Capitolo 2-il sogno si avvera pt.2

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Carlotta's pov
Era il pomeriggio di una bella giornata di maggio.

Me ne stavo sdraiata sul mio letto, a fissare il soffitto.


La mia mente in quel momento, però, non si trovava in camera mia.
Si trovava in tutt'altro mondo.

Il momento che aspettavo da una vita,infatti,stava per arrivare.
Mancava davvero poco ormai.
Poche ore. Poche fottutissime ore.

Avevo immaginato svariate volte quel momento, ed ora non era più solo una mia fantasia.
Stava per succedere davvero.

Fra poco sarebbe arrivata la mia migliore amica, Beatrice.


Assieme a lei sarei andata a prendere il treno, il treno che ci avrebbe portate a Conegliano.
Ed è proprio in quel paese che avrei realizzato il mio piú grande sogno.


Sarei andata a quel concerto.
Sarei stata sotto a quel palco.
L'avrei visto cantare li davanti a me.
Lui, Marco Mengoni, il mio idolo.

Ancora non realizzavo del tutto la cosa.
Mi sembrava tutto un sogno, un sogno da cui non mi sarei mai voluta svegliare.
Ma fortunatamente non era un sogno. Era realtà.

Era da un'infinità di tempo che volevo vederlo. Mi ero stufata di vederlo solo sui poster, o attraverso lo schermo di una tv o di un cellulare.

Volevo vederlo dal vivo.
Era un sogno che costudivo da tempo assieme a Beatrice,ma non ci avevo mai nemmeno provato a realizzarlo.

Io,infatti,non ho molta fiducia in me stessa. Non avrei mai creduto che si sarebbe potuto realizzare.

Fu Beatrice a prendere l'iniziativa.

Lei è fatta così: ogni tanto le vengono questi "colpi di pazzia".
Ma sono sempre pazzie positive in fondo, quindi non mi lamento.

Quando furono messi in vendita i biglietti per il nuovo tour, mi fece promettere che ci saremmo andate e avremmo realizzato così questo nostro sogno a cui tenevamo più di ogni altra cosa.

Io ero scettica al riguardo. Come ho già detto, non pensavo che si sarebbe potuto realizzare.
Dubitavo fortemente che i nostri genitori ci avrebbero permesso di andare al concerto.


Ma alla fine, con mia grande sorpresa, avevano acconsentito.


Forse avevano finalmente capito quanto fosse importante per noi.

Ricordo ancora perfettamente quella sera in cui Beatrice ordinò i biglietti. Lei sembrava impazzita, continuava a riempirmi di messaggi su Whatsapp.

Io ero seduta sul divano con gli occhi incollati al telefono, con il cuore a mille.
Quando poi mi arrivò un suo messaggio che diceva "presi!!"
non riuscii a trattenere le lacrime.

Capii che avrei realizzato il mio sogno.
Ne avevo finalmente la certezza.

Da quel giorno,ogni volta che mi svegliavo la mattina,contavo i giorni che mi separavano dalla giornata che sarebbe stata la più bella della mia vita.

E finalmente quel momento era arrivato. Dentro di me, provavo un'emozione indescrivibile.

Tornai con la mente in cameria mia e diedi un'occhiata all'orologio del comodino accanto al mio letto. Erano già le due.
Decisi di chiamare Beatrice.

A quest'ora dovrebbe già essere sull'autobus diretto a casa mia,
ma è una tale dispersa che non ero del tutto certa del fatto che fosse riuscita a prenderlo.

Mi alzai dal letto e presi il mio telefono dal comodino.
Andai sulla rubrica, selezionai il suo contatto e la chiamai.


"Pronto?"


"Pronto Bea, ci sei?"


"Sisi ci sono, sono sull'autobus"


Parlava con il fiatone, quindi immaginai che per prenderlo aveva fatto una bella corsa.


"Fammi indovinare...stavi per perdere l'autobus anche stavolta eh?"


"Ma no, che cosa dici?! Ho solo pensato che una corsetta prima di venire da te non mi avrebbe fatto male...d'altronde abbiamo due ore da passare sedute su un treno no?"


"Certo certo. Basta che ti dai una mossa. Appena scendi chiamami che ti vengo incontro alla fermata."


"Va bene.Ciao."


"Ciao"


Riattaccai e sorrisi tra me e me.
Beatrice. La solita dispersa.


Pensai che dovevo iniziare a prepararmi,o avrei finito col trovarmi in ritardo.


Andai in bagno e mi infilai un paio di jeans e una maglietta grigia che avevo preso quella mattina in città, misi un filo di trucco e preparai lo zaino.

Scesi in salotto, salutai in fretta i miei genitori e uscii di casa, diretta alla fermata.


Nonostante fossi in perfetto orario,corsi fino alla fermata.

Ero talmente emozionata che non riuscivo a stare ferma.

Una volta arrivata, inspirai a fondo e sorrisi.
In quel giorno che avevo tanto atteso, tutto ciò che era attorno a me sembrava più bello.

Angolo autrice
Ecco qui il secondo capitolo♥
Spero vi piaccia e mi scuso in anticipo per eventuali errori.
Ci vediamo al prossimo!♥

Saró il tuo Guerriero||Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora