🥀𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 6🥀

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"Sicura di star bene?"mi chiede Enid.

Mi volto verso la mia migliore amica. È concentrata a suddividere i vestiti per colore, infilando nelle grucce un vestito rosa cipria, almeno questo è quello che ha detto lei poco fa.

"Si e te ne sarei grata se non me lo chiedessi più" le rispondo mentre ripongo i miei vestiti nell'armadio.
A differenza di Enid nel mio guardaroba sembra ci sia passato un troll sopra, o almeno questa è l'unica spiegazione plausibile per decretare che i miei indumenti sono piegati 'alla cazzo'. Comunque è sempre meglio rispetto a quello dell'altro lato della stanza, sembra che un unicorno ci abbia vomitato sopra.

"Sicura? Non ti ho mai vista così" risponde lei.

Non sono abituata al fatto che qualcuno si preoccupi per me, a casa mia se qualcuno si ammala o vive un brutto periodo ti rispondono con una frase del genere: " Vipera mia, sta tranquilla ti porterò Dalie Nere sulla tua tomba ogni giorno".

Sapere che qualcuno mi ha vista chiaramente spaventata, per non dire terrorizzata, mi mette molto a disagio.

Sono una Addams e non posso provare dolore e paura difronte ad una situazione, ma a quanto pare la vita ha deciso di assegnarmi quell'unica debolezza, ha deciso di rendere il destino più complesso è complicato...ha deciso di legarmi al dio degli inferi.

"A cosa pensi?"sussurra la mia compagna di stanza.

"Enid sei una stalker" le rispondo sarcastica.

"Ok, scusami non volevo invadere la tua privacy".

Sospiro e mi siedo sul bordo del mio letto.

'Un giorno ti dirò tutto te lo prometto'.

Questo pensiero morirà con me probabilmente.

"Vado a prendere un po' d'aria"sbuffo e mi alzo prendendo il mio zaino.

"Torna per cena"grida lei.

"Non sei mia madre, Enid"ribatto io.

Detto questo mi dirigo verso la spiaggia.

☂︎☂︎☂︎

Le onde riproducono un suono di pace e tranquillità. Portano con sé tutte parole non dette, testimoni di notti stellate o di giorni tempestosi. Questa melodia regna nel silenzio della spiaggia vuota. Il vento mi scompiglia i capelli corvini e cerco invano di tenerli raccolti. Sfoglio le pagine del giallo che ho comprato qualche settimana fa, leggo cercando di non pensare a niente, nemmeno a quel brutto sogno. Sfioro la carta di quelle pagine. Passo i polpastrelli sopra quelle parole d'inchiostro finché le mie labbra si curvano leggermente in alto. Il mio principale sospettato è l'assassino.

Un fruscio nell'acqua distoglie la mia attenzione da questo momento di pace. Non sono sola. Possibile che ci sia qualcuno in questa spiaggetta isolata?
Non posso nemmeno stare sola.

Alzo gli occhi e intravedo una figura che emerge dall'acqua.

Cazzo, chi è l'idiota che osa rovinarmi la mia lettura?

Quel che presumo sia un ragazzo si alza in piedi lasciando scoperto il petto. Merda che fisico da dio greco. Non riesco a vedergli il volto poiché se lo copre subito con le mani per passarsele prontamente sugli occhi e sui capelli in un modo da togliere il fiato (ok, basta sembro una ragazza in piena crisi ormonale).
Eppure qualcosa mi sfugge. Sembra dannatamente famigliare. Il ragazzo toglie le mani dal volto.

Cazzo.

Le mie mani iniziano a tremare di nuovo. Non può essere è impossibile. È scientificamente provato che sia impossibile, ma quelle cicatrici sul petto. Quei capelli castano-rossicci. Quegli occhi verdi. Il dio degli inferi ha rubato il mare a Poseidone.

Merda. Mi sta guardando. Sono fottuta. Devo andare.

Inizio a mettere le mie cose alla rinfusa dentro lo zaino e inizio ad allontanarmi , ma qualcosa mi ferma.
Una mano, intorno al mio polso. Dio fa che non sia vero. Fa che non mi abbia raggiunta.

Mi giro con l'espressione più normale che ho e lo guardo con gli occhi.

"A...Addams?"dice lui.

"Bravo Galpin, hai degli occhi" rispondo con la solita voce priva di emozione.

Sdrammatizzare le situazioni fa parte di me ormai.

"Cosa ci fai qua?"domanda lui con voce fredda ignorando la frecciatina che gli ho mandato.

"Ci alloggio per le vacanze"dico alzando gli occhi al cielo. Fa che se ne vada. I tremori alla mano non smettono più.

Lo squillo del cellulare interrompe questa conversazione piena di tensione. Forse la fortuna è dalla mia parte. Guardo lo schermo: Xavier.

La fortuna non è più dalla mia parte.

La mano del Hyde mi lascia il polso e rispondo.

"Ciao, Xavier".

Lancio uno sguardo al 'sono sparito da sette fottuti mesi e mi presento quando la mia ex vittima è in spiaggia a farsi i cazzi suoi' e vedo che stringe la mano talmente forte da far diventare le nocche bianche.

"Arrivo a Villa Thorpe subito, tranquillo...e non dire baci per salutarmi!"concludo la conversazione non prima di sentire un 'Ciao amore' sarcastico (che viene sentito anche dal cretino qui vicino). Non che mi chiami così, l'ha fatto apposta.

Mi volto e faccio per andare via.

"Non si saluta?"dice lo stronzo.

"Si saluta il tuo assassino?"rispondo arrabbiata e questa volta me ne vado veramente.

"Ah...Addams!"mi richiama e mi volto.

"Ti avverto che quel costume fa immaginare veramente molto".

Stronzo pervertito.

Nota autrice:

Ciauuu, come avete visto è arrivato Tyler con una visione niente male. Però tra Mercoledì e lui i rapporti sono tesi e si può notare dalla poca conversazione che hanno avuto.

PS: aggiungerò i divisori delle rose prossimamente.

Al prossimo capitolo (preparatevi con i coltelli perché mi ammazzerete),

Dreams Keeper 🦋.

𝓞𝓷𝓵𝔂 𝓛𝓸𝓿𝓮 𝓒𝓪𝓷 𝓗𝓾𝓻𝓽 𝓛𝓲𝓴𝓮 𝓣𝓱𝓲𝓼- ᵐᵉʳᶜᵒˡᵉᵈⁱ̀ˣᵗʸˡᵉʳWhere stories live. Discover now