Fesin siopon

" tutti "

8.

I tuoi capelli oggi, colpiti da questa luce al neon e dalla luna che ti trafigge il volto, creando ombre, non sembrano più di quel biondo chiaro;
anzi, prendono la sfumatura di un grigio, che su di te non mi piace, perché mentre canti " tutti ", di Calcutta, sei più viva di me e di ogni persona che sta ferma a guardarti, estasiata.

Al canto, ci aggiungi il ballo.
E ti muovi, come lo sai fare solo tu, con quei passetti un po' impacciati, ma carini.

Hai vergogna e lo vedo dai tuoi occhi, che cercano un appiglio a cui aggrapparsi per scaricare l'imbarazzo, senza però soffermarsi davvero su nulla.

E allora, quell'ancora di salvezza, te la do proprio io: inizio a dondolare su me stesso, improvvisando un ballo che non è un bello e cantando, mangiandomi le parole.

"Tanto lo so che lo sai che non so"
Canticchiamo, a bassa voce.

"Che cosa si scorda la gente"
Occhi contro occhi. Consapevoli di cosa verrà dopo.

"Triste pensare che noi
Noi due non saremo niente"

E noi, noi saremo mai qualcosa?
Avrò la possibilità di guardati, di cogliere i dettagli del tuo viso da vicino, amando ogni particolare?
Avrò la possibilità di sapere ciò che ti piace davvero?
Avrò la possibilità di stringerti, in una notte forse troppo buia, ma star tranquillo perché tu sei al mio fianco?

Ti supplico con gli occhi, sperando che tu possa aver capito, recepito il
messaggio; che la confessione che ho fatto a me stesso, non sia stata vana, ma solo
l'inizio di qualcosa di bello.

E mentre penso a questo, il mio panino alla porchetta è pronto.
Lo prendo, in un modo un po' impacciato, per lo spettacolo che abbiamo messo su.

Peró, a te sembra non essere fregato niente della nostra performance.
Infatti, appena mi giro, un sorriso a trenta due denti ti illumina il viso e ti fa brillare gli occhi.

Mentre ti guardo, mi rendo conto che il momento appena trascorso avrà solo senso in questo attimo di tempo e forse da nessun'altra parte.

Perché io lo so che la memoria e i ricordi sono ingannatori, che se girano le cose come meglio desiderano, probabilmente per cambiare o rimuovere qualcosa.

Però, anche se le cose tra di noi andranno male, io non voglio che questo momento possa essere contaminato da una rabbia o una tristezza future.

Io voglio semplicemente ricordarti così, come ti vedo adesso: con un sorriso in faccia, la gamba destra che traballa per l'ansia e la smània di cantare a squarciagola, fino a perdere del tutto la voce.

Però, anche dopo questi buoni propositi, la paura mi attaglia lo stomaco.
Non voglio non ricordarmi come mi fai sentire.
Non voglio non ricordarmi la tua voce mentre canti Calcutta.
Non voglio non ricordarmi come sei vestita, anche se indossi una maglietta e un pantalone, del tutto anonimi.
Non voglio non ricordarmi la felicità che esprimi, in un modo così forte che mi investe e che, di riflesso, fa star bene anche a me.
Non voglio, non voglio, non voglio.

E allora mi impongo di memorizzare ogni cosa, ogni attimo, ogni momento.
Così da poter attingere alla mia mente in qualsiasi situazione, riprendere in mano quei dettagli a me tanto cari e poterli rivivere, come se fosse la prima volta.

Perché tu vali tutto questo, vali lo sforzo.

ehilà! 😃

capitolo, rispetto al mio standard di ""one-shot"", molto corto.

ho preso ispirazione da un tik tok, che purtroppo qui non posso mettere, ma che se smanettate un po' con il telefono trovate subito.
vi basta cercare: " video con due ragazzi, maschio e femmina, che cantano calcutta"

appena ho visto il video, che dura si o no 20 secondi, mi sono ripromessa di dare una mia interpretazione.
così ho fatto.

volevo rendere il capitolo più lungo, ma ero sicura di perdere del tutto la magia.
vi prego, ditemi che ho fatto bene 🫠

che ne pensate, giusto lasciarlo così?

come sempre, mi scuso per eventuali errori grammaticali.
inoltre, vi ricordo di mettere una stellina e un commento.
aiuta tantissimo!

al prossimo mese, se non prima....

nome insta:
fumodiunasigarettaaa_watt

nome tik tok:
fumodiunasigaretta_wat

se beccamo🫶🏻