~Capitolo 7~

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*Luz Pov*

Non riuscivo a crederci...
Quella ragazza.

Come poteva anche solo pensare di fare una cosa simile??

Stavo ancora cercando di capire meglio cos'era successo, e notai che Amity mi guardava in modo strano.

Non sapendo cosa dire, chiesi:

"Stai meglio?"

"Più o meno..."

"Ne vuoi parlare?"

"Non ora... Se vuoi dopo andiamo a casa mia e te ne parlo"

"Ok, ma solo se te la senti"

Lei annuì.

Mi sentivo così male per quella povera ragazza, come un nodo in gola...
Per lei sarebbe stato difficile spiegarmi cos'è successo.

Ma le avrei dato tutto il tempo necessario, di certo non volevo pressarla.

Sì sciacquò per un'ultima volta il viso e si girò verso di me.
Mi abbracciò ancora una volta dicendo:

"Grazie"

Ricambiai l'abbraccio e la strinsi a me. Aveva una mano sul mio collo, tra l'altro molto fredda.
Dopo neanche un minuto si staccò da me, e senza preavviso suonò la campanella.

La guardai e lei subito si incamminò.
Uscimmo dalla scuola e iniziammo a camminare su quel lungo marciapiede.

Amity guardava per terra, non osava alzare lo sguardo.
Probabilmente cercava di trattenere altre lacrime.
Io la guardavo.

Aveva gli occhi lucidi e ogni tanto cadeva giusto una lacrima.
Mi sentivo così male per lei...

Ma non potevo fare più niente, quello che aveva fatto Boscha non si poteva più cancellare.

Ma se Boscha avrebbe anche solo sfiorato Amity un'altra volta, io giurai che l'avrei mandata in ospedale.
Non mi importava delle conseguenze.

Amity non se lo meritava.
Da quel che ne sapevo aveva già tanti problemi in famiglia di suo, quindi fare questo era stato il colpo di grazia.

Continuavo a pensare.
Amity d'un tratto mi prese la mano e iniziò a stringerla.
Sentivo dei singhiozzi.

Mi avvicinai a lei, sempre tenendole la mano stretta.
Lei ancora non mi guardava, era ancora spaventata.

Dopo circa dieci minuti eravamo arrivate davanti ad un grande cancello.

Amity schiacciò un tasto, e si sentì una voce femminile:

"Chi è?"

Amity rispose subito:

"Sono tornata con un'amica"

Il cancello si aprì, senza rumori rumorosi.
Mi aspettavo un cigolio molto forte, invece era un cancello fatto bene questo.

Amity entrò e io la seguii.
Iniziò a camminare verso l'entrata di una casa, a dir poco gigantesca.

Era incredibile.

Quando arrivammo all'entrata Amity aprì la porta e mi fece entrare, lei mi seguì subito dopo.

Vidi una donna di spalle, dai capelli verdi. Probabilmente la madre.

Amity neanche la guardò e subito salì le scale.

Quando arrivammo un cima ci bloccarono due persone.

Amity si mise subito di fronte a me, come per proteggermi da loro.

Girl X Girl = Luz X Amity ~Lesbian~Where stories live. Discover now