Capitolo 1

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Mi trovo sul treno per la millesima volta,la mia vita è sempre stata in viaggio tra treni e aerei non so quanti ne abbia presi,i miei genitori per motivi di lavoro hanno sempre girato molto ed io con loro,ho cambiato tantissime scuole e amici,per anni ho vissuto in Australia e lì a scuola si studia musica in modo diverso dall' Italia,ed è proprio lì che è nata la mia passione per la musica,i professori mi avevano fatto comprare una chitarra,ero molto brava ad imparare, ascoltavo e guardavo quelle note che venivano da quello strumento ma poi,una volta diplomata ho continuato a studiare da un professionista e dalla chitarra della scuola,sono passata al pianoforte,i miei mi hanno persino comprato una pianola in casa in modo da poter studiare.
Il maestro mi faceva molti complimenti,stavo andando bene e miglioravo sempre di più quando però ho dovuto interrompere perché mio padre era stato spostato di lavoro, dovevamo trasferirci di nuovo e questa volta tornare nuovamente in Italia e per sempre,lui è un manager di costruzioni, dirige cantieri e per anni ha costruito un campo da calcio a Syndey mentre mia madre è una fotografa di un giornale australiano ma dopo che mio padre ha avuto lo spostamento in Italia anche lei ha cercato varie aziende italiane e così da almeno un anno viviamo a Torino per non spostarci mai più anche se comunque noi siamo del sud Italia,io sono nata a Crotone e se mi chiedessero di dove sei,non saprei nemmeno rispondere a una domanda così facile per gli altri.
Dopo un anno di riposo dalla musica,ho deciso di riprendere,questa estate girando su Google ho trovato una scuola di musica a Milano,ed è proprio lì che sto andando in questo momento lasciando finalmente i miei genitori, voglio seguire la mia passione, è quello che io voglio fare nella vita,la musica è tutto per me,mi ha salvata da brutte situazioni in passato, quando mi prendevano in giro, ero quella diversa,quella che parlava anche un' altra lingua,mi sono rifugiata lì in quelle corde di quella chitarra per poi ritrovarmi in un altro strumento, quello che sentivo più mio.
Scendo alla stazione di Milano Centrale,cerco un taxi che mi porti direttamente a casa e posare tutti i bagagli e riposarmi.
Così dopo più di due ore, finalmente butto la testa in un letto,ho delle conquiline che ho salutato a stento ma più tardi magari potrò farci anche amicizia.
Ho dormito un po',ho sistemato i miei vestiti nell' armadio e sto uscendo per farmi una doccia veloce, devo imparare a condividere il bagno con qualcuno adesso,ho sempre avuto un bagno tutto mio e sarà difficile per me questo,ho sempre avuto i miei spazi,ma tutto questo credo sia finito.
Una volta uscita dal bagno bella pulita e profumata percorro il corridoio ed entro in salone dove trovo le due ragazze che chiacchierano, sorrido scusandomi per prima e poi presentarmi "piacere sono Laura" mi fissano da capo a piedi per poi presentarsi ,la mora si chiama Angelica e la rossa Martina, all' apparenza sembrano delle pazze piene di tatuaggi e piercing poi chissà,magari sono delle brave ragazze.
Mi fanno sedere accanto a loro e chiacchierare un po',mi chiedono cosa mi porta qui a Milano così spiego tutto,attaccano a ridermi in faccia non appena dico che suono il pianoforte e che è questo quello che voglio fare da grande, essere una brava musicista e poi chissà comporre canzoni per dei cantanti importanti, sognare si può.
"Perché ridete?" Chiedo e la rossa continua a ridacchiare mentre mi risponde "sei strana ragazza,tu pensi alla musica e noi pensiamo a divertirci".
A me non fa ridere per niente invece,mi alzo e sento la mano dell' altra ragazza sul mio braccio "dai torna a sederti con noi, stasera andiamo ad una festa,ci vieni?"
Cosa,ma quale festa,io non ci andrò mai, così rispondo "no,non vengo, domani devo alzarmi presto per andare a scuola"
"Che secchiona che sei" mi dicono entrambe, così le saluto e torno in camera sperando che quando dovrò cenare loro non ci siano.
La serata alla fine è andata bene,ho cenato da sola sul divano, ordinandomi una pizza,poi domani al ritorno di scuola vado a farmi un po' di spesa per me.
Suona la sveglia, così apro gli occhi,sono emozionata, oggi per me è il primo giorno e voglio fare bella figura, apro l'armadio e opto per un vestito corto fin sopra le ginocchia,me l'ha regalato mamma per il mio ultimo compleanno, indosso anche una giacca, siamo all' inizio di ottobre e comincia il freddo, lascio i miei capelli mossi lunghi alle spalle e prendo la mia borsa ed esco dalla mia camera,non faccio nemmeno colazione,la farò più tardi.
È troppa l'emozione,ho il cuore in gola e il cuore che mi esce dal petto.
Scendo le scale dell' appartamento e una volta giù apro il portone per poter uscire,la scuola di musica è proprio qui vicino ecco perché ho trovato questa casa,era la più vicina.
Metto il cellulare in borsa e alzo lo sguardo ed eccomi qui, è un edificio grande e al centro c'è scritto Scuola di Musica Milano, sorrido d'istinto per poi entrare,mi informo subito e mi accompagnano, percorro un lungo corridoio per poi fermarmi davanti una porta a sinistra,la ringrazio gentilmente e apro la porta per poi entrare,mi guardo intorno,ci sono dei ragazzi seduti e l'insegnante che mi sorride,il cuore non regge più.
"Sei la nuova allieva, giusto?" Mi domanda,io annuisco solamente per poi presentarmi "Laura Talarico".
L' insegnante mi fa accomodare accanto ad una ragazza, così vado a sedermi, sorrido alla mia compagna e lei mi porge la mano che io stringo "io sono Lisa" mi fa un sorriso dolce e poi seguiamo la lezione, storia della musica.
Le lezioni si alternano, adesso siamo in pausa e poi andremo in studio a suonare ed io non vedo l'ora,mi sono portata dei miei spariti che avevo con me dalle lezioni con il mio maestro di Sidney.
Chiacchiero con Lisa,mi piace, è molto carina e abbiamo la stessa età e poi conosco anche Sara, credo con loro mi divertirò molto.
Adesso stiamo andando giù al teatro dove ognuno di noi si esibirà, hanno suonato e cantato un po' di ragazzi prima di noi,Lisa suona la chitarra e canta,ha una bellissima voce mentre Sara suona il violoncello,molto brava anche lei, adesso tocca a me,mi dirigo verso il palco e mi siedo davanti quel pianoforte che mi è tanto mancato, sistemo i miei spartiti e poi comincio a suonare, guardo solo quei tasti bianchi e neri e le note musicali davanti ai occhi.
Una volta che finisco, tutti battono le mani, l'insegnante mi fa i complimenti e poi scendo giù, ovviamente dovrò riprendere la mano,sono stata ferma un anno, troppo tempo per me.
Come primo giorno è andata molto bene,ho conosciuto persone belle fin'ora poi chissà,la vita è imprevedibile,ma oggi sono molto entusiasta per come è andata.

Ciao a tutte, eccomi ritornata con un nuovo libro,nuove avventure,nuovi personaggi.
Cosa ne pensate della nostra Laura?
Si troverà bene nella scuola di musica?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

In Nome della Musica Where stories live. Discover now