Mi hai soggiogato

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Quel terribile ululato mi gelò il sangue. "Ti prego, portami da lei. Ho appreso tutto da Gee, che mi ha informata sulla sua triste storia. Voglio vedere Lucy, per favore!" implorai, angosciata.

"Perché desideri vederla se neanche la conosci? Che ti importa di lei? E che storia è questa? Non se ne parla nemmeno. Sei la mia persona e non puoi desiderare di incontrare un lupo puzzolente," disse furioso, mettendo in secondo piano il mio pensiero su Lucy.

La sua dichiarazione mi confondeva. "Cosa intendi con 'essere la tua persona'? Non sono a conoscenza del significato, spiegami," chiesi, sconcertata dalla sua reazione.

La mia richiesta lo lasciò per un momento ammutolito. "Significa che sei mia e lo sarai per sempre. Non potrai più andartene da questo luogo, poiché la mia mente lo ha deciso e non posso farci nulla. Non succedeva da secoli che un vampiro venisse soggiogato da un umano"

"Non riesco ancora a capire... io avrei soggiogato te?" chiesi, incredula.

"Sì, hai soggiogato il mio essere e questo mi rende impossibile distaccarmi da te. Ascolta bene ciò che ti sto dicendo: noi vampiri siamo dei predatori infallibili, ma siamo completamente impotenti nei confronti della persona che ha soggiogato la nostra mente. Diventa indispensabile per la nostra sopravvivenza. Una volta che accade questo, il vampiro non può più vivere senza l'umano che lo ha provocato. Solo la morte di uno dei due può far terminare tutto," spiegò, lasciandomi sconvolta.

Ero completamente attonita. "Forse la parola 'soggiogare' può avere un altro significato che è 'amare'. O forse sbaglio? Dato che voi vampiri non conoscete l'amore, quando nutrite dei sentimenti per qualcuno pensate che vi abbia soggiogato?" suggerii timidamente.

"Non conosco il sentimento amore, ma lo odio perché ha condotto alla morte il mio più caro amico che era come un fratello per me. Soggiogare non significa amare, ma semplicemente che la mente del soggiogato è stata completamente manipolata dall'altro, che in questo caso sei tu. Per far finire tutto ciò, dovrei ucciderti," rispose visibilmente irritato dalle mie parole.

Misi una mano davanti alla bocca per trattenere un urlo di paura, sconvolta e urlando istericamente: "Perché non provi a baciarmi anziché pensare sempre a fare del male? Così ti renderai conto del sentimento che provi nei miei confronti. Forza, fallo, dai, baciami."

Le mie parole lo turbarono, avevo centrato in pieno il problema che lo assillava. Non disse nulla, mi attirò a sé e cercò le mie labbra che offrii immediatamente. Mi coinvolse in un bacio appassionato, trasportandomi in un vortice di emozioni. Quando smise di farlo, eravamo entrambi sconvolti. I nostri sguardi lo confermavano, e io sostenni il suo, rendendomi conto che i suoi occhi, gli occhi del terribile assassino, erano colmi d'amore.

"Che cosa mi dici ora? Che cosa provi per me? Qual è il termine giusto?" lo sfidai, sussurrando quelle parole ancora sconvolta da quel bacio appassionato.

Non rispose, era visibilmente contrastato dai suoi sentimenti. Fece un gesto inaspettato. Lasciò cadere le braccia dal mio corpo e mi diede le spalle, dicendo: "Vieni, ti accompagno da Lucy."

Lo seguii ed arrivammo in una specie di grotta illuminata da due torce ardenti attaccate alla parete, divisa a metà da sbarre alte fino al soffitto. Aldilà di queste riuscivo ad intravedere la sagoma di Lucy che ancora non avevo focalizzato bene, era distesa su quello che poteva definirsi un letto, una tavola attaccata alla parete. Cercai di avvicinarmi ma Damian mi fermò, circondandomi con un braccio attorno alla vita e attirandomi a sé.

"Non puoi avvicinarti, è molto pericoloso. Può trasformarsi in lupo quando vuole," mi avvertì mentre Lucy si alzava in piedi, avvicinandosi alle sbarre appena ci notò.

E Poi arriva l' amoreUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum