LIBRO II -
Dopo gli indecifrabili segni comparsi sulle strade della città, gli insoliti malfunzionamenti del Big Ben, l'apparizione di gente strampalata con mantelli e cappelli a cono e l'incomprensibile impennata nelle vendite di calderoni di bron...
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Per evitare inutili rischi, Romeo decise di continuare a percorrere la strada statale proprio come consigliato dall'eccentrica fattucchiera.
Tuttavia, nel mezzo di quel nubifragio e circondati da quella fitta nebbia, non era completamente sicuro di guidare nella direzione giusta. Erano ormai in viaggio da più di un'ora e non avevano ancora incontrato un solo cartello stradale che indicasse la loro destinazione o intravisto qualcosa che, anche remotamente, gliela confermasse. E questo non era sicuramente un buon segno.
Nonostante il tarlo in testa, continuò a guidare lentamente (molto lentamente) verso Ovest; sembrava quasi che la vecchia Mercedes faticasse ad avanzare tra i banchi di nebbia densi come fusi di zucchero filato.
«Ehi, ma l'avete vista anche voi?» chiese all'improvviso Michael, indicando qualcosa fuori dal finestrino posteriore.
«Che cosa?» domandarono Peter e Kate voltandosi verso il fratello.
«La famiglia di lumache che ci ha appena sorpassati!» rispose Michael tagliente. «E non vorrei sbagliarmi, ma credo che ci abbia fatto anche un gestaccio».
«Beh, figliolo, ricorda sempre che... chi è attento torna a casa contento e chi va forte va incontro a una brutta sorte!» replicò diplomaticamente Romeo, mentre scandagliava il paesaggio in cerca di indizi utili. «Quella buonanima di mia nonna Edna non faceva altro che ripeterlo».
«Ah, quanti spropositi! Tua nonna era una mattoide e la prole ha perfettamente ragione!» concordò Eleanor continuando a ricamare. «Non si potrebbe andare un po' più veloce?»
«Lo farei volentieri, se non ci piovessero addosso cisterne d'acqua e non fossimo imballati in questa fastidiosissima nebbia!» rispose Romeo sentendo l'ansia approssimarsi al galoppo. «Riesco a vedere a malapena lo sterz... ACCIDENTI!» la Mercedes frenò di colpo, facendo sobbalzare tutti dallo spavento per la seconda volta. Poi il motore tossì un paio di volte e si spense.
«Romeo Aloysius, cosa diamine ti prende ora? Hai finito di colpo il carburante?» chiese Eleanor aspra come una zuppa di aceto concentrato.
«Gu-Guardate!» disse Romeo con l'indice puntato davanti a loro.
La strada statale si era interrotta bruscamente e la famiglia era ora di fronte a una rotonda e un maestoso albero con alcuni cartelli affissi sul tronco.
Su uno di questi c'era scritto:
ALBERO DEI CONSIGLI
Se vi siete ritrovati qui senza saperlo con molta probabilità avete sbagliato strada. Il suggerimento è di fare inversione di marcia e tornare da dove siete venuti il prima possibile.
Sugli altri si leggevano, invece, alcune strane indicazioni:
