Capitolo due

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Per il resto delle vacanze estive Adeline non fece altro che tenere il conto dei giorni che mancavano al primo settembre. Dato che avrebbe cambiato scuola non aveva dei compiti, ma decise che un bel ripasso non avrebbe di certo fatto male a nessuno. E poi c'erano James e Sirius, che teoricamente avrebbero dovuto aiutarla a mettersi in pari con gli studi, ma poi si scoprì che era lei quella più avanti con il programma di studio. A quanto pare a Beauxbatons il programma era un po' più abbondante rispetto a quello di Hogwarts e tra l'altro nessuno dei due se la cavava bene a Pozioni e in Storia della Magia, materie in cui lei era molto brava. Nel tempo che passò ad aiutarli con i compiti e con le ripetizioni, Adeline ebbe il tempo di conoscere meglio Sirius e di abituarsi al nuovo James.

Tra ore di studio e cavolate nel tempo libero, agosto arrivò in un battito di ciglia. Fu proprio in quel mese che i tre andarono a Diagon Alley per procurarsi il materiale per il loro sesto anno ad Hogwarts. Si misero degli abiti babbani per non dare nell'occhio mentre attraversavano la Londra babbana per poi entrare al Paiolo Magico, in Charing Cross Road. Il Paiolo Magico era molto buio e dimesso. Alcune vecchie erano sedute in un angolo e sorseggiavano un bicchierino di sherry. Una di loro fumava una lunga pipa. Il pub era praticamente vuoto e nell'aria c'era un odore a dir poco disgustoso, era come se qualcuno avesse preparato della Pozione Polisucco per poi usarla come profumo. Adeline, Sirius e James andarono nel cortile sul retro, dove lei prese la bacchetta per colpire il terzo mattone a sinistra sopra il bidone dell'immondizia. Adeline rimise la bacchetta in tasca e il muro si aprì, rivelando una lunga strada affollata e piena di negozi.

I tre si incamminarono lungo la strada principale, cercando di non andare a sbattere contro i maghi e le streghe che stavano facendo acquisti. Mentre andavano verso il Ghirigoro per comprare i libri di testo Adeline si guardò intorno. Alcuni negozi vendevano abiti, altri telescopi e bizzarri strumenti d'argento che lei era abbastanza sicura di non aver mai visto prima. C'erano vetrine stipate di barili, contenenti milze di pipistrello e pupille di anguilla, pile traballanti di libri di incantesimi, penne d'oca e rotoli di pergamena, boccette di pozioni e ingredienti di ogni tipo. Ovviamente non mancavano ristoranti, gelaterie, negozi di animali e la banca dei maghi. Quando passarono davanti a un negozio che in vetrina aveva tre modelli diversi di scope professionali per il Quidditch, James dovette guardare altrove per resistere alla tentazione di entrarci e di spendere tutti i soldi che si erano portati.

Una volta arrivati al Ghirigoro presero tutti i libri di testo necessari ed Adeline comprò anche un diario che avrebbe usato per prendere appunti sull'astronomia o per scrivere i suoi pensieri, dipendeva tutto da come avrebbe deciso di usarlo una volta arrivata ad Hogwarts. Dopo presero degli ingredienti per pozioni e, dato che lei non ne aveva uno, Adeline prese un calderone nuovo per le lezioni con il professor Horace Lumacorno, capo della Casa di Serpeverde e insegnante di Pozioni. Adeline aveva anche bisogno dell'uniforme, così fecero un salto da Madame Malkin: abiti per tutte le occasioni. I ragazzi aspettarono fuori e lei entrò. Dopo aver riferito la sua taglia alla commessa, quest'ultima le portò un uniforme da provare. Adeline se la mise e si guardò allo specchio. L'uniforme era composta da un mantello nero aperto sul davanti con lo stemma della scuola all'altezza del cuore, ma una volta che sarebbe stata smistata al posto di quello ci sarebbe stato lo stemma della sua Casa. Stesso discorso per la fodera, che in quel momento era nera, ma dopo lo smistamento sarebbe diventata rossa, gialla, verde o blu a seconda della Casa in cui sarebbe stata smistata. Al di sotto del mantello c'era un maglioncino grigio, una camicetta bianca e un cravatta nera che in futuro avrebbe avuto il colore della sua Casa. Infine, c'era una gonna nera che le arrivava fino al ginocchio e delle calze del medesimo colore, il tutto accompagnato con dei mocassini color petrolio ai piedi. Adeline si rimise i suoi vestiti e andò a pagare, poi raggiunse i ragazzi.

Nonostante avessero già tutto l'occorrente per la scuola, decisero di fermarsi per un altro po' a chiacchierare e presero anche un gelato dalla Gelateria Florean. Rimasero seduti fuori dalla gelateria anche dopo aver finito il loro gelato. Parlarono di un sacco di cose, specialmente dei buoni propositi per il nuovo anno scolastico. Parlarono anche di nuove bravate che avrebbero fatto con la Mappa del Malandrino. Fu proprio quando ne parlarono che Adeline scoprì della sfilza di punizioni che suo fratello e Sirius si erano guadagnati (cosa che a quanto pare James aveva tralasciato nelle numerose lettere che si erano inviati in quei sei anni di lontananza). Mentre ridevano e scherzavano, Adeline non poté fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato bello passare l'anno con loro.

I should hate you, Regulus Black, but I love you.Where stories live. Discover now