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31 ottobre 1981 - fine della prima guerra tra maghi. Voldemort scompare.
Era luglio del 1991. Lenore Davidson sentì qualcosa picchiettare alla sua finestra, e fu allora che vide un gufo posare sul davanzale una lettera di pergamena con un timbro viola in ceralacca. Si affrettò ad aprirla e leggerne il contenuto.
'Gentile signorina Davidson,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Gli studenti del primo anno dovranno avere:
-Tre divise da lavoro in tinta unita (nero);
-Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno;
-Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili);
-Un mantello invernale (nero con alamari d'argento).
N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere contrassegnati da una targhetta con il nome.
Libri di testo
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
-Manuale degli incantesimi, Volume primo, di Miranda Goshawk;
-Storia della Magia di Bathilda Bagshot;
-Teoria della magia, di Adalbert Waffling;
-Guida pratica alla Trasfigurazione per principianti, di Emeric Switch;
-Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore;
-Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Jigger;
-Gli Animali Fantastici: dove trovarli, di Newt Scamander;
-Le Forze Oscure: guida all'autodifesa, di Quentin Trimble;
Altri Accessori:
-1 bacchetta;
-1 calderone (in peltro, misura standard 2);
-1 set di provette di vetro o cristallo;
-telescopio;
-bilancia d'ottone;
Gli allievi possono portare anche un gufo, OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.
SI RICORDA AI GENITORI CHE AGLI ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON È CONSENTITO L'USO DI SCOPE PERSONALI.
Distinti saluti,
Minerva McGonagall, Vicepreside'

Lenore scattò in piedi, e tutta contenta, si diresse verso il soggiorno, impugnando la sua lettera.
«Mamma! Mamma! Guarda qui! È arrivata la mia lettera!» Marianne, sua madre, lèsse il contenuto della lettera, ed un gran sorriso le illuminò il volto, «Molto bene! La settimana prossima andremo a Diagon Alley a fare acquisti allora!».
Lenore prese a saltellare in preda all'euforia più totale in giro per il salotto, mentre sua madre la osservava, appoggiata allo stipite della porta. Era davvero felice che sua figlia finalmente potesse frequentare la stessa scuola che anche lei frequentò vent'anni prima. «La mia piccola streghetta!» Commentò, mentre la osservava divertirsi a saltellare qui e là per la sala.
Una settimana e mezzo dopo, aveva tutto ciò che le serviva: una divisa nuova di zecca, i suoi libri, il suo gufo personale (un barbagianni color caffellatte) e anche la sua bacchetta. Quando arrivò davanti all'entrata di Olivander, sua madre le spiegò che quel negozio era molto speciale, poiché aveva venduto tutte le bacchette che entrarono ad Hogwarts fino a quel momento. Entrò, come incantata, dentro al piccolo negozietto tetro, e si fece strada verso il bancone. Poco dopo, un signore anziano, alto con un paio di occhiali da vista le si avvicinò dal lato opposto.
«Ah, signorina Davidson, sapevo che prima o poi l'avrei vista passare per di qua» Disse, quasi divertito. «Sa, ricordo ancora quando vendetti a sua madre la sua prima bacchetta» Disse in tono malinconico, ma in un certo qual modo anche orgoglioso.
Le fece provare un numero indefinito di bacchette, fino a quando non gliene mise in mano una più particolare delle altre. Legno di biancospino e cuore di crine d'unicorno, flessibile. «Sembra che questa bacchetta abbia scelto proprio lei come padrona...» Incalzò il signore con fare pensieroso. «Che fatto curioso. Ne ho venduta una dello stesso legno poco fa. Deve essere davvero una persona peculiare perché questa bacchetta abbia scelto lei, signorina Davidson.»
Lo sguardo dell'anziano si bloccò su quello di Lenore, come a metterla in guardia. «Confido che avrà cura di questa bacchetta e che farà estrema attenzione nell'utilizzarla. Sa, ogni bacchetta è speciale, non ne esiste una uguale ad un altra...», spiegò.
«...ed ogni elemento, dal nucleo al legno, ha una qualità che rende la bacchetta unica come il suo proprietario.» Disse con sguardo divertito. «Ricordi bene che è la bacchetta a scegliere il mago, non il contrario. Ogni bacchetta è speciale e fedele al proprietario tanto quanto lui sarà fedele a lei.»
Detto ciò, Lenore intascò la bacchetta, dopo averla esaminata attentamente: era lunga 30cm, e tutto attorno erano incisi dei ghirigori che andavano svanendo verso la punta. Salutò il vecchio Garrick Olivander con un educato 'Arrivederci' e uscì dal negozio. Quando tornò da Marianne, le raccontò tutto quanto, e sfoggiò la sua prima bacchetta con fare fiero ed orgoglioso.

Wander - a Mudblood's StoryWhere stories live. Discover now