JJ's house

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In quel momento il mio telefono vibrò, così lo presi e vidi un messaggio da parte di mio padre
-Ei, sei un vampiro, tutto ok?-
-Si tutto bene, mi ha scritto papà- JJ, che non aveva ancora lasciato andare la mia mano, me la strinse più forte come incoraggiamento.

Sbloccai il telefono e aprì il messaggio:

finito la conversazione, girai lo schermo del telefono verso il biondo, per far si che legga

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finito la conversazione, girai lo schermo del telefono verso il biondo, per far si che legga

-Sto gran cazzo che vai a casa, oggi allora mi aspetti fuori, non vorrei trovare due ubriaconi là dentro e metterti in pericolo- oh, che carino
-Dimentichi la regola?- dissi alzando un sopracciglio
-Dice che devi accompagnarmi a casa, non dentro casa- disse evidenziando l'ultima parte.

*dopo scuola*

Ci stavamo dirigendo tutti verso il Twinkie per tornare allo chateau, mentre stavamo discutendo su come fare la festa.
-Potremmo mettere un po' in giro mobili gonfiabili, a me rompe il cazzo stare sempre in piedi o chissà dove- propose Pope
-Si così poi ce li rubano, geniale- dissi allora io -Secondo me dovremmo mettere uno di quei teli con l'acqua ed il sapone, così facciamo uno scivolo-
-Sei un fottuto genio- disse JJ battendomi il cinque
-Lo so-

Arrivati a casa di John B, avvisammo gli altri che saremo tornati presto, così raggiungemmo la moto di JJ.
-Tieni, il casco- ma io rifiutai
-Sai che adoro andare in giro senza, con la mia lo faccio sempre- a casa ho una moto, sfortunatamente una semplice 125, però modificata🤭. Vi faccio vedere una foto con il mio amore (JJ si è intromesso nella foto)

I caschi sono di JJ visto che io non lo indosso,e ovviamente mio padre non si preoccupa se ce l'ho o meno

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I caschi sono di JJ visto che io non lo indosso,e ovviamente mio padre non si preoccupa se ce l'ho o meno.
-Va bene, ma se muori non voglio averti nella coscienza- mi baciai le dita e le alzai in aria come premessa. Passai tutto il viaggio abbracciata alla vita di JJ, e per farlo soffrire un pochino, gli facevo i grattini sull'addome, lo mandano fuori di testa per quanto li ama.

-Brum brum, arrivati- risi per l'imitazione di un motore, e stessa cosa fece lui nel vedermelo fare.

Scese dalla moto e si stava per dirigere verso casa sua, ma si fermò quando vide che lo stavo raggiungendo
-Ah ah- disse muovendo l'indice da un lato all'altro -Tu resti qui-
-Va bene, ma se ci metti troppo entro- gli dissi puntandogli un dito contro. Iniziò a camminare all'indietro facendomi il saluto militare e poi si girò.

JJ era dentro da troppo tempo, perché ci mette così tanto, allora decisi di entrare. Aperta la porta di casa, sembrava passato un uragano, immondizia in giro, sigarette a terra, lattine di birra e... sul tavolo del salotto c'erano delle pillole... Luke. Iniziai a chiamare il nome di JJ ma non rispondeva, corsi su per le scale ed entrai in camera sua, lui era lì, steso a pancia in giù sul letto e...russava?

Non dirmi che sto coglione stava dormendo, mi avvicinai e mi sedetti sopra la sua schiena e ci misi tutto il mio peso.

Piano piano sentì che si stava svegliando
-Mh... cos'ho sulla schiena-lo disse con una voce molto assonnata, difficile capire quello che ha detto. Mi alzai da sopra di lui e mi avvicinai al suo orecchio
-Stronzo!- si mise seduto di scatto, visto che gli ho appena urlato nell'orecchio
-Ma sei pazza!-
-Mi hai fatta preoccupare, non uscivi più, pensavo ci fosse Luke...- mi misi seduta per calmarmi e mi misi le mani sulla testa con i gomiti appoggiati sulle ginocchia
-Scusa- si mise a fianco a me e mi avvolse le spalle con il suo braccio sinistro -Mi ero un'attimo sdraiato e mi sono addormentato- io risi leggermente, e il suo petto tremò, segno che pure lui rideva.

Io mi ricomposi e lo guardai
-Non fare mai più una cosa del genere-
-Te lo prometto- e posò le sue soffici labbra sulla mia fronte, baciandola.

Ci alzammo e JJ raccolse un borsone da terra e se lo mise in spalla.
-Che c'è lì dentro?- chiesi io
-Un cadavere- disse secco guardandomi -No scherzo, ci sono i miei vestiti visto che sto da John B- vista la mia faccia sconvolta iniziò a ridere a crepapelle, io cercai di rimanere seria: Missione Impossibile.





























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Ocean Blue Eyes || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora