1. Confido in te

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*Benvenutiiiii*

Questa è la storia di Hope Rivera, una ragazza pronta a combattere per ciò in cui crede... 

Spero vi piacerà, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate <3 pubblicherò un capitolo a settimana ;) 

Al prossimo capitolo, 

Un bacione 

Hope Rivera 

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Hope Rivera 

Driin, Driin...

"Dannatissima sveglia!" tuonai, aprendo gli occhi di scatto e ringhiando contro il soffitto bianco composto da travi di legno a vista.

Tuffai le braccia sulle coperte alla ricerca del mio iPhone bianco, per mettere a tacere quella suoneria assordante, che mi promettevo sempre di cambiare, ma che alla fine non lo facevo mai!

Erano le sei del mattino, il sole stava sorgendo...

Nella mia mansarda c'era già un tiepido bagno di luce, che proveniva dalle ampie finestre.

E il mio iPhone aveva solo il cinque per cento di batteria! Fantastico!

Roteando gli occhi, mi alzai di malavoglia dal mio meraviglioso e confortevole letto a baldacchino, prima di tutto per spalancare una finestra e garantire un po' il circolo dell'aria nella stanza, e in seguito per rifugiarmi nel bagno a piedi nudi, dove avviai una doccia calda, per non dire ustionante.

Il pavimento di parquet scaldato era un vero must, di questi tempi! Seppur a piedi nudi, stavo divinamente!

Sotto il getto d'acqua, mi scottai la pelle in diversi punti, ma se non mi fossi ustionata un po ', non sarei stata io!

Adoravo la doccia super calda!

"Ehi, Hope, non sei in ritardo?" chiese la mia sorellina, Kimberly, irrompendo nel bagno senza nemmeno aver bussato alla porta.

Quanto avrei volentieri fatto a cambio con i suoi anni! Ne aveva appena diciotto, frequentava l'ultimo anno del liceo e si stava preparando per il diploma e l'ammissione ad una prestigiosa università del Paese, la stessa che, a suo tempo, la sottoscritta aveva frequentato.

Ero laureata in economia e marketing da circa un anno, con tanto di lode e bacio accademico, ma spesso e volentieri desideravo tanto rifugiarmi ancora nei libri, piuttosto che affrontare giorno dopo giorno quei dodici, tredici squali del CDA che mi fissavano sempre con occhi sospettosi e diffidenti per il mio essere donna!

I miei genitori, Damian e Cassandra Rivera, avevano avuto la brillante idea di mollare tutto quel che avevano qui non appena mi ero laureata, e di trasferirsi in Europa per avviare una nuova attività.

Una catena di fast-food di lusso!

A quanto sembrava avevano entrambi scoperto la passione per la cucina, mentre io a malapena sapeva accendere un fornello!

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