●lunedì●

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Jungkook alzò le braccia in alto sopra la testa riempiendo la stanza di scricchiolii quando si stiracchiò a dovere.

Una nuova giornata di lavoro lo attendeva e, dopo l'ennesimo sbadiglio, si diresse in bagno per farsi una bella doccia fresca.

Il caldo purtroppo non gli aveva dato tregua nemmeno la notte e tutto il suo corpo era ricoperto da un sottile e appiccicoso strato di sudore che voleva assolutamente togliersi di dosso.

Rabbrividì sotto l'acqua fredda, ma nonostante ciò prese la spugna iniziando a pulirsi con abbondante sapone.

La periferia era ancora avvolta dalle tenebre e dal silenzio, interrotto soltanto di tanto in tanto da un cinguettio od un frinire, ma in casa Jeon il trambusto era già iniziato.

"Jungkook, io vado a prendere la frutta dai signori Wang, ti ho lasciato le chiavi sulla scarpiera all'ingresso!"

"Va bene mami!"

Si urlarono attraverso la porta del bagno, come tutte le mattine, e il corvino si tappò il naso mettendosi direttamente sotto il soffione per risciacquare lo shampoo che nel mentre aveva massaggiato sul cuoio capelluto.

Dopo altri cinque minuti indossò l'accappatoio, fresco e pulito come nuovo.

I vestiti li aveva già preparati la sera precedente e lì indossò con calma: camicia a maniche corte color menta e pantaloni bianchi leggeri e facili da smacchiare in caso di incidenti al cafè.

Mise poi il fidato orologio da polso regalo per il diploma e spalmò un'abbondante dose di crema solare sul viso e sulle braccia.

Trucco non ne indossava, gioielli nemmeno, quindi poté già scendere le scale andando a salutare suo padre intento a fare colazione e poi si fiondò fuori casa salendo in sella alla propria bici.

Erano le cinque di mattina ed il cielo iniziava soltanto in quel momento a schiarirsi verso l'orizzonte, l'aria calda già satura di umidità.

Decisamente presto, ma i dolci da vendere non si preparavano mica da soli!

Non aveva troppe cose da cucinare, soltanto i muffin e qualche brioches visto che la sera prima si era portato avanti con le crostate ed i biscotti che rimanevano belli fragranti anche il giorno seguente.

Sarebbe stata l'ennesima giornata tranquilla, già lo sapeva, e la cosa non gli dispiaceva affatto.

La vita caotica non faceva proprio per lui: aveva sì solo ventisei anni, ma nell'anima si sentiva un vecchietto di sessanta innamorato del silenzio campagnolo e facilmente irritabile dal traffico.

Appena entrato nel retro del locale accese le luci, illuminando il grande laboratorio pieno di teglie, stampi e sacchi di farina che occupava circa metà del locale.

Indossò gli abiti adatti, compresa la reticella per tenere i capelli lontani dal cibo, e le ciabatte in gomma, ed iniziò subito ad impastare.

C'era pace nella cucina, gli unici rumori erano il frinire delle cicale, i primi canti dei galli e lo sbattere dell'impasto per il pan dolce fra le mani di Jungkook sulla spianatoia.

Gli piaceva godersi la quiete mattutina, gli permetteva di pensare alle cose più disparate senza niente a fargli perdere la concentrazione.

Di tanto in tanto ne approfittava addirittura per canticchiare e scuotere i fianchi a tempo.

Lasciò da parte i panini pieni di gocce di cioccolato negli appositi stampi e, visto che aveva un po' di tempo prima di dover infornare i lievitati lasciati a riposare la notte, si diresse verso il frigo, dove c'erano i dolci freddi.

Sistemò la frutta fresca sulle panne cotte, spolverò la polvere di cacao sui tiramisù e poi prese le cheesecakes.

Dedicò particolare cura alla decorazione di quella al cioccolato fondente e caramello che Taehyung ordinava sempre di mercoledì.

Era un ragazzo particolare, pieno di routines e abitudini, e col passare del tempo Jungkook le aveva imparate tutte quante.

Il lunedì prendeva una cheesecake a qualche tipo di cioccolato, il martedì una centrifuga con il melone alla base, il mercoledì un set di biscotti da cinque pezzi, il giovedì un muffin alla frutta e il venerdì abbandonava il dolce dandosi alle brioches salate.

Nei fine settimana invece non veniva mai.

Non era raro per lui ricordare gli ordini dei clienti fissi, ma con Taehyung era stato decisamente più rapido del solito nell'appuntarli nella sua mente.

Il perché era molto semplice: quel ragazzo dai capelli mossi sempre ordinati sulla fronte lo interessava.

Era praticamente il suo contrario, ma come diceva il detto "gli opposti si attraggono" e Jungkook si sentiva attratto da lui come una calamita se non di più.

Taehyung era un uomo ben conosciuto nella zona, un critico d'arte cresciuto nella tranquilla periferia in cui era ritornato da poco dopo alcuni anni di gavetta all'estero.

Non capitava certo tutti i giorni di fare una carriera del genere partendo da una famiglia di umili contadini trasferitasi da Daegu per commerciale cavoli cinesi.

Sarà stata quest'aura di mistero, sarà stata la sua postura elegante e composta, sarà stato il modo con cui muoveva fluido il polso nello scrivere, sarà stato il modo in cui arricciava il naso per sistemarsi gli occhiali... fattostà che Jungkook si era invaghito all'istante.

E non potendo esprimere apertamente quel suo sentimento omosessuale si sfogava ogni giorno nel preparare qualcosa di buono che potesse soddisfare il palato di Taehyung.

Dargli anche solo un pizzico di amore attraverso la cura nella creazione di quei dolci era più che sufficiente a renderlo felice.

Probabilmente un qualsiasi altro omosessuale lo avrebbe guardato stranito nel vederlo tenere la testa bassa senza alcuna voglia di vivere il proprio amore solo perché non rivolto ad una donna.

Come poteva rinunciare ai suoi sentimenti così, senza nemmeno provarci?!

Ma a Jungkook la cosa proprio non importava: il mondo era pieno di persone che rimanevano single fino alla vecchiaia, e non c'era niente di male nel voler rimanere nella propria zona di comfort.

Gli piaceva la sua vita, non sentiva il bisogno di stravolgerla soltanto per amore.

Posò la sache a poche sul bancone e un sorriso soddisfatto gli si dipinse in volto.

Quei ciuffi di crema al cacao erano venuti proprio bene!

Ci mise sopra un po' di scaglie di cioccolato e finalmente poté definire il lavoro sulla cheesecake concluso.

Nel mentre i forni avevano raggiunto la temperatura necessaria per le altre preparazioni e si rimboccò le maniche della divisa, pronto a cuocere i croissant.

Non vedeva l'ora di rivedere Taehyung.

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Beh che dire cuties, possiamo finalmente dire che questo nuovo progetto sia iniziato aaaaah non vedevo l'ora!

È da qualche mese che ci stavo lavorando e devo ammettere che mi piace parecchio, quindi spero che abbiate apprezzato questo primo capitolo -per quanto introduttivo e privo di avvenimenti "succosi" sia-.

Ma non chiudere Wattpad, perché fra qualche minuto arriverà un SECONDO AGGIORNAMENTO!

Questa storia infatti, come forse avete notato dal titolo del capitolo, è ambientata giorno per giorno, ma per il lunedì ho due capitoli e vi dirò, l'idea di pubblicare domani questo secondo capitolo sballando tutto proprio non mi va giù.

Quindi tenetevi pront* cuties!

Honey and Sugar [TAEKOOK]Where stories live. Discover now