Capitolo 6.

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Siamo giù al teatro per le prove del concerto che faremo a capodanno,ci stiamo lavorando da un po' dato che tra non molto ci saranno le vacanze natalizie,mi piace quest' atmosfera,ci saranno molti brani Natalizi tra quelli che suoniamo e cantiamo,non vedo l'ora arrivi quel giorno e naturalmente ci saranno tutte le nostre famiglie e chi vuole venire a vederci la notte di San Silvestro,mi sto preparando molto per quella sera,io personalmente suonerò Adeles Fideles e accompagnerò Mattia che la canterà.
Per la prima volta lui non canterà con la sorella,ha deciso lui di fare da solo,ma è giusto così,deve farsi notare per quello che è lui, non per ciò che sono insieme dato che comunque quando cantano insieme lo fa di più Jessica prendendosi tutta la scena.
Finiamo la prima parte delle prove per una pausa, usciamo tutti insieme dal teatro per andare a mangiarci qualcosa.
Io e le ragazze scherziamo come al solito, siamo più unite che mai,la nostra amicizia si è rafforzata molto e sto provando ad aprirmi di più con loro,ho parlato anche con Sara dei miei sentimenti e lei mi ha subito compresa.
Al tavolo non poco distante dal nostro ci sono Jessica e Pietro che non fanno altro che baciarsi, praticamente è lei che si appiccica a lui senza scrollarsi un attimo,non lo fa nemmeno respirare, stanno sempre insieme a scuola e non ho più avuto modo di chiarire con lui dato che nemmeno ci parliamo più e questo mi dispiace molto.
Finita la nostra pausa, torniamo in teatro e ci andiamo a sedere alle poltrone e ognuno di noi prova la propria esibizione.
Toccano a Pietro che suona il pianoforte insieme a Jessica cantano Feliz Navidad,lei si muove in continuazione con i suoi capelli e farsi notare sempre di più dal pubblico.
"Mi fa venire il nervoso giuro" impreco ad alta voce, nemmeno ci faccio caso e mi risponde Lisa "tranquilla tesoro,pensa alla tua esibizione,tu brillerai su quel palco "con Mattia.." " che ci vuoi fare.." continua a rispondermi,scrollo le spalle solamente,mi sarebbe piaciuto esibirmi con Pietro,fare notare a tutti che insieme suoniamo divinamente e che la sua voce è magnifica da sola.
Continuano le prove,fino a quando tocca a me e Mattia, saliamo sul palco e io inizio a suonare e poi lui inizia a cantare,do tutta me stessa in quello che sto facendo, dobbiamo farlo insieme a dire il vero,ma non è andata così male come mi aspettavo.
"Potevi fare di meglio" dice Mattia non appena torniamo a sederci.
"Si lo so, scusami,la prossima volta andrà meglio,tu sei stato molto bravo".
Sorride e torniamo ai nostri posti, proseguono anche i nostri amici per tutta la giornata, oggi non ci saranno lezioni teoriche.
Usciamo da scuola e ci salutiamo dicendoci che ci vediamo il giorno dopo, sarà l' ultimo giorno e poi vacanze.
Entro in casa e trovo le mie coinquiline che fanno l'albero di Natale.
"Ciao ragazze,vi posso aiutare?"
Scrollono le spalle entrambe e Martina mi risponde "come vuoi".
Così vado in camera,poso tutto, vado a lavarmi le mani e sono da loro,prendo alcune palline e per tutto il tempo loro cercano di parlarmi, vogliono sapere quello che io faccio a scuola.
"La solita secchiona" dice Angelica.
Perché comunque devono sempre insultarmi,io non le ho fatto niente a male,sono loro che da quando sono qui mi hanno presa di mira senza nemmeno conoscermi davvero.
L' albero è venuto bello,mi piace,gli faccio una bella foto e la posto su Instagram.
"Resti qui a Natale?" Chiedono entrambe "no, venerdì mattina parto, raggiungo la mia famiglia" e Martina dice solamente un "ah" come risposta.
Sono tristi perché vado via per alcune settimane?
Non ci credo molto alle loro parole e ai loro gesti.
La serata la passo in camera al telefono,ho fatto una videochiamata con i miei che sono già in Calabria e venerdì li raggiungerò,non vedo l'ora rivederli, mi mancano troppo come tutta la mia famiglia e poi ho anche messaggiato con le ragazze.
Mi sveglio saltando giù dal letto prendo i miei vestiti,solo una gonna e un maglioncino e dell' intimo andando in bagno, faccio tutto veloce per poi uscire,prendo la mia borsa ed esco da casa, cammino a passo veloce verso scuola,non voglio fare tardi come al mio solito.
Entro e cammino lungo il corridoio cercando le mie amiche e le trovo con i loro ragazzi così mi avvicino, saluto Lisa e Sarah con un bacio sulla guancia per poi spostare lo sguardo su Gabriele e Ivan salutando anche loro.
"Hai visto Pietro?" Mi chiede Gabriele.
Perché me lo sta chiedendo?
Così rispondo "no, sarà sicuramente con Jessica..."
Faccio per entrare in aula e Lisa mi ferma per il braccio "aspè dai,rimani un po' con noi,chi se ne frega di quel cretino"
Faccio un profondo respiro accontentando la mia amica, parliamo del più e del meno e poi andiamo in aula ma l'insegnante ci informa che siccome oggi è l'ultimo giorno di scuola torniamo nuovamente giù in teatro a provare.
La giornata prosegue bene comunque,oggi le prove sono andate meglio di ieri.
Usciamo tutti insieme dal teatro, facciamo una piccola festa insieme per la pausa pranzo,ci divertiamo tantissimo, i ragazzi sono troppo simpatici,Ivan è uno che scherza sempre mentre Gabriele un po' più serio ma divertente anche lui quando vuole poi ci raggiunge Mattia che si siede accanto a noi unendosi alla nostra festa di Natale anticipata.
"La sera di capodanno dobbiamo spaccare tutto!" Dice Sara,ma noi siamo i migliori,una squadra fortissima.
Una volta finita la nostra festa, torniamo in teatro continuando a provare,gli insegnanti ci stanno mettendo proprio alle carcagne per essere perfetti anche se comunque la perfezione non esiste.
Anche per oggi finiamo e così ci dobbiamo salutare per rivederci a fine anno.
Io e le ragazze ci abbracciamo "durante le vacanze ci sentiamo" dico io e Sara mi risponde "certo, ogni giorno"
Sorrido felice di questo momento e ci diamo un ultimo abbraccio,mi mancheranno comunque.
"Anche voi ragazzi fatevi sentire" dico ai miei amici "ovvio scema" mi dice Gabriele.
Mi abbracciano anche loro,molto carini e poi usciamo da scuola,mi sento toccare la spalla è Mattia che dice qualcosa "allora ciao Laura,ci vediamo per il concerto" "si certo,ciao Mattia" dico io con un leggero sorriso,gli lascio una piccola pacca sulla spalla e faccio per andare a casa.
Cammino quando mi sento oltrepassare la strada da Jessica,ma che vuole questa adesso,a lei non ho nulla da dire.
"Lauretta a me non mi saluti?" Dice atteggiandosi con la sua coda alta.
"Ci si vede a capodanno"
Cammino a passo più veloce anche perché devo andare a farmi la valigia per domani mattina e voglio fare con calma per metterci tutto senza dimenticare nulla.
Sento ancora Jessica richiamarmi ma di lei non mi frega niente, chissà come mai aveva l' interesse di salutarmi.
Arrivo a casa,mi riposo un po' giusto il tempo di farmi una doccia calda e mangiare qualcosa per poi mettermi all' opera con la valigia,la mia Calabria mi aspetta,non ci torno da un po' di tempo, lì ho tutti i miei parenti,i nonni,zii e cugini a cui voglio molto bene e alcune amiche di scuola con cui ho continuato a sentirmi durante questi anni.
È la sveglia a farmi aprire gli occhi, stamattina molto presto per fare tutto con calma,vado a fare la doccia per poi indossare un paio di pantaloni da tuta per stare comoda in treno e una felpa,non mi trucco nemmeno e poi ho già messo tutto in valigia.
Torno in camera e sistemo il letto per poi fare colazione,non la faccio mai a casa ma oggi ne approfitto.
Si svegliano le mie coinquiline aprendo il frigorifero e ancora mezze addormentate mi danno il loro buongiorno ed io rispondo,a volte non sembrano nemmeno loro dal comportamento,mi sembrano più tranquille questa mattina.
Mi alzo e controllo l'orologio,sono le 8:15 quindi devo andare,prendo tutte le mie cose tra borsa e trolley e risaluto le due ragazze dicendo che ci vediamo a gennaio,non credo che per capodanno tornerò a dormire qui dato ci saranno anche i miei.
Esco da casa e scendo tutte le scale,mi è un po' scomodo con la valigia pesante non c'è nemmeno un ascensore qui.
Una volta al piano terra apro il portone ed esco per andare a prendere il bus che mi porti alla stazione.
Faccio tutto di corsa per non perdere il treno che passa tra mezz'ora così entro e noto che ancora non è arrivato ma manca poco, faccio un profondo respiro e scrivo alle ragazze che sto per partire mandando un' emoji con un bacio.
Una volta arrivato il mio treno salgo dopo una marea di persone e percorro il lungo corridoio per andarmi a sedere ad un posto, vengo richiamata da una voce che conosco molto bene,mi volto e trovo Pietro che sistema la sua valigia per poi sedersi.
"Che ci fai tu qui?" Chiedo,lui sorride rispondendomi " quello che fai tu, torno a casa per Natale,vieni passiamo il viaggio insieme" dice alla fine.
Come,mi chiede di passare tutto il viaggio con lui,una giornata intera praticamente.
"No vado a sedermi avanti" rispondo solamente.
Si alza nuovamente prendendo la mia valigia e dare spazio agli altri che devono passare,la posa accanto alla sua mentre io lo insulto.
"Sei un cretino, deficiente,non voglio stare con te in treno"
Mi guarda negli occhi prendendomi la mano, è un mucchio di emozioni,i suoi occhi fissi su di me.
"Smettila Laura e siediti"
Così mi tocca sedermi di fronte a lui.
Non parlo più, guardo solo fuori dal finestrino e tra non molto partiremo.
" Come stai?" Mi chiede, così all' improvviso.
Volto lo sguardo su di lui e prendo parola " adesso ti viene la parola,sono settimane che mi eviti,che nemmeno mi parli,che non vieni più a studiare con me,solo perché qui non c'è Jessica?" Chiedo alla fine,lo so non è bello nominare persone durante la loro assenza,ma dovevo farlo.
Dopo un po' lui mi risponde.
" Scusami Laura se mi sono allontanato da te,sono state le circostanze a farmi portare a ciò"
"Volevo solo chiarire con te,ma tu hai preferito startene solo la fidanzata trascurando tutti anche i tuoi amici"
Gli sto dicendo tutta la verità, quello che ho visto, quello che volevo dirgli un sacco di volte e non ho avuto modo di farlo.
Mi riprende la mano nuovamente guardandomi ancora una volta negli occhi, è come una scossa per me,lo guardo e non posso fare a meno dei suoi occhi,del suo sorriso, è così bello e nonostante tutto lui mi piace e anche molto,non so se si notano da fuori tutte le mie emozioni.
Mi parla per tutto il resto della mattina,io lo ascolto e a volte rispondo.
Lui sta tornando a Catanzaro dalla sua famiglia,si perché anche lui come me è calabrese,lo sapevo già comunque dalle nostre chiacchierate passate quando suonavamo insieme.
Mi era mancato parlare con lui in tutto questo tempo.
È ora di pranzo e così ho portato qualcosa e comincio a mangiare,lui mi fissa e sorride, perché lo fa?
"Non guardarmi mentre mangio" dico.
Lui ridacchia e mi risponde "sisi scusa,ti faccio compagnia se vuoi.." dice prendendosi anche lui qualcosa dallo zaino.
Il viaggio è molto lungo e così per un po' di tempo mi addormento.
Dopo tantissime ore, finalmente arrivo alla stazione di Crotone, è lui a prendermi la valigia,lo ringrazio salutandolo "ci vediamo a capodanno"
Lui annuisce lasciandomi un bacio sulla guancia, così inaspettato "ciao Laura, è stato bello tornare a parlare con te,non roviniamo più la nostra amicizia" dice infine.
"Ciao Pietro" dico solamente per poi scendere e andare fuori dalla stazione dove trovo già papà che vedendomi mi viene incontro stritolandomi.

Ciao a tutte, tornata con nuovo capitolo un po' troppo lungo questa volta.
Ultimi giorni di scuola per la nostra Laura e i suoi amici,ci sarà un concerto la notte di Capodanno e quando lei sale sul treno per tornare dalla sua famiglia incontra Pietro,cosa ne pensate di ciò?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

In Nome della Musica Where stories live. Discover now