𝕿𝖍𝖊 𝖒𝖚𝖘𝖐𝖊𝖙𝖊𝖊𝖗𝖘 𝖘𝖊𝖗𝖎𝖊𝖘
I fratelli Lacroix sono famosi nel Bushwick, uno dei quartieri più malfamati di Brooklyn, e nessuno osa avvicinarsi a loro o ai locali che possiedono per nascondere tutti i loro traffici.
Morgan è abituata...
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┌───────────── •✝︎• ────────────┐ «L'affascinante ambiguità del peccato. Nello stesso tempo disobbedienza e obbedienza a se stessi» Fabrizio Caramagna └───────────── •✝︎• ────────────┘
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«Non lo indosserò!» sbottai con tutta la forza che avessi, prendendo il grembiule bianco e lanciandolo con vigore verso Athos.
Lo colpii in faccia e lo vedi così sorpreso dal mio gesto che neanche fece nulla per pararsi il viso o nascondere l'espressione allibita che gli strappai. Forse nessuno aveva mai osato così tanto con lui e chi l'aveva fatto di certo non era lì per raccontarlo.
Non mi importava. Non avrei mai indossato quel completo osceno da cameriera. Un vestito nero e con la gonna vaporosa e un grembiule bianco contornato da merletti. Era scollato, era corto e mi sembrava una totale mancanza di rispetto.
Incrociai le braccia al petto e lo guardai malissimo.
Eravamo all'En Garde, era sera e da lì a qualche ora sarebbe venuto Duke Buckingham per una cena. A loro piacevano fare delle cazzo di cene. Perché poi? Era ovvio che non ne avessero la minima voglia.
E chi era quella che doveva rimetterci? Io, la cretina di turno.
Perché sì, effettivamente ero di turno quella sera. Avevano chiuso il locale proprio per questo Duke, che io odiavo in tutti i modi possibili. Mi stava per far spogliare per tutto il dannato bar una sera e be', non era stato per niente carino.
Per fortuna era intervenuto Aramis, l'aveva fatto nel peggiore dei modi, ma c'era stato per me.
Agguantai l'altro pezzo di stoffa che aveva in mano e glielo sventolai in faccia, mentre il vestito che gli avevo lanciato finiva per terra definitivamente.
«Una cuffietta?! Siamo nel 1600 e non lo sapevo?!» Lo guardai malissimo e lui mi restituì l'occhiata.
«Non capisco cosa ti faccia pensare che tu possa parlarmi così», rispose però calmo. Il problema di quella pacatezza era che non lo era affatto. La tensione nella sua voce mi fece rabbrividire. «Tu non contraddici gli ordini. Li esegui e basta».
