𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 12

218 4 0
                                    

ALEXANDER:

Vederla arrivare con quell'abito assurdo che mette in mostra tutte le sue forme, mi ha fatto uscire fuori di testa.

E poi quando è andata via con l'auto lasciandoci lì come degli ebeti? Mi ha steso.

Non la vedevo da un mese, e non ho fatto altro che pensare a lei, e al suo rifiuto.

E adesso me la ritrovo qui, forse più bella di prima e io non ho più il controllo di niente.

Quando l'ho vista questa mattina, il mio cuore ha iniziato a battere così veloce.

Mi sento un cazzo di dodicenne con la prima cotta.

Questo locale è assurdo. Fatto proprio bene, curato nei minimi dettagli. Sono fiero che ci sia riuscita.

Dopo gli shot é andata a ballare e io sono rimasto come un'idiota seduto in questo divanetto a fissarla.
Sta ballando in modo molto sensuale.

Muove i fianchi e porta le mani sui capelli e le alza sopra la testa.

Ma la visione paradisiaca che sto guardando viene interrotta da un idiota che si è messo dietro di lei, e le sta mettendo le mani nei fianchi.

Vorrei staccargliele.

Mi alzo dal divanetto e vado verso di loro. Appena mi trovo dietro l'idiota, con l'indice tocco la sua spalla e lui si sposta subito.

Lei mi nota e mi chiede <Perché l'hai mandato via?>

<Perché non mi piace come ti stava toccando.>

<Sei per caso geloso?> mi chiede e fa un passo verso di me.

<Non immagini quanto.> Dio quanto è bella stasera.

<Ti avevo detto che tra noi non succederà mai niente.> mi ricorda.

<E io ti ho ascoltato. Ma questo non significa che smetterò di provarci.> gli dico e adesso sono io a fare un passo verso di lei.

<Sarai mia piccolo demone. Ti conviene accettarlo.> 
gli dico passando i miei occhi dalle sue labbra ai suoi occhi.

<Io non accetto proprio niente.> ribatte.

<Hai per caso qualcuno in mente? O nel cuore?> gli chiedo.

<Non ho nessuno in mente, figurati nel cuore.>

<Allora perché mi rendi così difficile provarci con te? Tu mi stai facendo perdere la testa. E forse anche il cuore.> ecco l'ho detto.

Mi sta facendo uscire fuori di testa. Il mio cuore ogni volta che la vedo o le sono vicino sembra stia impazzendo anche lui.

Ho bisogno che allievi questa tortura.

<Ma non te ne accorgi piccolo demone?> gli chiedo e siamo ad un millimetro di distanza l'uno dall'altra.

<Accorgermi di cosa?>

<Che sei bella come un angelo.> le dico continuando ad avvicinarmi. Lei me lo permette perciò non mi fermo.

<Permettimi di mostrarti quanto ti voglio.> lei mi guarda fisso negli occhi e sta trattenendo il fiato, che buffa che è in questo momento.

Ma mi lascia avvicinare ancora di più, un solo millimetro e le nostre labbra si sfiorano.

"Baciala che aspetti?" mi chiede la mia mente.
Non so cosa sto aspettando. Forse ho paura che mi respinga.

"Se voleva respingerti, l'avrebbe già fatto." mi dice la mia mente.

Così decido di mettere fine alla mia agonia e la bacio.

Un vero angelo sceso dall'inferno solo per torturarmi.

Le mie mani sono nei suoi fianchi, e cerco di attirarla di più verso di me, ma siamo letteralmente attaccati.

Lei all'inizio sembra rigida ma poi si lascia andare e prende a baciarmi anche lei.

Mi mette le mani dietro il collo e mi attira ancora di più verso di lei.

Le sue cazzo di labbra sono una droga.

Sono così morbide e dolci. Sa di vaniglia e fragole.

Forse sarà il suo rossetto o le sue labbra, non lo so ma credo di aver trovato il mio posto felice nel mondo.

Le sue labbra.

Nessuno dei due aveva voglia di staccarsi ma dobbiamo farlo per riprendere fiato.

Appena ci stacciamo, riprendiamo a guardarci negli occhi e come al solito mi ci perdo tutte le volte.

Non c'è bisogno che diciamo niente, i nostri occhi stanno parlando tra loro.

Restiamo così, fermi tra la folla mentre la canzone intorno a noi finisce e ne comincia un'altra.

Come se al mondo, in quel momento ci siamo solo noi.

Come se tutti intorno a noi fossero scomparsi.

Passiamo così un'ora intera, almeno credo. Forse era di più.

Ma ci stacchiamo quando veniamo interrotti da Ruby che l'avvisa che qualcuno l'aspetta all'entrata.

Così ci incamminiamo all'entrata, dove noto che nei tavolini lì vicino ci sono le nostre famiglie.

<Che succede?> chiede Iris.

<Kon'nichiwa, watashi no chīsana doragondesu.> "ciao mio piccolo drago" dice un uomo asiatico dietro di noi.

Ci voltiamo e lei fa un sorriso a trentadue denti e fanno una specie di inchino.

Chi è quest'uomo? E cosa le ha detto per farla sorridere così?

Spazio autrice:

Spero che vi stia piacendo.🥀🗡️

Se vi sta piacendo, potete lasciare una stellina per incoraggiamento a continuare.⭐️🌹

Se vi va di seguirmi qui, o per spoiler potete seguirmi su tik tok:
@Anonimass20_

E ho creato una pagina instagram:
_anonimass___ ❤️‍🔥

𝑹𝒆𝒔𝒊𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆Where stories live. Discover now