🥀𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 29- 𝒫𝒶𝓇𝓉ℯ 𝒮ℯ𝒸ℴ𝓃𝒹𝒶🥀

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⛓️Me and The Hyde 𝗲̀ 𝗼𝗻𝗹𝗶𝗻𝗲 𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗲 𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗹𝗲 𝘂𝗻'𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝘁𝗮! ⛓️

"Sei più agitata tu di me, Corvo" disse Tyler mentre camminavamo lungo la piazza.

Mi venne quasi da sorridere al pensiero che lui mi riteneva preoccupata, anche se sul mio viso non trapelava alcuna emozione.

"Sono solo irritata, Lexi non doveva far finta di giocare davanti ad una situazione simile, Avrebbe dovuto dirtelo" risposi io.

"Io continuo a pensare che sei preoccupata per me, ma se lo vuoi tanto ti do ragione" ribatté con il suo solito ghigno.

Lo detesto, è fastidioso, rompi balle e troppo orgoglioso. Eppure ci sono andata a letto per qualche ragione ignota e adesso mi ritrovo ad accompagnarlo dalla sua famiglia, o almeno una parte, come se fossi la sua fid...fidanzata. E non lo sono.

"Il tuo silenzio sta dando sempre di più la conferma di ciò che ho detto" aprì bocca l'assassino fallito.

"Se ammettessi che sono agitata smetteresti di parlare?- lui annuì e io sospirai- bene...lo sono, solo un po'" ammisi.

Voltai la testa, evitando di vederlo sbellicarsi dalle risate. Ho scoperto che la convivenza con lui non era così male, errori e vicinanze a parte. Il problema più grande lo rappresentava il suo altr'ego pervertito, che sputava parole senza senso dalla mattina alla sera.

Tuttavia, me ne sarei andata da quella piccola casa tra meno di due ore. Si, avevo deciso di tornare da Enid e gli altri. Eugene gli aveva raggiunti da orami qualche giorno e anche se non l'avrei mai ammesso un po' mi mancava stare con le ragioni per cui mi trovavo qui. Tyler era stata una sorta di sorpresa, e anche se le cose tra noi si stavano facendo leggermente più serie, mi mancava la gioia di vivere e la stupidaggine di un gruppo di adolescenti.

Questo non voleva dire che non l'avrei più rivisto, ma forse era meglio aggiustare quello che avevo rotto. Il tempo scorreva, tra qualche giorno saremmo tornati ognuno a casa propria. Dovevamo stare un mese, vero, ma a quanto pare al padre di Xavier serve la villa libera.

"Arrivati!" esclamò Tyler con una punta di preoccupazione.

"Sono qui fuori che ti aspetto" dissi, cercando di non far suonare la frase sdolcinata.

"Lo so, tesoro" rispose scherzando lui, cogliendo quella poca gentilezza delle mie parole e facendone tesoro per ripicca.

☂︎☂︎☂︎

Dopo minuti che sembrarono interminabili, Tyler uscì dalla mesticheria. Aveva gli occhi leggermente rossi, prova che aveva pianto, ma era felice. Infatti, mi accorsi solo più tardi che teneva per mano una manina piccola e candida. Ember.

Chissà come dev'essere sapere che tuo zio entrava ed usciva dal negozio senza sapere chi sei.

Lui la guardava come se fosse la cosa più fragile e preziosa al mondo. Le sorrideva e e le parlava facendo delle voci acute ridicole, ma questo non rendeva la scena spiacevole da vedere, affatto.

Mi morsi il labbro inferiore, evitando che la mia bocca si incurvasse verso l'alto.

Come poteva una persona così crudele esser così dolce nei confronti di una creatura piccola e innocente come lei?

Io non ci sarei mai riuscita e questo mi rimpiangeva segretamente il cuore. Avrei visto i miei amici crescere e avere una famiglia con cui vivere ed io sarei rimasta sola. Perché non sarei stata in grado di rendere veramente felice qualcuno.

"Ciao, Mercoledì!". La voce della piccola mi fece allontanare dalle mie preoccupazioni.

"Ciao, Ember" risposi fredda, incapace di proferire alcuna emozione.

Lei non parve spaventarsi o iniziare a piangere come il resto dei bambini che incontravo, e staccò la presa da Tyler venendomi in contro per abbracciarmi.

Feci un'espressione disgustata e impacciata, sollevando le braccia per trovare l'equilibrio che avevo perso a causa della bestiolina che mi era saltata addosso .

Tyler rise, e io lo fulminai con lo sguardo.

"Non è divertente" dissi, senza staccare gli occhi da lui.

"Sta solo dimostrando il suo affetto per te" si giustificò.

"Appunto, io non sono in grado di dimostrare affetto" conclusi, non volendo andare oltre con quel discorso.

Lui si avvicinò a me e, ancora sorridente, prese Ember portandomela in braccio. La mia situazione di disagio aumentò di livello all'improvviso.

"Che fai?" domandai con voce tremante.

"Ti voglio dimostrare che sei in grado di fare anche ciò che più ti spaventa" rispose alludendo a quello che avevo rivelato poco prima.

Mi misi a sedere nella panca a fianco dell'entrata con la bambina ancora appoggiata su di me.

"Lo sai che sei bellissima, Mery? Posso chiamarti così? Mercoledì è troppo difficile" disse lei, storpiando l'ultima parola.

Passai i miei occhi dalla peste a Tyler, il quale si era seduto al mio fianco, leggermente spaventata- si mi fanno più paura i bambini, che i Serial Killer.

"Grazie, va bene se mi chiami così" risposi alla fine.

Ember sorrise felice e poggiò la sua testolina sulla mia spalla. Non me ne intendo molto di bambini, ma essendo ormai pomeriggio penso sia parecchio stanca. Motivo per il quale, con mia sorpresa, si addormentò in poco più di dieci minuti.

"Vi sto fotografando con gli occhi". Tyler, che era stato a guardarci senza proferire parola, ruppe il silenzio che si era creato.

"Non sono molto brava a rendere le persone a loro agio con me, non riesco neppure a renderle felici" risposi dando voce alle mie preoccupazioni.

"Tu, peró, mi hai reso felice" ribatté lui.

Mi voltai di scatto, guardandolo.

"Sei la persona più sicura di sé che conosco. E da qualcuno che ha avuto l'onore di passare del tempo con te posso affermare che sei in grado di tenere a qualcuno, anche se non lo dimostri così evidentemente come gli altri" disse e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Gli sorrisi, incapace di trattenere ancora quel gesto dentro di me.

"Oh mio dio! Mercoledì che sorride, che onore" sussurrò piano per non svegliare la bella addormentata.

Si avvicinò a me e ad Ember e posò le sue labbra sulla mia fronte.

"Sono questi gesti, quelli che fanno la differenza" disse riferendosi ai brevi istanti che avevamo vissuto nell'ultima mezz'ora, guardandomi con i suoi occhi vede foresta.

Fu così che commisi l'ennesimo sbaglio.

"Tyler?" domandai, insicura.

"Mh?"

"Penso di essermi innamorata di te".

𝐍𝐨𝐭𝐚 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:

𝐀𝐰𝐰 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐧𝐢 ^_^

𝐀 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨, 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨? 𝐕𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐫𝐚 𝐎𝐋𝐂𝐇𝐋𝐓 𝐡𝐚 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐢𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̂!

𝐃𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞̀ 𝐦𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐞 𝐫𝐨𝐭𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐜𝐥𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 😉❤️.

𝐂𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨, 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐡𝐨 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨, 𝐜𝐨𝐧 𝐁𝐈𝐅𝐍!!!!

𝐋𝐢𝐥𝐲🥀

𝓞𝓷𝓵𝔂 𝓛𝓸𝓿𝓮 𝓒𝓪𝓷 𝓗𝓾𝓻𝓽 𝓛𝓲𝓴𝓮 𝓣𝓱𝓲𝓼- ᵐᵉʳᶜᵒˡᵉᵈⁱ̀ˣᵗʸˡᵉʳWhere stories live. Discover now