❦︎|23

81 3 20
                                    


Arrivati nell'ospedale più vicino i dottori corsero all'interno con Izuku giacente nella barella chiedendo assistenza di più infermieri possibili. Katsuki vedendo il ragazzo verde, a cui non aveva distolto un attimo lo sguardo, allontanarsi sempre più sparendo poi all'interno di una sala operatoia fu un vero colpo per il suo povero cuore. Iniziò a respirare affanosamente sentendosi le gambe tremare pronto a cadere da un momento all'altro.

Le ore passarono e Katsuki chiamò sia i suoi genitori, sia la madre del verdino, avvertendola dell'accaduto.
Gli amici invece erano già arrivati da un'oretta unendosi all'ansia e la preouccupazione di quest'ultimo che camminava avanti e indietro sbraitando a ogni dottore che passasse per alcune notizie che però non arrivavano.

«Katsuki!» Esclamò la madre del figlio, Mitsuki, seguita dal padre, Masaru, entrambi preoccupati. Katsuki gli fece cenno di avvicinarsi a loro e così avanzarono cautamente.

«Come sta?» Domandò Masaru. Ricevendo però un cenno di negazione irritato del figlio.

«Non lo so, non lo so cazzo. Sono otto fottutissime ore che Deku è li dentro!» Urlò il biondo trattenendo a stento delle lacrime.
Mitsuki gli si avvicinò abbracciandolo.

Il biondo ricambiò anche se titubante staccandosi poco dopo essendo una cosa troppo imbarazzante per il suo orgoglio.

Finalmente un dottore uscì dalla sala in cui era rinchiuso da ore il povero Izuku venendo successivamente riempito di domande dal biondo.

«Tranquillo non è in pericolo di vita. Ora lo porteranno nella sua stanza, essendo sotto farmaci ci metterà qualche oretta a svegliarsi..» Disse il dottore ma Katsuki intuì qualcosa nel suo tono di voce.

«Spara il rospo.»

«Ecco..il ragazzo avendo subito molti tipi di abusi sia fisici che mentali..probabilmente non si sveflierà entro questa durata di tempo, bensì tra qualche giorno o settimana finchè il suo corpo non sarà pronto e forte come prima. Mi dispiace..»Disse il dottore andandosene. A quelle strazianti parole Katsuki cadde a terra stringendo i pugni talmente forte da rendere le nocche bianche.

La madre di Katsuki si abbassò alla sua altezza e lo riabbracciò nuovamente iniziando entrambi a piangere silenziosamente, seguito subito dopo da tutti gli altri.

Come detto precedentemente dal dottore alcuni infermieri portarono Izuku nella sua rispettiva stanza riempendolo di flebo, sacche di sangue, parametri vitali e tutto e di più. Katsuki entrò subito nella stanza sedendosi in una sedia al fianco del verde non curandosi della gente che entrava e che usciva. Per lui c'era soltanto lui e solo lui. Non si accorse nemmeno che le ore passarono e nemmeno del sole che stava già sorgendo. Già, quella notte l'aveva passata in bianco a fissare il verdino, solo ed esclusivamente lui.

Lo distrasse solo il bussare alla porta, chiedendosi da solo che fosse a romoere i coglioni a quell'ora.

«Avanti.» Disse il biondo irritato.
Una donna al quanto bassa, dai lunghi capelli verdi e occhi del medesimo colore del ragazzo steso sul letto entrò nella stanza.

«Oh bambino mio!» Esclamò la donna piangendo dirigendosi a passo svelto verso suo figlio, abbracciandolo il più delicatamente possibile.

Il ragazzo dai capelli biondi non potè che non abbassare lo sguardo sentendosi colpevole della situazione del figlio, di non essere riuscito ancora una volta a proteggerlo.

«Katsuki..come sei cresciuto..» Sussurrò la donna rimanendo un po' sorpresa nel vederlo lì con suo figlio. Anni fà Izuku aveva detto alla donna delle cattiverie che gli aveva fatto e vederlo lì, trasandato, con enormi occchiaie sotto gli occhi arrossati per il pianto, sguardo triste e preoccupato per suo figlio la rese abbastanza confusa...ma felice.

𝒟ℯ𝓈𝓉𝒾𝓃𝒾𝓉𝓎 {Bᴀᴋᴜᴅᴇᴋᴜ}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora