Inaspettato

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-Ei ho finito- dissi uscendo dal bagno con un asciugamano addosso.

Dalla camera di Big John uscì JJ e si appoggiò allo stipite della porta
-non serve che ti copri, il dietro l'ho visto manca solo il davanti- cretino, mi schioccò un occhiolino e se n'è andò in bagno.

Mamma mia sarò super rossa in faccia.

Entrai nella camera in cui si trovava prima JJ e mi misi l'intimo addosso e poi cercai cosa indossare.

Fuori pioveva e quindi sarei rimasta allo Chateau, mi misi dei pantaloni della tuta e un top essendo estate. Decisi di non asciugarmi i capelli anche per non far spendere più soldi al povero John B.

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Dopo un quarto d'ora che JJ si trovava in doccia, andai a bussare alla porta del bagno -Sei caduto nel cesso per caso?- esclamai, sentì il getto dell'acqua chiudersi e qualche minuto dopo la porta si aprì.

Trovai JJ con i capelli bagnati con solo un asciugamano in vita, e dio, dovevo ammettere che così era dannatamente sexy.

-Io volevo solo fare una doccia- mi disse lui senza emozioni.
-E io vorrei solo prendere il kit perché dopo ti lamenterai che hai dolore- entrai in bagno ma dio -Cazzo jay c'è una sauna qui dentro- aprí la finestra per rinfrescare un po' la stanza ma tante goccia di acqua mi arrivarono addosso.

-Ma sei cogliona?!- il biondo si affrettò a chiudere la finestra -Fuori piove e tu apri la finestra-

-Me ne ero scordata- presi il kit e lo poggiai sul ripiano -Siediti- gli dissi.

Allora invece di prendere uno sgabello fece un balzo e si sedette sul ripiano a fianco il kit.

Parliamoci chiaro, lui aveva solo un asciugamano e sicuramente non teneva chiuse le gambe.

-Per l'amor di dio, JJ!- girai il volto indicandogli l'asciugamano.

-Ops, scusa- velocemente si coprì ed uscì dal bagno per poi tornare con dei pantaloni grigi di tuta rimanendo sempre a petto nudo, ti pareva.

-Bene, allora, dov'è che ti fa male?-
-A me non fa male nulla- alzai gli occhi al cielo -Intendo dove ti ha colpito mio padre-

Un brivido mi attraversò il corpo quando lo dissi, mio padre ha picchiato il mio migliore amico.

Presi del cotone e ci versai sopra un po' di alcol
-Alcol? sei pazza? Va' che brucia- alzai gli occhi al cielo per quanto era schizzinoso
-È il rimedio migliore, e ora taci- glielo appoggiai sullo zigomo e lui fece un faccia dolorante ed emise un versetto, poi passai al sopracciglio.

Dopo essersi abituato al bruciore si mise a fissarmi intensamente.
-Vuoi una foto per caso?- lui sorrise
-Si ma senza maglia- aumentai la pressione così gli avrebbe dato fastidio.
-Coglione- senza staccarmi gli occhi di dosso mi poggiò le sue mani sui fianchi facendomi avvicinare maggiormente.

Mi sentivo molto in soggezione, l'aria si faceva pesante
-Bene ho fatto il viso, apposto?- dissi io per scappare da quella situazione
-In realtà ho dolore qui- e indicò un punto sull'addome dove si stava formando un'ematoma
-Va bene, ti metto la pomata- me ne misi un po' sulle dita e abbassandomi un po' iniziai a fare movimenti circolari sul livido.
I suoi addominali erano ben definiti, a ogni movimento che facevo si potevano ben sentire.
-Perfetto ho finito- annunciai mettendo tutto in ordine dentro il kit
-In realtà...- disse JJ -Penso di avere uno spacco qui sul labbro- ed effettivamente mi ero scordata di disinfettare il taglio sul suo labbro inferiore.

Dopo aver ripreso tutto gli stavo disinfettando il labbro e lui, avendo ancora le mani sui miei fianchi, mi attirò a se.
-Lascia stare- mi disse a bassa voce guardandomi le labbra
-Cosa?- dissi io non capendo
-Smettila di disinfettarmi il labbro e prenditene cura meglio- non stavo capendo, in che senso prenditene cura meglio?

I nostri nasi ormai si sfioravano e io continuavo ad alternare lo sguardo tra il suo occhio destro, quello sinistro e le sue labbra, quelle maledette labbra, le mie erano troppo curiose di assaporarle, volevano sentire come fossero, la loro morbidezza, il loro gusto. E come per magia lo scoprirono.

Con una spinta, JJ fece scontrare le nostre labbra e invece di un bacio lento e calmo, ne iniziò uno veloce e pieno di passione. Non perse tempo a chiedere il permesso per la lingua, che io ovviamente accettai. Scese dal ripiano del lavandino, dai miei fianchi scese ai glutei. Il mio stomaco era letteralmente uno zoo, non avevo mai provato una sensazione del genere. Mi fece capire di mettermi in braccio a lui, così feci un balzo e attorcigliai le mie gambe attorno il suo busto. Lui continuava a sorreggermi dal sedere, si girò e poi mi poggiò sul ripiano in cui era seduto lui. Mentre lui continuava a tenere le mani vicino al sedere e spingermi contro di lui, io tenevo le miei mani dietro al suo collo, tra i capelli. La cosa che mi fece eccitare ancora di più era la pressione che sentivo tra le gambe, che proveniva da lui.

Si staccò ma solo per poi prendere a baciarmi il collo e lasciarmi un succhiotto.

-Ei, ma avete visto come piove fuo- ci staccammo di colpo, cazzo, John B ci aveva appena sorpreso a limonare.












































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Ocean Blue Eyes || JJ MaybankWhere stories live. Discover now