La tremenda verità

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Mi svegliai il mattino seguente, Damian non era più accanto a me. Ero abbastanza preoccupata per l'accaduto della sera precedente e non ero certa se restare in quel luogo o andarmene a gambe levate; il pensiero di quel terrificante lupo mi terrorizzava. Damian mi aveva promesso che mi avrebbe detto tutta la verità, quindi non volevo più pensarci, cercavo di concentrare la mia mente altrove. Decisi di dedicarmi alla cura della mia persona, scelsi un abito molto carino color viola e raccolsi i capelli in una ciocca. Mi osservai allo specchio e dovetti ammettere che nonostante quello che avevo passato non ero niente male. Anzi, ero molto carina.

Scesi al piano di sotto, quando mi trovai nelle vicinanze della porta che conduce all'ala Est rabbrividii pensando a ciò che era accaduto la sera precedente. "Signorina... Buongiorno!" Una voce gentile mi distolse da quell'orribile ricordo, era il segretario del signor Mancini: "La prego mi segua nello studio del mio padrone che la stanno attendendo." Mi chiedevo chi mi stesse attendendo, forse Damian, seguii l'uomo e rimasi stupita quando vidi che tutti coloro che abitavano al castello erano nella stanza, eccetto lui.

"Prego accomodati, Cristina," disse il signor Mancini con quel buffo macchinario attaccato al collo indicandomi la sedia vuota della scrivania. Egli era seduto davanti a me mentre gli altri, il signor Trudi, i due domestici ed il segretario erano poggiati alla parete della stanza, proprio dietro il signor Mancini. Li avevo tutti dinanzi a me dal modo in cui mi guardavano mi resi conto che qualcosa di molto importante sarebbe stato rivelato.

"Mi dispiace per quello che ti è accaduto la notte scorsa," disse dispiaciuto il signor Mancini e continuò: "Devi sapere, cara Cristina, che abbiamo preso una decisione unanime riguardo alla tua permanenza al castello. Siamo tutti pienamente d'accordo che per il tuo bene ed in particolar modo per la tua incolumità, devi venire informata sulla verità."

Il dialogo si stava facendo interessante. "La prego, signor Mancini, mi dica, sono tutta orecchi..."

Pronunciai quella frase in preda all'ansia. "Cara Cristina, in un primo momento ciò che ti dirò ti sembrerà inverosimile ma ti assicuro che è la verità. Tu credi agli esseri soprannaturali?"... "No, credo che facciano parte della nostra fantasia," risposi scettica.

"Non è così, questi esseri esistono realmente e vivono in mezzo agli esseri umani come te." "Come me! Perché lei che cos'è? Non è forse un uomo?" replicai, impaurita da ciò che mi avrebbe risposto.

"Io... Io... Sono uno di loro, ti prego Cristina ascoltami attentamente. Questo luogo, il castello, il lago, la foresta, insomma tutto ciò che riesci a vedere con i tuoi occhi non si trova sulla terra; noi ci troviamo in una dimensione parallela dove si può entrare solamente tramite un portale che si apre per un breve periodo dopo l'equinozio di primavera. Tu lo hai oltrepassato senza neanche renderti conto la notte che sei arrivata da noi. Per questo motivo il viaggio in macchina è stato così lungo."

Non riuscivo a pronunciare una sola parola, ero allibita. "Questa dimensione non è accessibile agli umani e nessuno di loro è a conoscenza della sua esistenza, escluso te, la prescelta."

"Prescelta per che cosaaaaa?" chiesi in preda al panico, osservavo tutti loro e mi chiedevo che cosa fossero, dato che il signor Mancini mi aveva appena specificato che solo io ero umana.

"Tu vivrai insieme a noi per un anno e dovrai rimanere integra come sei arrivata, allo scadere dell'anno arriveranno gli angeli per controllare se sei ancora viva oppure trasformata, o ancora peggio divorata; se rimarrai illesa, potremmo tornare sulla terra e convivere serenamente con gli umani. Tu sarai la prova del nostro cambiamento, alcuni lupi non sono ancora pronti a questa convivenza ed è per questo che è molto pericoloso per te girare di notte per il castello."

"INCREDIBILE," era molto serio e determinato mentre pronunciava quelle parole, mi stavo rendendo sempre più conto che stava dicendo la verità.

"E, Damian, Damian che cos'è?" chiesi titubante.

E Poi arriva l' amoreWhere stories live. Discover now