Capitolo 16- la vita va vissuta

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Indovinate chi non ha revisionato il capitolo, si proprio io quindi scusate i vari errori.

Vi lascio alla lettura💋

Victoria pov's

Io ho sempre voluto vivere una vita piena di emozioni dove non mi sarei mai annoiata e senza un momento in cui stare ferma e devo dire di averla ma non nel modo in cui vorrei.

Tutto mi sta, e ci sta sfuggendo di mano e mi sento così impotente che vorrei solo scappare lontano con i miei amici e non tornare mai  più.

Dopo la corsa Trevor e io siamo andati a casa sua, quella che condividono tutti e quattro e abbiamo parlato per tutta la sera.

Ha visto e percepito la mia tensione e si é impegnato in tutti i modi a rassicurarmi, e da una parte ci é riuscito mi sentivo al sicuro e senza nessun problema come se fossi una normale adolescente ma poi quando si é allontanato 5 secondi per andare a prendere una cosa lì tutte le insicurezze e paure sono tornate a galla.

Al minimo rumore sono saltata in aria e mi rendo conto che non si può vivere così ma é più forte di me, ho paura.

Non voglio gravare sugli altri e non voglio fargli vedere quanto in realtà questa situazione mi spaventi ma quando si accenna a tutto ciò che riguarda i messaggi, l'uomo del mistero e le minacce non fanno altro che venirmi i brividi.

Lotto contro tutto ciò perché voglio essere d'aiuto per Trevor, Alexis, Chloe e gli altri e non voglio essere minimamente un peso.

Non voglio che non mi dicano più niente solo per paura di una mia reazione perché io voglio esserci per loro e ci sarò costi quel che costi.

Affronterò le mie paure e lo farò sia per me stessa che per le persone che mi vogliono bene.

Adesso sono a casa buttata sul letto a fissare il soffitto persa nei miei pensieri.

É sabato e come é normale che sia non c'è scuola, da un lato dovrei dire che é una fortuna ma dall'altro non so quanto lo sia veramente, a scuola tengo la mente occupata e questo mia aiuta a non rimuginarci troppo sù cosa che sto facendo adesso.

Vorrei uscire e fare qualcosa ma non ho la voglia di alzarmi da questo letto.

Proprio in quel esatto momento una macchina inizia a suonare forte sotto casa mia.

In un primo momento la ignoro ma appena persiste decido di andare a vedere, ma chi cazzo é che di sabato suona come uno forsennato, ma la gente lo usa il cervello?!.

Mi affaccio dalla finestra della mia camera e contro ogni aspettativa sotto casa mia si trova una macchina che conosco fin troppo bene.

Mi affretto a vestirmi bene, mi do un'occhiata allo specchio e non posso fare a meno di pensare che per fortuna mi sono truccata e che ho fatto lo shampoo questa mattina, non voglio sapere minimamente sennò in che condizioni sarei.

Apro la porta della camera e scendo le scale di corsa.

«Vic c'è Trevor che ti aspetta!» urla mia madre in cucina, che non si é accorta che sono dietro di lei.

«Si lo so mamma» lei si volta per un secondo spaventata ma poi mi sorride e  mi bacia la guancia.

«Comportati bene, non ho intenzione di prenderti in questura o da qualche altra parte» mi raccomanda come sempre e non possa fare a meno di annuire.

Always mineWhere stories live. Discover now