L'arrivo della Nebbia

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Una luna piena si ergeva nel cielo, bella e maestosa.
Il freddo autunnale era arrivato ormai prepotentemente e si faceva strada lungo le vie, le case e i boschi.
Mancavano solo due settimane ad Halloween e l'aria che si respirava era già quella tipica fatta di colori e atmosfere autunnali.
La notte avvolgeva gli alberi e ogni cosa.
Dal terreno iniziava a salire una strana nebbia, che pian piano saliva su verso il cielo riempiendo ogni angolo del paesaggio.
Volgendo lo sguardo più in là, verso la fine della via, una casa spettrale e isolata dalle altre era comparsa dal nulla.
Non aveva luci all'esterno e la nebbia l' avvolgeva completamente rendendola difficile da individuare da lontano, ma non appena si ci avvicinava essa diventava visibile.
Non si palesava a chiunque, la casa aveva una volontà propria.
La nebbia sembrava essere sua complice, era nascosta da essa ma in bella vista.
C'era un cancello, grande, lugubre e inquietante come la casa che teneva al suo interno.
Il ferro con la quale era fatto sembra deformarsi da una patina di antica ruggine.
Al centro del cancello c'erano due grosse iniziali, anch'esse logore dalla ruggine una J e una M.
Quello che però sembrava essere ancora più inquietante erano le ombre che si aggiravano all'ingresso, oltre il cancello.
Ombre scure, ombre terrificanti, irrequiete.
Si potevano vedere solo con la coda dell'occhio, se davi loro le spalle era un invito a portarti con loro.
La casa era comparsa, in tutta la sua imponenza, la nebbia la faceva sembrare sospesa nell'aria. Non era certo però che non lo fosse per davvero.

LA CASA, LA NEBBIA E IL GATTO Where stories live. Discover now