4. Love's a game, wanna play?

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Quando, mentre io e lui giochiamo a pallavolo sulla riva della spiaggia, mi rendo conto che i miei sentimenti per José, che all'inizio prendevo come uno scherzo, stanno continuando a salire. Ed è proprio quando inizio a preoccuparmi che lui mi possa fare soffrire che mi accorgo che non l'ho ancora completamente superata.

Devo mettermi in testa che José non è come lui, che non è che se un ragazzo mi ha fatta a pezzi significa che lo faranno tutti.

José è simpatico, gentile, ma soprattutto è come me: timido, ma che si lascia andare con le persone con cui si trova bene, riservato, ma che con i suoi amici si apre. Non mi farà del male, ma... Sto tralasciando la mia sensibilità, il mio sentirmi ferita per ogni minima cosa, la mia paura che le persone che amo possano abbandonarmi.

So solo che voglio godermi la mia stagione preferita. Tra poco più di due mesi dovrò tornare a Barcellona, e non voglio passare il periodo dell'anno che più mi rende felice pensando agli aspetti negativi della mia vita.

Viky si sdraia accanto a me quando mi trova sdraiata sul mio letto a fissare il vuoto. <<Ehi, Barcellona>> mi accarezza i capelli.

<<Non chiamarmi così. Odio quel soprannome>> sbotto. <<Mi ricorda che questa non è davvero casa mia e che non ho la fortuna di viverci o almeno di venirci spesso.>>

<<Va bene, scusami>> sussurra gentilmente. <<Comunque... Volevo dirti che domani entriamo a luglio e tu non mi hai ancora chiesto di decorare i tuoi capelli, lasciandomi trascinare dalla mia creatività.>>

Sobbalzo. Sono stata così presa dai miei sentimenti per José e dal mio odio per il capo dei rompipalle che non ho pensato al dettaglio che mi fa sentire di più le vibes estive. <<Abbiamo ancora i fili, le perline e gli elastici?>>

<<Certo>> si alza e va a prenderli. Torna dopo due minuti insieme a tutte le ragazze del gruppo. <<Siamo al completo. Ragazze, aiutatemi.>>

<<Ragazze, Andres è qui?>> domanda Lola.

<<Avete sempre il mio nome in bocca, chicas>> mio fratello piomba in camera mia e di Viky insieme a Justin. In meno di dieci giorni hanno legato moltissimo. Credo che adesso siano migliori amici.

<<Vattene, Andres>> ordino.

<<Ci siamo svegliate ancora scontrose, Barcellona?>> entra in scena, come al solito, per rovinare tutto. Odio la sua voce. Odio tutto di lui.

<<Ci siamo svegliati ancora rompicoglioni? Ah, giusto dimenticavo: il capo dei rompipalle lavora a tempo pieno.>>

<<Che cosa sono questi termini inappropriati?>> mio fratello mi rimprovera per scherzo, ridendo.

<<Dai, andatevene, davvero>> Madison si alza e li chiude fuori dalla porta. <<Okay, siamo di nuovo solo tra ragazze>> riprende a fare una piccolissima treccia con una ciocca dei miei capelli. <<Viky, cosa ci racconti? Come sta andando con Dylan?>>

<<Mah, bene.>>

<<Mah, bene>> Blanca la imita. <<Che vuol dire? Racconta.>>

<<Va come al solito. Solo che...>>

<<Che? Solo che?>> interviene Mya.

Si morde le labbra. <<Credo che le cose non funzionino più.>>

<<Che cosa? Eravate la coppia perfetta>> aggiunge Blanca.

<<Non siamo mai stati la coppia perfetta. Eravamo solo interessati l'uno all'altra. Anzi, nemmeno. Lui aveva bisogno di ambientarsi e non gli dispiacevo quindi ci siamo messi insieme, ma... Forse non c'è mai stato veramente qualcosa>> spiega. <<Appena riesco, e soprattutto, in un momento in cui prende le cose sul serio e non pensa solo a divertirsi, provo a parlargli. Ho intenzione di chiuderla qui>> si asciuga una lacrima.

Summer NightsWhere stories live. Discover now