosa le dico adesso?
Si mamma, vengono a scuola con me,lei è una rompi scatole e lui un amico con cui studio e che sono tanto confusa,non capisco se mi piace o meno.
"No mamma" dico solamente.
Mi alzo scusandomi con i miei genitori dicendo che vado in bagno.
Mi lavo le mani e dalla porta entra lei.
"Jessica cosa c'è?" domando e lei mi risponde "come sono carini mammina e papino" vorrei metterle le mani su quei capelli biondi platino che ha ma cerco di restare calma.
"Non ti permettere di andare da loro,lasciali in pace" lei fa una smorfia e poi prende parola "sai che mi frega di loro,bello il locale vero?" Mugolo solamente per poi dire qualcosa " ti aspetta Pietro, sarà preoccupato visto che non torni da lui " lei ridacchia,mi fa venire il nervoso solo a guardarla.
"Sa aspettare il mio ragazzo " marca mio come per dirmi qualcosa.
Faccio per uscire e lei torna a parlare "lo so che ti piace,ma lui è off- limits".
Oddio che antipatica "no, non mi piace,lasciami in pace".
Me ne vado tornando a sedermi accanto ai miei.
Rimaniamo un altro po', giusto il tempo di vedere la scena di Jessica e Pietro che continuano a baciarsi,lui nemmeno mi avrà vista e lei ovviamente non gli dice nulla.
Usciamo dal locale e ci facciamo una passeggiata al centro per poi salire in macchina,mi chiedono di andare a dormire nell' hotel dove alloggiano ed io accetto ovviamente,mi piace passare del tempo con i miei,non li vedevo da quasi un mese.
Così vado a prendere il mio pigiama a casa e vado in hotel con loro, sicuramente avrò un camera tutta mia super grande e con un letto matrimoniale dove prendermi tutto il suo spazio.

Ciao a tutte, eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo.
Cosa ne pensate di Jessica?
Vi piace l' amicizia che c'è tra Laura e Pietro?
A voi i commenti.

In Nome della Musica Where stories live. Discover now