Evelyne è una ragazzina di 17 anni e la sua passione più grande è stata da sempre la danza.
Non le è stato permesso continuare, però lei rispetta questa regola? Ma soprattutto, riesce ad avere una convivenza pacifica con i coetanei?
Ansie, paure...
Oops! Această imagine nu respectă Ghidul de Conținut. Pentru a continua publicarea, te rugăm să înlături imaginea sau să încarci o altă imagine.
EVELYNE'S POV
Io e Sophia salimmo le scale fino al secondo piano insieme ad un'altra ragazza.
«Io sono Terry. Tu sei?» Mi domandò la sua amica.
«Sono Evelyne.»
Parlammo per poco, entrammo nell'aula di biologia e io mi sedetti in un banco accanto all'unica ragazza che conoscevo, poi aspettammo che entrasse il docente.
La classe si riempì in fretta e notai che ci furono più ragazzi che femmine.
Scoprii che avremmo dovuto cambiare classe per i vari corsi, per fortuna, così avremmo perso minuti a lezione.
Era sempre un incubo per me andare a scuola ogni mattina. Fino a quel momento vedevo la scuola come un luogo bruttissimo, senza amici e amiche e con professori che avevano preferenze e cercavano a tutti i costi di mettere ciascuno in difficoltà. Mi svegliavo con l'ansia e non volevo andare in un luogo dove non ero a mio agio.
La maggior parte delle volte seguivo le lezioni, tranne quando ero stanchissima e mi sforzavo di guardare la lavagna per far finta di seguire. Tutto dipendeva ovviamente da professore a professore, dalle loro capacità di coinvolgere la classe e dal loro modo di parlare.
Molte volte, quando ero ancora negli Stati Uniti, mi capitava di studiare dai miei riassunti la mattina stessa sul pullman. Odiavo questa mia abitudine, volevo svegliarmi la mattina senza pensieri, senza ripassare. Mi ero promessa che una volta tornata in Italia avrei studiato per bene, in modo più serio. Nonostante ciò avevo dei bellissimi voti perché apprendevo facilmente, fortunatamente, ma volevo caricarmi meno stress.
«Buongiorno ragazzi.» Fece ingresso la professoressa di biologia.
«Per chi non mi conoscesse, sono la professoressa Jones e vi seguirò per il resto dell'anno in biologia.» Si presentò.
La studiai intanto che posò la sua borsa sulla cattedra. Era una donna di mezza età con un caschetto biondo ben curato.
«Abbiamo due ore, perciò, alla prima ora parliamo e conosciamo i nuovi arrivati. In seconda ora, invece, guarderemo un filmato che ci mostrerà il programma a venire. D'accordo?» Ci illustrò.
Mi sembrò fin da subito simpatica e una donna che sapeva tenere la classe.
Prima di visionare il video, parlammo per un'ora intera e scoprii che quasi un quarto della classe di Biologia era composta da gente nuova. Ognuno e raccontò qualcosa di se stesso e come aveva passato l'estate, in poche parole vennero fatte le solite domandine di inizio anno.
