Is this the end?

Magsimula sa umpisa
                                    

Ci poteva scommettere che mi sarei fatta venire a prendere da lui. 
Cominciai a chiamare quando sentii lo sportello della porta di Alex sbattere. 
Poi.. Semplicemente le sue labbra erano sulle mie e il telefono era nella sua mano destra. Udivo in lontananza la segreteria telefonica con la voce di Shawn. 
Sentivo ancora le labbra di Alex inumidire le mie. 
Gli buttai le braccia al collo, e lui, buttando il telefono nell'auto, spostò le sue mani sul mio viso segnando piccoli cerchi immaginari sulla mia guancia. Le nostre lingue presero a rincorrersi in una danza unica.
Dopo qualche tempo, che non sapevo se definire lungo o breve, il mio cervello finalmente riebbe la meglio su tutto il resto del corpo.
Cosa stavo combinando? No, non potevo. 
Mi staccai, sotto il suo sguardo incredulo e ferito, e salii in auto. Lui era ancora li a fissarmi. 

"Riaccompagnami a casa, Alex, non voglio più soffrire, e di certo tu non mi aiuti."       (RR.110)
"Summer..."             (RR.111)


Tentò lui. 
Lo fermai con un gesto della mano e mi allacciai la cintura.
Lui, silenzioso, salì in macchina e cominciò a guidare verso casa.

**********

Il tragitto fu piuttosto silenzioso, ma se gli sguardi potessero parlare, saremmo stati peggio di mia nonna quando parla della vicina.
Entrammo in casa silenziosi, come prima, con la testa china. 
Forse ero stata cattiva, ma non potevo soffrire ancora.
Gli occhi di Jessy e di mia madre erano puntati su di noi. 
Volevo piangere, ma non l'avrei fatto, semplicemente sorrisi, probabilmente quello mio e di Alex sarebbe stato un vero e proprio addio. 
E non è vero che le cose belle finiscono sempre, perchè davvero, la cosa più bella era provare quello che provavo per lui, e quello, anche se faceva male, c'era ancora. 
Io amavo Alex. Ora e poi, è una cosa bellissima, e non è finita, c'è ancora. Quindi, non credete alle loro parole, "le cose belle finiscono, sempre", perchè, credetemi non è vero. 
Può fare male, ma giuro, amarlo, è la cosa più bella al mondo. E amarlo non sarebbe di certo "finito". 
Sorridevo. Mi sentivo bene. A modo nostro, probabilmente, ci eravamo detti "addio".
Ed ormai, era tutto deciso. 

**********

Erano gli ultimi giorni che rimanevo la, in quella casa, con mia madre, Jessy e... Alex. 
Tra me e lui, la situazione era sempre quella. Nessuno osava proferire parola con l'altro. 
Mia madre, invece, aveva cominciato già da tempo con le sue raccomandazioni. 
Che poi erano migliaia, ma ne sembravano miliardi perché ripeteva continuamente sempre le stesse.
Con Jessy, invece, beh, lei già mi mancava. Non riuscivo a pensare di stare senza lei, ma mi sarebbe venuta a trovare con mia madre. 
Alex? Beh, non sapevo se fosse venuto con loro, in realtà mia mamma aveva detto che sarebbe venuta solo per far contenta Jessy, ma in realtà non era sicura sarebbe venuta... Insomma, la situazione economica era quella... Ma sarei sicuramente venuta a trovarle io prima o poi. 
Ah dimenticavo, indovinate un po'? 
Shawn si era offerto di prestarmi la casa e... di venire con me... 
In realtà non mi andava molto giù l'idea che lui venisse con me, ma che potevo fare? Mi avrebbe aiutato a mantenermi e sopratutto mi avrebbe dato una casa. 
A quanto pare, nemmeno ad Alex era andata giù sta cosa. Da quando lo sa, esce tardi e torna la sera tardi, ubriaco. 
Cominciavo anche a chiedermi dove fosse Christine... 
Al solo pensiero di loro due all'altare, mi faceva salire un nodo dallo stomaco fino alla gola. 
Ci sarei dovuta essere io al suo posto, dovevo amare io Alex con tutto il mio cuore, non lei.
L'avevo vissuto per così poco. 
Il sapore delle sue labbra. 
Svegliarsi la mattina accanto a lui.
Il suo sorriso sul mio. 
I nostri sguardi che combaciavano felici. 
Il calore dei suoi abbracci. 
Il profumo dei suoi capelli.
Il suono della sua voce mentre mi diceva "ti amo".
Potrei continuare all'infinito questa lista. Tutte quelle piccole cose che, sembrerà banale, ma mi facevano sentire, in qualche modo... bene. 
Io avevo vissuto tutte quelle piccole cose per così poco, e il giorno a cui dirgli addio, del tutto, si avvicinava. 

**********

27 Giugno 2015 

Ero in macchina con il direttore, con il Sig.Terren e con Alex che aveva insistito per accompagnarmi. Shawn, invece, mi avrebbe raggiunto tra una settimana. Mia madre e Jessy erano rimaste a casa in quanto, mia madre si sarebbe messa a piangere più di quanto aveva fatto nelle ultime settimane e Jessy era troppo piccola e soffriva di mal di Auto per affrontare un viaggio. Ci siamo salutate tra lacrime e promesse, come quelle dei bimbi.
Davanti erano seduti Terren ed il direttore, mentre dietro c'eravamo io ed Alex. 
Desideravo così tanto dirgli "Addio"...

Il viaggio, fu piuttosto breve nonostante lo scarso senso d'orientamento del Sig.Terren. 
Avevamo anche già fatto il check-in ormai, ed io stavo aspettando fuori con Alex in cerca di qualcosa da dire.
Eravamo li, a fissarci, senza proferire parola, fino a che non avvertirono il mio volo. 

"Beh.. Allora, Ciao."                                      (RR.175)

Dissi sorridendo, ma in risposta ricevetti un'altro bacio. 
Lasciai cadere le valigie, ed insieme a loro anche le lacrime cominciarono a rigare il mio viso. 
Perchè? Perchè doveva succedere proprio a noi? Io non volevo lasciarlo, ma lui aveva Christine ed io dovevo andare avanti. 
Dopo ben 10 minuti, o forse più ci staccammo e fronte contro fronte, sorridemmo. 

"Summer, giuro, che un giorno, ti ritroverò, e ti sposerò."                   (RR.181)

Sorrisi a quelle parole mentre ancora le lacrime continuavano a scendere, non ci riuscivo, non riuscivo a lasciarlo, ma dovevo. 
Mi staccai a lui, e cercando di asciugare le mie lacrime mi incamminai verso il mio volo.

"Ti amo Summer Kent!"               (RR.185)

Sentii urlare. 
Mi girai urlando a mia volta. 

"Ti amo Alex Smith!"                     (RR.188)

Ma a lui probabilmente, quel grido non arrivò, e con la stessa probabilità, non l'avrebbe più potuto sentire. 
Sorrisi a quel che stava diventando un triste ricordo, e salii sull'aereo maledetto. 
Quel cattivo ragazzo, mi sarebbe mancato e probabilmente, mi sarei pentita per la vita intera di essere salita su quell'aereo. 







Eternal.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon