It's Cold Outside

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La foto. La tenerezza. E ora posso davvero confermare quanto Louis sia piccino. Continuo a chiedermi come faccia Harry ad essere il little spoon :)
Di solito sono io a farmi i fattacci vostri, quindi vi chiedo se questa volta siete voi ad avere qualche curiosità su di me. Sì? No? Ma scrivi e stai zitta? Let me know!
Ehhhh, vabbè, vi lascio al capitolo, che è meglio! Un abbraccio donzelle belle!

Sembrava che Louis ed Harry si fossero scambiati le personalità quella sera. Il riccio era un completo disastro, ed è davvero la parola più gentile che si possa usare per descrivere il caos totale che era diventato Harry Styles.
Doveva essere al meglio per quella serata. Doveva. Per forza. Si era preso il giorno libero affinché potesse uscire con Louis verso le due di pomeriggio, ed avere ancora circa tre ore prima che facesse buio.
Anche Louis era abbastanza in panico, ma non tanto quanto Harry, perché Louis non stava mettendo a soqquadro la propria stanza gettando vestiti ovunque e bestemmiando come uno scaricatore di porto.
"Da quando non ho più vestiti decenti da mettermi?" Sbraitò frustrato, lanciando sul pavimento una camicia che gli stava orrendamente. Ne prese un'altra, di un bel blu navy, a maniche lunghe, con uno scollo profondo che lasciava intravedere le due rondini che aveva tatuate sulle clavicole.
"Questa ti sta benissimo, Harry," disse Liam esasperato, poggiandogli le mani sulle spalle.
"Non è vero! Non è abbastanza! Non per Louis!"
"Dio, Harry, potresti metterti un pannolino e quel ragazzo sbaverebbe per te in ogni caso," grugnì Niall impaziente. Sul serio, era solo un appuntamento. Perché tutte quelle storie?
Harry si passò le dita fra i ricci, tirandoli con forza. Stava per avere un attacco di panico.
"Harry, basta, adesso calmati, respira," gli disse Liam, spostando le mani sul suo viso.
"Dai, respira. Andrà tutto bene. Louis ti adora, ed è tutto quello che importa. Forza, infilati un cappotto ed un paio di scarpe, è quasi ora di andare."

Nel frattempo, Louis se ne stava seduto sul letto, mentre Zayn gli sistemava i capelli.
"Credi che anche Harry sia nervoso?" Chiese al moro, giocherellando con il lembo della maglia.
"Tu sei nervoso?"
"Un po', certo. Ma, non so, ho come la sensazione che non importi quello che faccio, ad Harry piacerei lo stesso. È presuntuoso da dire, lo so, ma staremo bene insieme, qualunque cosa succeda. Sia come una coppia, sia come amici."
"Wow, Lou. Sei incredibilmente calmo."
"Credo di sì. È ovvio che vorrei che io ed Harry diventassimo una coppia, solo che non so cosa accadrà. Lo sai benissimo che ho un sacco di problemi, Zayn."
"E Harry non ne ha? Tutti hanno dei difetti, Lou," intervenne Zayn passandosi un po' di gel fra le mani.
"Tu non ne hai."
Zayn ridacchiò. "Sono un insegnante che avrebbe potuto vendere i propri quadri per centinaia di dollari, se solo mi fossi impegnato di più qualche anno fa. Adesso invece lavoro ogni giorno per uno stipendio misero ed insegno a dei bambini a colorare. Tutta la mie scelte, tutta la mia carriera, sono un enorme difetto."
Louis gli regalò un timido sorriso. "Hai ragione. Se questo appuntamento dovesse andare male, non mi rovinerebbe la vita."
"Esattamente."
"Lo so, lo so, hai ragione. Come sempre."
"Sempre. Ricordatelo."

"Oddio, è già arrivato!" E tanti cari saluti a non farsi prendere dal panico.
Louis si sistemò il collo del cappotto e fece un respiro profondo. Stai calmo, è Harry. Solo Harry.
Aprì la porta d'ingresso e gli sorride imbarazzato.
"Wow, stai benissimo, Lou," gli disse Harry, sollevando una mano e accarezzando la sua nuova capigliatura ingellata.
"Anche tu," mormorò Louis, guardando con amore i lunghi ricci di Harry che spuntavano dalla sua cuffia bordeaux.
"Allora, pronto per andare?"
"Certo. Ciao Zayn! Chiudi la porta quando vai," urlò all'indirizzo dell'amico nell'altra stanza.
"Sarà fatto!" Gridò il moro in risposta.
"Dov'è Lana?" Chiese Harry mentre raggiungevano l'ascensore.
"Weekend in famiglia. Stanotte dovrebbe iniziare a nevicare tanto, quindi-"
Harry lo interruppe tirandoselo contro e baciandolo con passione. Quando si separarono, Louis era rosso come un pomodoro.
"So che non dovrei farlo adesso, ma sei semplicemente troppo bello," bisbigliò il riccio contro la guancia arrossata di Louis. Quest'ultimo sorrise felice e gli prese la mano nella propria, trotterellando verso la macchina.

Cockblocks and Controllers - A Larry AU FanFiction - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora