Jealousy

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Nello il capitano!
Oookay, primo vero turning point della storia. Capirete perché non è solo una FF divertente e assurda.
Un abbraccio, bellezze! xx

Louis sospirò, gli occhi puntati al soffitto e le mani appoggiate in grembo. Ascoltava un po' di musica sdraiato sul letto di Harry, mentre aspettava che il ragazzo rincasasse dal lavoro. A causa di un dopo sbornia colossale, Louis si era dato malato; Harry invece era più responsabile, e nonostante tutto, si era alzato ed era andato al lavoro. Diceva sempre che i giorni di malattia erano per qualcosa di veramente grave.
Annoiato, rotolò su un fianco, trovandosi di fronte la grande bacheca dove Harry attaccava le foto e i ricordi più importanti. Louis sorrise. Malgrado si conoscessero soltanto da pochi mesi, la maggior parte delle foto che ricoprivano la superficie di sughero, erano le loro. Certo, c'erano anche altre cose, come la prima canzone che Harry avesse mai scritto, il suo diploma del liceo, fotografie di famiglia; ma Louis era certamente il primo volto che si notava guardando quella bacheca.
La parete opposta della stanza era tappezzata da poster di videogame e band, mentre quella dietro la testata del letto era completamente vuota, fatta eccezione per una sorta di scultura in metallo che assomigliava ad una lettera H.
A Louis piaceva da matti la stanza di Harry. Era semplice, eppure perfetta, con quella scrivania incasinata dalla quale spuntava un laptop di ultima generazione; aveva una televisione a schermo piatto, uno specchio gigante accanto all'armadio, il cesto della biancheria e ovviamente, la sua adorata chitarra. Ancora, semplice. Ma perfettamente Harry. Perché Harry era una ragazzo semplice, non come Louis.
Louis era maledettamente complicato. Era un groviglio di ansia e nervosismo, e si sentiva sempre fuori posto. Era rumoroso, fastidioso per certi versi, e gli piaceva comandare gli altri. E di certo non era carino quanto Harry. Beh, nessuno era carino quanto Harry, ma lui non ci si avvicinava nemmeno un po'.
Forse erano soltanto paranoie nella sua testa, ma Louis non pensava neanche lontanamente di poter essere paragonato ad Harry. L'unica cosa che avevano in comune era la passione dei videogiochi.
Si alzò goffamente dal letto e si guardò allo specchio. Sollevò la maglietta fino ai pettorali con espressione disgustata. Era grasso, schifosamente grasso. Gli venne il voltastomaco.
Fai schifo, Louis.
Scosse la testa, cercando di allontanare quel pensiero. Non gli dispiaceva il suo viso, riteneva di essere quasi carino, ma il suo corpo? Sembrava quasi che avessero attaccato la testa di Taylor Lautner sul corpo di Megan Trainor, solo con più grasso sulla pancia.
Si sentì male solo per aver pensato di poter essere paragonato a lei. Megan era carina, e il suo corpo formoso le stava bene. Lui no. Lui faceva schifo.
Saltò dallo spavento quando la porta della camera si aprì di scatto. Abbassò la maglia e soffocò in grido, arrossendo.
"Che stai facendo?" Gli chiese Niall osservandolo attentamente. Sollevò un sopracciglio notando l'occhiata glaciale che Louis gli riservò.
"Tu che cavolo ci fai qui piuttosto?" Sibilò Louis con le mani sui fianchi.
"Harry è uno dei miei migliori amici, e non capisco perché tu sembri odiarmi tanto," disse, gli occhi improvvisamente lucidi. Non era abituato a sentirsi rifiutato. Era sempre così dolce ed adorabile, perché qualcuno avrebbe dovuto odiarlo?
"Perché? Perché ti piace Harry! E-e lo so, e...e quando Harry lo capirà, m-mi lascerà per stare con te!" Si sorprese lui stesso per aver trovato la forza di confessarglielo. Fu ancora più sorpreso quando Niall scoppiò a ridergli in faccia.
"Sei...sei geloso di me?" Disse con il fiato corto l'irlandese.
"Non tirartela tanto. Sono geloso di molte persone," rispose Louis tornando ad essere insolente come suo solito.
"No, voglio dire, sei geloso...di me? Dio, se più di quanto io potrei mai essere. È assurdo pensare che Harry potrebbe volere qualcun altro!" Esclamò Niall con un mezzo sorriso. Almeno adesso sapeva perché lo detestava in quel modo, ed onestamente, gli veniva soltanto da ridere. "Fidati, Louis, non mi piace Harry, non come credi tu. Ma anche sei mi piacesse, il babbeo è già preso da un'altra persona."
Louis non poté fare a meno di sorridere a sua volta, le guance di un delizioso rosa acceso. "Io...io...g-grazie, Niall."
"Figurati! E poi, ho messo gli occhi sulla cassiera di Tesco," aggiunse il biondo facendogli l'occhiolino.
Louis rise di gusto.

"Che sta succedendo qui?"
Louis e Niall si voltarono verso la porta d'ingresso, dove Harry si stava togliendo il cappotto con espressione sbalordita.
"Stiamo giocando," rispose Louis tornando a concentrarsi sulla partita di FIFA. Fece scattare in avanti il suo attaccante e, con facilità disarmante, segnò un altro goal. Niall iniziò a bestemmiare.
"Voi...voi due? Da soli?" Harry sembrava un cucciolo confuso.
"Certo. Siamo amici," disse Louis sorridendo all'indirizzo del biondo al suo fianco.
Harry sbatté le palpebre un paio di volte prima di annuire incerto. "Okay. Io vado a cambiarmi...ah, e Niall, Liam sta cercando di telefonarti da una vita. Mi ha detto di dirti che ti sta aspettando in pizzeria da almeno mezz'ora, e che sei un idiota."
"Merda!" Urlò Niall alzandosi e lasciando cadere il controller sul pavimento.
Louis rise guardandolo infilarsi le scarpe in tutta fretta ed afferrare le chiavi dell'auto.
"Ciao, ragazzi!" Gridò correndo fuori dall'appartamento dimenticandosi il cappotto.
"Okay, mi spieghi che cazzo sta successo, Tomlinson?"
"Stavo solo passando un po' di tempo con un amico, Styles. Non essere geloso!"

Cockblocks and Controllers - A Larry AU FanFiction - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora